#work #pickabitch #youbetterwork #slay
In Europa il Voguing è una cultura poco conosciuta, parliamo di alcuni eventi organizzati all’interno della scena gay newyorkese alla fine degli anni ottanta, diventati poi fenomeno di costume nei 90 attraverso le Ballroom organizzate nelle palestre e nei locali più improbabili di Harlem, passando attraverso la definitiva “consacrazione mainstream” ad opera di Madonna (avete presente Vogue ?) che in quel periodo ci vedeva parecchio lungo.
Il Voguing consisteva inizialmente in una sorta di catwalk durante il quale i partecipanti (ragazzi afromaericani, latinos e transgender provenienti dalla comunità gay e dal sottoproletariato americano) ricalcavano le pose dei magazine di moda più patinati, trasformando la sfilata in una sorta di danza condita da mille pose. La vittoria aveva un significato sociale all’interno della scena gay molto importante, un grande riconoscimento in questa realtà parallela in cui si imparava ad imitare la fama delle star milionarie idolatrate e imitate dai partecipanti per evadere dall’amara realtà. Ad ogni vittoria si aggiungeva un titolo e ad ogni titolo una tappa in più per arrivare a meritarsi l’appellativo di “Legendary Mother of the House of …..qualcosa”
Il Voguing da allora ha subito parecchie trasformazioni e quello che all’inizio era poco più che un gioco (preso però molto sul serio dai partecipanti) si è trasformato in una vera e propria cultura ricca di generi e sottocategorie parecchio complesse.
Il 14 e 15 agosto scorso sono andato, abbastanza impreparato, ad assistere al Berlin Voguing Out al Theater Aufbau Kreuzberg, un locale in un seminterrato della capitale tedesca. La fauna, ben assortita, sembrava un incontro tra il pubblico di una sfilata di moda, quello di una serata gay milanese e un evento hipster a casaccio.
L’evento, organizzato dalla ballerina Georgina Leo Melody, è stato suddiviso in due parti. La prima soprannominata Runaway – The Journey to the Far East Ball, una sorta di preselezione incentrata esclusivamente sulle battles in passerella, in poche parole una sfilata in cui ci si sfida per convincere i giudici di essere più #slay del proprio avversario e di poter indossare meglio l’abito scelto per l’occasione. La serata principale è il Voguing Out ed è dedicata principalmente alla danza e ai finalisti del giorno precedente.
Qui sotto troviamo il video (hot) targato DLSO per la semifinale del Runway sulle note di Partition (Beyonce).
Ospiti d’onore due performers leggendari direttamente dalla golden age del Voguing ovvero Cesar Valentino (presente addirittura nel film culto Paris is Burning) e Archie Burnett, che oltre a regalare pose random ogni cinque minuti ci hanno spiegato un po’ come funziona la parte danzata e quali sono le (rigidissime) regole da rispettare, per quanto riguarda le varie categorie della danza.
In questo caso entra in gioco Wikipedia che ve le spiega, una volta tanto, meglio di chiunque altro:
Old Way = È caratterizzato dalla formazione di linee, simmetrie e dalla precisione in un’esecuzione aggraziata e fluida. Nella sua forma storica più pura si configura come duello tra due rivali. Nella tradizione uno dei due rivali deve bloccare l’altro a terra o contro un muro di modo da limitarne i movimenti mentre il primo esegue Hand Performance(movimenti di mani). (In questa categoria non si può toccare l’avversario)
New Way = Caratterizzato da movimenti più rigidi e geometrici, incorpora contorsioni degli arti e controllo delle braccia, che include spesso tutting e locking. Il New Way può essere anche descritto come una forma modificata di mimo in cui il voguer crea con il corpo forme geometriche mosse intorno al suo corpo progressivamente per mostrare la destrezza e la memoria dell’esecutore. (Anche in questa categoria non si può toccare l’avversario)
Vogue Femme = Stile estremamente fluido con movimenti appositamente femminili in modo esagerato spesso influenzati dalla danza classica e moderna. Il Vogue Femme si divide in Dramatics, più atletico e che richiede maggior forza e resistenza fisica (tra i cui esponenti troviamo la maggioranza dei membri dei Vogue Evolution), e Soft and Cunt, dove il voguer si muove in modo più aggraziato e femminile, incorporando spesso elementi di danza classica… – In entrambe le varianti la danza si divide in sei elementi: hands, catwalk, duckwalk, spins, dips e floor performance.
Tutte e tre le categorie le troviamo ricapitolate nel trailer postumo della serata che racchiude un po’ tutte le pose e i momenti più spettacolari del Voguing Out 2014.
Questi invece sono i video della Semfinale e della Finale per la categoria Vogue Femme in cui vediamo Domi Lazer e Bamby Melody alle prese con Keiona Lanvin, vincitore(trice) della serata.
Una menzione speciale per Sofia (Ninja) Chellini, unica italiana presente tra i contendenti e vincitrice della categoria New Way.
Un evento spiazzante, ricco di ballerini, insospettabili appassionati e personalità ingombranti, frivolo ma non banale e mega coinvolgente, in cui al pubblico (che partecipa prima ancora di essere tirato in mezzo) è permesso e richiesto di urlare qualsiasi cosa e schioccare le dita in segno di approvazione, un mondo sotterraneo che mantiene ancora una patina underground, almeno qui in Europa(non a caso nei locali, di solito, sono ammesse poco più che un centinaio di persone). Una delle poche occasioni in cui il conto alla rovescia per il prossimo evento inizia una volta varcata la soglia del locale, al termine della serata.
A me che una volta il calendario serviva solo per contare i giorni che mancavano a Sanremo.