Grrrl Power! Questo è il racconto felino che Aurora Ricci e Barbara Suzzi, aka IO e la TIGRE, fanno dell’omonimo ep autoprodotto, uscito il 18 settembre.
Punk-rock in cattività che vibra di rabbia con rumorose chitarre, ma si scioglie (perché femmina) nel sound anni cinquanta di un “lago di ciliegi”.
Drizzate le vibrisse.
SOTTOVUOTO
Questa canzone potrebbe essere cantata sull’orlo di un precipizio. E’ il fotogramma dell’istante del disincanto (IO).
Abbiamo cercato di arrangiarla in modo da rendere l’idea di qualcosa che è chiusa, senza aria, poi la liberi, apri il barattolo ed entra l’aria e “respira” e si “gonfia”…e ruggisce! Gli stop and go con il suono del piatto smorzato mi sono sembrati rendere bene questa idea (La TIGRE).
LA MIA COLLEZIONE IMPOSSIBILE
Qui il testo lascia davvero poco spazio all’immaginazione (IO).
Quando IO me l’ha suonata in sala sentivo la rabbia uscire come una furia e ho provato un senso di liberazione. Mi è venuto istintivo suonarla sul timpano con violenza, quasi a voler picchiare e far male a quella “pelle”… è la canzone con la quale la TIGRE sfoga la rabbia che ogni tanto ancora “le fa bollire il sangue” (La TIGRE).
IL LAGO DEI CILIEGI
Questa canzone ha attinto le sue atmosfere dalle immagini del film Hero di Zhang Yimou e nella sua prima stesura aveva innestata dentro “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli (IO).
La prima canzone che IO mi ha fatto ascoltare ed è scattato “l’amore” .Poco dopo mi sono ritrovata seduta alla batteria e senza smettere di guardarci negli occhi abbiamo iniziato a suonare. In quel modo un po’ sixties che era totalmente nuovo per me, la TIGRE, ma naturale. Ho iniziato ad usare strumenti/oggetti nuovi mai usati prima e ho costruito anche una bacchetta con dei sonagli per questa canzone (La TIGRE).
CUORE (Rita Pavone cover)
Abbiamo deciso di inserire una cover nell’ep perché appena l’abbiamo provata siamo riuscite a darle una veste nostra. Sembrava un nostro pezzo. E’ arrivata da noi perché entrambe da piccole la cantavamo in auto con le nostre mamme, a squarciagola. Una delle poche canzoni che abbiamo in comune. Per cui ci è sembrata perfetta (IO).
È la canzone del timpano che fa battere un cuore risonante. Avevo in testa il suono del timpano dei And You Will Know us by the Trail of Dead e abbiamo lavorato per rendere quel suono quasi orchestrale…L’orchestra non ce l’avevamo, ma il “cuore” sì :) (La TIGRE).
DADDY SONG
Quella melodia è nata in macchina, come quei bambini che non possono aspettare di essere partoriti in ospedale. Ero diretta a Cesena per le prove, ma ero ferma in coda in autostrada (IO).
La canzone del “ricordo”, non solo per IO ma anche per la TIGRE. Per questo non è stato semplice arrangiarla… poi ho smesso di pensarci, ho seguito il testo cercando di rendere quell’idea che ho dell’aldilà: un “mondo” fatto di suoni morbidi, eterei e minimali. E’ venuto fuori un arrangiamento semplice, un po’ scarno ma è quello che sia IO che la TIGRE avevamo in testa (La TIGRE).
PRODUCERS
L’abbiamo improvvisata in sala di registrazione e abbiamo deciso di tenerla, perché rispecchia il clima giocoso che si era creato con i nostri due amici che ci hanno dato una mano a registrare e mixare i brani (Andrea Cola e Alan Fantini). Il brano infatti si chiama “Producers” (La TIGRE).
Sì è un brano un po’ sgangherato.“Hey oh producers” era il richiamo che dicevo al microfono per attirare la loro attenzione. Dopo averci appiccicato due accordi e aver capito che alla TIGRE piacevano, ho chiesto ai due producers di accendere il registratore. Io la TIGRE ci siamo guardate e le ho detto “facciamo una curva Gaussiana”. Entrambe conosciamo la statistica per cui non sono servite spiegazioni (IO).