Qualche settimana fa è nato su questo blog l’esperimento “Last Night In…” di che si tratta? Abbiamo chiesto ad un po’ di amici sparsi per il mondo, di creare una guida lunga un giorno che ci raccontasse il loro esclusivo punto di vista sulle città che stanno vivendo. Posti in cui mangiare, fare shopping, passare una serata o leggere un libro, con tanto di colonna sonora. Oggi è la volta di Michele, un mio vecchio amico che vive e lavora ad Edimburgo da un paio d’anni…
Last Day in…Edinburgh
Vivo ad Edimburgo ormai da due anni. Sono venuto qui in cerca di un cambiamento, per perfezionare il mio inglese e per realizzare un mio sogno.
Dopo due anni non lascerei questo posto per nessun altro al mondo, quando venni qui il primo giorno c’era pioggia, poi spuntò il sole ed andai sul North Bridge. Le nuvole che correvano veloci, il vento, il sole che splendeva nell’aria umida, Arthur’s Seat da un lato e il Castello dall’altro. Ero in Scozia ed ero già innamorato.
Edimburgo è come un bignami della Scozia. Capeggiata dal suo storico castello, affaccia sul mare ed ha il suo piccolo pezzo di Highlands con i crags di Arthur’s Seat. Ormai questa è casa mia e potrei stare giorni a dirvi dove andare e quali scorci vedere, cercherò di riassumere, ma sicuramente rileggendo il tutto penserò di aver omesso qualcosa. Proviamoci.
White Lies – Farewell To The Fairground
Colazione – The Chocolate Tree (123 Bruntsfield Place) Non molto lontano da casa mia, non molto lontano dall’immenso parco cittadino dei Meadows, e non distante dall’esclusivo quartiere di Morningside (che consiglierei alle ragazze per lo shopping tra charity shops e negozi di chincaglierie varie, che la mia ragazza tanto adora e dove sono stato spesso trascinato), questa cafeteria offre una grandissima selezione di cioccolate calde (purtroppo qui non è cremosa, da tradizione britannica), cioccolato artigianale ed ottime cakes and pies, alcune anche senza glutine. Tutto rigorosamente fair trade (commercio equo-solidale) ed in un’ambientazione molto british e coccola, come direbbe ancora la mia ragazza.
Mattinata – dai Meadows al Royal Mile. Scarpiniamo un po’, Edimburgo è una città dalle dimensioni contenute, ed armati di scarpe comode e buona volontà, potrete girarvela tutta a piedi. Ed è quello che vorrete fare se volete godervela a pieno, ogni volta che girerete lo sguardo vedrete scorci fantastici. Il tempo è molto variabile quindi è possibile che lungo il cammino troviate sole, poi pioggia e poi sole ancora. Vi consiglio di venire qui soprattutto ad Aprile dove tutto è in fiore o ad Ottobre quando esplode l’autunno, sono anche i periodi in cui il tempo è più stabile. Ma stiamo sempre parlando di Scozia, quindi non aspettatevi molto! Dopo il Chocolate Tree, dirigetevi verso i Meadows già accennati. Meta preferita di tutti i joggers (me compreso) e presi d’assalto nelle giornate di sole, soprattutto da studenti data la vicinanza all’Università di Edimburgo, con barbecues, pic nic, due calci a un pallone, partite di cricket e birrate varie. Nella parte alta dei Meadows (Bruntsfield Links) avrete un’ottima visuale sia del castello che di Arthur’s Seat. Uno dei miei scorci preferiti. Da qui potremo dirigerci verso il Royal Mile, il “Miglio reale”, strada che collega il Castello nella parte più alta al Palazzo Reale di Holyrood, circondato da un altro parco immenso ed Arthur’s Seat, altro scorcio mozzafiato. Il Royal Mile è anche il “teatro” del Fringe Festival di agosto, dove vedrete artisti che si esibiranno in strada per pubblicizzare le proprie esibizioni nelle varie venuesdella città.
Pranzo – The Last Drop (Grassmarket) Grassmarket è una zona non lontana dal Royal Mile, piena di pub e preferita soprattutto di sera, ma dato l’itinerario che sto proponendo, ci fa comodo anche per fermarsi a pranzo. Il posto che vi consiglio è il Last Drop, chiamato così perché era il posto dove i condannati alla gogna non distante, andavano lì a bersi… l’ultima goccia. Il posto non è grandissimo, ma ve lo consiglio per selezione di ales (vi consiglio la Deuchars e Caledonian 80, prodotte ad Edimburgo o la Belhaven’s Best) e per assaggiare l’haggis. L’haggis è un delizioso macinato di cuore ed interiora di pecora, speziate e insaccate nel suo stomaco. Molti di voi proveranno ribrezzo alla descrizione (io no, cresciuto a per e ‘o muss), viene accompagnato da purè di patate e purè di parsnips (un tipo di tubero sconosciuto a noi italiani, parente della carota), fidatevi, non badate alle apparenze, è buonissimo, soprattutto bagnato da una salsa al whisky che propone il Last Drop.
Pomeriggio – Princes Street e New Town. Edimburgo si divide in New Town ed Old town. Old town è il complesso storico ed è la zona dove abbiamo bazzicato maggiormente finora, la New Town è l’estensione soprattutto Georgiana della città. Princes street fa da confine alle due zone. Il miglior modo per entrare in Princes Street è passando dal North Bridge, altro scorcio mozzafiato di cui vi ho già parlato all’inizio. Princes Street è la via principale e più famosa di Edimburgo, nella sua estremità Est noterete il complesso dell’hotel Balmoral, sulla destra tutti i nomi principali dello shopping made in UK, e sulla sinistra, una particolarità di Edimburgo per il suo corso principale, i Princes Street Gardens, teatro principale dell’Hogmanay, le celebrazioni di capodanno, quest’anno ci saranno, tra gli altri, i Primal Scream e un dj set di Mark Ronson. Se siete interessati allo shopping più posh, George Street, parallela di Princes, è il posto per voi. Dopo lo shopping, o dopo la stravaccata ai Gardens, poco distante dall’estremità est di Princes Street, c’è Calton Hill, un colle dal quale potrete godervi il tramonto, avere una delle viste più belle di Edimburgo e scorgere tutti i posti visitati finora.
Serata – The Standing Order 62-66 George Street Situato in quella che era la sede di una banca, questo pub dalle generose dimensioni ed ambientazioni georgiane, appartenente ad una delle maggiori catene di pub britanniche, è il posto preferito per selezione di birre e prezzi più che abbordabili (una pint di Deuchars £2) da gente del posto e turisti. Anche il cibo non è affatto male e potrete trovare ottime combinazioni, tipo burger e pint per 5 o 6 pound. Lo Standing Order è anche un’ottima “piattaforma di lancio” per una night-outad Edimburgo
Nero – Innocence
Notte – Cowgate Le notti ad Edimburgo non sono come quelle italiane o spagnole, con orari spostati più indietro, ma comunque belle lunghe. C’è chi inizia da subito dopo lavoro e si tira avanti fino alle 3. Di norma si va per pub (pub crawling) fino alla loro chiusura all’1, e poi si va belli carichi nei clubs, che di norma sono aperti fino alle 3 – 4. Sulla night life non saprei consigliarvi benissimo, faremmo meglio a parlare di quale birra preferisco e quali whisky ho provato, ad ogni modo, per quella che è la mia esperienza, il posto dove andare per i clubs è Cowgate, non distante dal Royal Mile. Vi consiglierei due posti, uno è il Dropkick Murphy’s, club dove si balla prevalentemente musica folk irlandese (la presenza irlandese ad Edimburgo è abbastanza importante, in più scozzesi ed irlandesi sono sempre stati grandi amici, sarà per il nemico comune) ed il Bongo Club, anche se non proprio in zona Cowgate, venue soprattutto per serate drum&bass, dubstep, raggae o addirittura ceilidh, la danza popolare scozzese. Altro club, forse il migliore a mio parere, anche questo non in Cowgate, è il Picture House, la venue più importante di Edi, dove fanno spesso tappa i nomi più grossi del panorama UK, ma anche new sensations, varie indie band e nomi internazionali. Spero queste informazioni possano aiutarvi se mai doveste decidere di fare una capatina nella capitale scozzese, io ve la consiglio ovviamente, ma vi consiglierei ancora di più di prendervi un po’ di tempo e visitare tutta la Scozia, vedrete luoghi e atmosfere magiche, la mia foto qui su ad esempio è stata presa al Dunnottar Castle, nei pressi di Aberdeen. Ah, se venite, non fate gli italiani, non lamentatevi del tempo!
Michele, ha studiato lingue e culture comparate all’ Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. È partito da Torre Annunziata per il Regno Unito qualche anno fa portando con se in valigia la passione per il calcio Napoli, una serie interminabile di dischi e un bel po’ d’amore per il nostro paese. Una frase che gli piace tanto è: “Non so dove sono diretto, so solo che continuo a camminare.” Al suo primo viaggio di lavoro ufficiale non poteva fare a meno di sentirsi figo, ma allo stesso tempo si sentiva scemo nel sentirsi figo.