Scrivo volutamente dopo un solo ascolto. Ci sarà tempo per parlarne con calma. La prima cosa che penso è che la scaletta ha una sua importanza e che questa è perfetta. Gli Amor Fou provano a fare la loro parte in quella difficile missione che è mettere al pari col resto del mondo la musica d’italica provenienza.
E, per quanto possa essere fallace un primo ascolto, ci riescono in pieno, coniugando —qui sta il discrimine tra ciò che è dato a tanti e ciò che è dono di pochi— testi, ottimi e attuali come sempre, a suoni altri, diversi. Particolarmente ispirata anche la scelta dei titoli delle canzoni che compongono questo Cento Giorni Da Oggi (un countdown ad libitum). Il primo ascolto però, è anche quello più intimo, dove con la mente colleghi l’incollegabile a qualcosa che hai già ascoltato. Ad un certo punto mi è parso di stare su di un veliero chiamato Lucio B. ed urlavo con Baronciani che vorrei comprarti qualcosa, ma non ho soldi. Ci sarà tempo per capirmi. Quello che vi è dato, per ora, sono questi due mini assaggi, parecchie associazioni visive a sprazi di testi e questi miei vaneggiamenti.
[UPDATE]
Breve taglia e cuci dal nuovo disco degli Amor Fou.