L’emo italiano è orfano di verme e temporaneamente di FBYC, ma pare non esser poi così tanto un problema (e invece lo è, mannaggia la miseria) dato che vedo spuntare band emo un po’ ovunque. Questo può essere un bene e un male allo stesso tempo, nel senso che come ogni roba che inizia ad andar di moda possono uscire pure robe di merda.
Non è il caso dei Vacanza che si presentano con un nuovo (secondo, in tutto) EP dal nome Cancello e dalla copertina molto bella con tanto di lettering che a me pare di Jacopo Lietti, ma magari mi sbaglio. L’emo di questi eboletani (che non è una malattia, vuol dire che sono di Eboli. Giuro, l’ho gugolato) è lo-fi, pieno zeppo di riverberi acidi e flangerosi che mi ricordano un po’ gli HAVAH; ed è questa la peculiarità che forse mi piace di più di loro e che riesce a distinguerli dal coro. I testi, che ho compreso grazie al file pdf incluso nella cartellina stampa (modo altisonante per dire LO ZIPPONE), mi sono piaciuti perché non sono troppo troppo piangioni tipo “aiuto sto male che mondo di merda bevo le mie lacrime miste al sangue delle mie vene”, ma rimangono comunque concisi e diretti, in modo che te li ricordi: senza di te / senza di me / mi son piegato otto volte / per diventare un aeroplano.
Cancello esce il 30 marzo sotto Fallo Dischi e La Fine in free download e vinile 7″ e i Vacanza sono promossi a pieni voti perché riescono a uscire (licenza poetica) quella giusta dose di tristezza e NOSTALGIA CANAGLIA che un disco emo deve obbligatoriamente trasmetterti. Sì perché emo non è emozione, è tristezza. Dovevano chiamarlo tri.
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