Pensate di passare dei mesi su una nave. Pensate che su una nave il lavoro è ripetitivo, per lo più. Le onde sono ripetitive per loro natura. E il sabato notte a bordo, ancorati nel porto di Civitavecchia, è difficile trovare qualcosa di entusiasmante da fare. Capirete perché Alessio, leader de L’Amo (gli altri membri li leggerete tra le righe…), abbia accettato immediatamente e di buon grado di scriverci questo bellissimo track by track – anzi, onda su onda – del primo disco di questo interessantissimo gruppo napoletano (di cui hanno parlato anche gli amici di Yo-U-Turn).
Disco che si chiama Di primavera in primavera e che scaricate gratis a questo link. E che sembra essere nato proprio intorno a un’idea di ossessionante ripetitività.
A noi piace proprio perché estraniato, schizzato, storto. Come ci si immagina un marinaio che abbia appena messo i piedi sulla banchina dopo mesi di navigazione e lavoro sotto coperta.
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1 Dura la vita del superdotato: me in nave – con 70 giorni di navigazione alle spalle e altri 30 da fare – che leggo Heinrich Von Kleist, memore d’una mattina passata assieme in cui lei comprò il suo “I Racconti”.
2 Curzio Malaparte: voglio un sacco di bene a Curzio e voglio un sacco di bene al mio amico Fabrizio.
3 Eziologicamente: due persone che si lasciano senza sapere che si stanno lasciando.
4 Mario Orsini va in città: quando Mario – cantante de La Via Degli Astronauti e tipo di FalloDischi -, dopo diversi esami non sostenuti, venne cacciato dalla casa paterna per dormire, a scrocco, sul divano dell’amico Domenico – che suona il synth ne L’Amo.
5 Quello che: Federico – che suona la batteria ne L’Amo – fa muay thai; ovvero spende un po’ di soldi ogni mese per farsi picchiare.
6 Aurelio De Laurentis, musa e maestro: il Napoli è la cosa più importante, diretta emanazione della bontà assoluta di Dio e che ogni settimana, giocando contro ladri, beduini e pederasti, rinnova l’eterna lotta tra il bene e il male; De Laurentis, in quanto presidente del Napoli, è il Papa, quello vero.
7 Sembrava Facile: è che, in effetti, quando s’era più giovani, sembrava veramente più facile.
8 E’ il nascere che non ci voleva: titolo céliniano per la canzone scritta, in 10 minuti, esattamente la prova prima d’andare a registrare e registrata senza un finale vero e che non vale quasi più perché ora so quando tornerò e so che lei mi pensa.
9 Distratto: potrei vedere un film un milione di volte e comunque non ricorderei né l’inizio né la fine.
10 Le parole sono orpelli del Metal: amicizia inutile finita senza parlarne, storia vera, la canzone più vecchia, un sacco di Big Muff, 20 chitarre distorte sovrapposte, “che cazz stai facenn!?” disse Diego – amico e registratore de L’Amo.
11 Dale Cooper sei un feeesso!: tra le tante cose incomprensibili di Twin Peaks c’è il fatto che Cooper, quel fesso, alla fine, non s’innamora/non chiava con Audrey e questa è una di quelle cose che ti stringe il cuore, quindi: è un fesso e il “sei un feeesso” è preso da “Il Petroliere” che guardammo assieme, a casa di Federico, in Umbria, quella volta che siamo andati in Umbria con gli strumenti, due macchine e un generatore a benzina, a provare per una settimana in una cascina abbandonata, che poi è lì che abbiamo scritto un bel po’ di questo disco… e faceva anche freddo, in Umbria, come a Twin Peaks.
12 Sulla svirilizzazione di Quagliarella: gioca nella Juventus dopo aver giocato nel Napoli, ha scelto di passare dal bene assoluto al male assoluto, per persone del genere disprezzo assoluto, zolfo e fiamme dell’inferno; quando stava per tornare a Napoli con la maglia dei galeotti per essere umiliato (3-0 netto finì) si ruppe in due una settimana prima e così, in curva B, misero uno striscione: “Quagliareee c’ha penzat… San Gennar’“.E dopo questa lezione di esegesi del testo, non ci resta che continuare a seguire L’Amo, su Facebook o attraverso ilblog della Fallo Dischi.