Cervelli in fuga. Escrementi che si scattano selfie in bagno. Winner Taco che colano caramello. Carota e bastone, quel modo di dire lì. Cosa hanno in comune tutte queste cose? L’essere fatti di plastilina e l’avere un autore che vorrei abbracciare forte. Gli illustratori che passano da Passaporto occupano tutti un posto speciale nel nostro cuore, ma Stefano Colferai si è un po’ superato e in fondo capirete perché.
Lasci casa con un biglietto di sola andata: dove vai e perché.
In questo momento a Bristol negli Aardam studios per imparare a modellare e animare seriamente.
Tua madre è un’appassionata di Thun?
Ha solamente un orologio Thun. Giallino, quadrato con i bordi arrotondati e con dei girasoli sopra. C’era anche un pendolo funzionante a forma di girasole una volta, poi è caduto, si è spezzato e ora non va più.
Com’è ti è venuta l’idea di abbandonare l’illustrazione digitale per darti alla plastilina?
Più che idea è un bisogno spontaneo che nasce dall’esigenza di toccare con mano ciò che la mia mente produce, ma soprattutto dal desiderio di potermi e dovermi distinguere. Non nascondo che è servito anche per mascherare alcune lacune che ho nel disegno: col tempo mi sono reso conto che con matita e penna grafica non riuscivo ad ottenere esattamente ciò che volevo. Con la plastilina ho un rapporto di confidenza, sento di essere padrone della mia immagine, posso giocarci quanto voglio e stringerla tra le mani. L’illuminazione è avvenuta due anni fa circa, alla mostra della Pixar al PAC davanti al modello in resina di Lotso (Toy Story 3).
Davvero si gioca a baseball a livello professionale in Italia?
Ho giocato a baseball quando avevo sette anni ma la mia carriera è durata davvero poco: Ad oggi vanto una sola presenza in campo, ma coronata da una battuta che ricordo ancora.
Ci mandi una fotografia della scrivania su cui stai lavorando in questo momento?
Crei da solo la tua plastilina o acquisti quella ready-made?
Acquisto quella preparata da un fornitore che vende materiali scolastici, oggi solo colorata.
Conosci il tuo collega Andrea Manzati, che con la plastilina disegna organi umani?
Certo che lo conosco! Non di persona purtroppo, ma apprezzo molto le sue cose. Ha lavorato molto bene con la plastilina e secondo me con un ottimo livello di fotografia. Molto bravo anche col vettoriale, ciao Andrea!
Il Winner Taco che hai realizzato per BACK 2 BACK era buono come l’originale?
Più buono, più simpatico e sicuramente con più caramello.
Il materiale del futuro.
Ciao Mamma.
Se ti dico Dance Like Shaquille O’Neal, cosa mi disegni?
Ho fatto un video, va bene uguale?