Ci credete nell’amore a prima vista? Se la risposta fosse no, dovrei mettere un cartello WARNING a questo punto dell’articolo e avvertirvi che proseguire nella sua lettura potrebbe smuovere tutte le vostre ostinate convinzioni. Quello per le illustrazioni di Jacopo Rosati è stato un colpo di fulmine, per l’idea semplice e geniale che c’è dietro i suoi lavori: utilizzare il feltro al posto delle matite per rappresentare il mondo. In un primo momento scettica che si potessero ritenere vere e proprie illustrazioni, mi sono subito dovuta ricredere per il pugno espressivo che questi meravigliosi ritagli ti sferrano. Non potrete più farne a meno, soprattutto dopo aver visto Shaq in versione scheggia impazzita ☟ ☟ ☟.
Oltre al feltro, ti è mai venuto in mente di usare qualche altro materiale?
Per ora no, il feltro mi garantisce un’ampia gamma di colori. Altri materiali come plastilina e carta sono già usati da molti illustratori, quindi mi sembra interessante provare a continuare su questa strada.
Quanto tempo impieghi per realizzare uno dei tuoi collage? Parti prima da un disegno a mano libera e poi ritagli la materia?
Dipende dalla complessità del disegno, posso impiegarci qualche ora o un’intera giornata. Parto sempre da un disegno a mano, successivamente vado a realizzare delle mascherine di carta che appoggio sul feltro e uso come delle stencils per tracciare con precisione i contorni delle forme sul materiale. Essendo il feltro un materiale molto prezioso non posso permettermi sprechi.
Cosa ti ha insegnato la tecnica digitale rispetto alla tecnica che applichi adesso?
La tecnica digitale che utilizzavo è molto lontana da quello che sto facendo adesso, però posso dire di aver acquisito una certa velocità nell’esecuzione e nella preparazione di schizzi e layout.
Ci mandi una fotografia della scrivania su cui stai lavorando in questo momento?
Non è particolarmente austera, assomiglia di più al tavolo di un sarto.
A scuola in cosa eri il più bravo? Io a disegnare i cartelloni per le recite.
Me la cavavo bene un po’ in tutte le materie tranne educazione fisica!
Qualche tempo fa discutevo con un amico se il feltro che utilizzi faccia rientrare le tue mini opere nella categoria delle illustrazioni o piuttosto in quella dei lavori fatti a mano. Tu credi che l’illustrazione dipenda più dalla tecnica che dal supporto?
Penso che l’illustrazione dipenda quasi esclusivamente dal contenuto e dal significato. Credo che la tecnica e il supporto siano indifferenti, l’importante è rappresentare un immaginario che sia il più possibile coerente. Se uno stile è forte e riconoscibile qualsiasi tecnica o supporto possono funzionare bene.
Ci suggerisci il nome di qualche altro illustratore che utilizza materiali non convenzionali come te?
Alexandra Bruel che usa la plastilina e MaricorMaricar che invece usa stoffa e filo colorato.
Quando vai in merceria, non ti chiedono cosa devi fare con tutta quella stoffa?
Per non sembrare un accumulatore compulsivo di solito faccio sempre vedere i miei lavori in merceria. Però ultimamente sto ordinando molto tessuto via internet perché riesco a trovare pezzi molto grandi a prezzi contenuti.
Preferisci le giornate rumorose o quelle silenziose?
Decisamente quelle rumorose, il silenzio mi mette un po’ d’ansia.
Se ti dico Dance Like Shaquille O’Neal, cosa mi disegni?