Siamo tutti un po’ commossi in redazione, l’altra notte durante il match (per altro importantissimo) tra Lakers e Dallas Mavs, i gialloviola (facciamo la squadra NBA più famosa del pianeta, con buona pace dei Knicks e dei Celticts ) hanno concesso il massimo onore possibile ad un proprio giocatore, ne hanno ritirato la maglia. Parliamo della numero 34.
Non stiamo nemmeno a spiegarvi chi è Big Diesel, né l’importanza che ha avuto nella lega delle meraviglie, né il favoloso balletto da cui prende nome questo sito, vi basti sapere che Shaq era Shaq, oro olimpico, NBA Champion, oro mondiale ed MVP della lega varie volte: un fenomeno assoluto, un mostro di bravura e di simpatia, uno di quelli che ha cambiato per sempre il senso del gioco e dell’entertainment.
Alla cerimonia c’erano un po’ tutti, da Jerry West (quello del logo della NBA) ad un evidentemente commosso Jack Nicholson, Mama Lucilla (personaggio di culto se ce n’è uno) senza dimenticare Phil Jackson, suo allenatore al tempo dei Lakers. C’era ovviamente il numero 24 (segnatevi il numero) Mr.Kobe Bryant suo eterno amico-nemico.
Vi lasciamo con le parole di un Cicerone d’eccezione, l’avvocato Federico Buffa.
Buona pensione Shaq, We Dance Like You