Di certo il buon vecchio reverendo Eric Camden s’ingriferebbe di brutto nel venire a conoscenza di fatti del genere, ma cari la scena hip hop queer newyorkese pare stia fiorendo come il bocciolo di un fiore puzzolente nel giardino della famiglia Cunningham.
Serie televisive colme di perbenismo borghese a parte, abbiamo già in passato trovato scuse migliori per parlarvi di questo fenomeno così affascinante, per cui è inutile star qui a fare i didascalici.
Mikey Quattlebaum è una delle personalità più in vista dell’ondata queerap, il suo alterego in parrucca e smalto, Mykki Blanco, sta scuotendo la scena hip hop east coast, facendosi strada in territori tradizionalmente contaminati da una genuina omofobia, con beat tribal bass e un flow ruvido. Il recente singolo Wavvy, prodotto da mister sopracciglio-filiforme, Brenmar, ci ha attirati a lui/lei come piccioni ad un bambino che mangia un gelato doppio gusto con impudenza, grazie ad una bassline prepotente ed un’identità profondamente grimy. In attesa del suo primo mixtape, Cosmic Angel, prodotto da personcine educate come NGUZUNGUZU e Flosstradamus, Mykki ci ha sganciato un altro gran pezzo di dirty bass, confezionato da Sinden e Matrixxman, quest’ultimo membro del duo robboso 5kinandbone5, altamente nevrastenico e dannatamente appetibile, senza moine alcune, ma solo bassi schioccanti tagliuzzati qua e là da synth senza cuore. Roba che davvero non puoi astenerti dal fare del selvaggio twerking come se non ci fosse un domani.
Tanto ormai l’abbiamo capito tutti, Azealia s’è bella che sputtanata ed è già icona frocia, buttarsi nella mischia dei rapper trav newyorkesi è la scelta più sensata da fare, almeno mentre attendiamo che a rubarci il cuore arrivi una crew dancehall lesbo di Miami.
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