Stefano Marra è della mia stessa terra, un po’ l’avevo intuito dal cognome, un po’ dalla gentilezza con cui ha risposto alle mail. Le sue illustrazioni più belle riguardano politica, società e temi caldi del momento, eppure sono argomenti che nessun creativo maneggerebbe agevolmente. Ma Stefano non vi vede un problema, piuttosto un’opportunità. Ecco il Passaporto della settimana: se siete tifosi dei Lakers vi conviene fermarvi a metà intervista.
Dove nasci e dove vai. Secondo te c’è una correlazione indissolubile tra le due cose?
Nasco ad Eboli, conosciuta per la fermata di Cristo e il libro di Carlo Levi, vado un po’ ovunque ma torno sempre qui. Sicuramente c’è una correlazione molto forte tra le due cose, almeno per quel che mi riguarda.
Il colore che non passerà mai di moda.
Il rosso.
La volta in cui ti vergognato di più in vita tua.
Da piccolo, ho rubato un pallone da calcio, ecco l’ho detto.
Stai leggendo l’oroscopo: qual è la prima voce che guardi?
Non lo leggo mai, ma per la bilancia sarà un mese straordinario, si spera.
Ci mandi una fotografia della scrivania su cui stai lavorando in questo momento?
Ti annoia o ti diverte illustrare di politica e società?
Il più delle volte è una sfida. È bello lavorare su qualcosa di entusiasmante, ma fare un bel lavoro su un tema che non ti fa impazzire ti rende fiero di te stesso.
Iconografia o iconoclastia?
Iconoclastia.
Ti sentiresti offeso se paragonassero il tuo lavoro a quello di?
Non saprei dire, mi sentirei offeso se lo paragonassero a qualcosa di scadente, ma è possibile: quello che produci non può sempre piacere a tutti.
Sei uno spudorato tifoso dei Lakers. Dove andrà la squadra quest’anno? Le ultime stagioni non sono state proprio brillanti.
Quest’anno guarderanno i playoff da casa (sob) ma l’anno prossimo qualcosa dovrebbe cambiare. Si, le ultime stagioni sono state disastrose, le scelte di mercato si sono rivelate sbagliate e gli infortuni sono stati tanti, bisogna ricostruire.
Se ti dico Dance Like Shaquille O’Neal, cosa mi disegni?