La statunitense Mello Music è una di quelle etichette discografiche che all´interno della redazione di DLSO, per un motivo o per l`altro, mettono d`accordo ed entusiasmano un po’ tutti. Proprio in concomitanza con l`annuncio del nuovo album di uno dei suoi artisti di punta, il rapper e producer Oddisee, abbiamo avuto la possibilità di rivolgere qualche domanda al suo fondatore ed eminenza grigia Michael Tolle. Ne è venuta fuori una delle interviste più belle dell´intera serie “Label Profile”. Leggere per credere:
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Ci puoi raccontare come tutto è cominciato nel 2007 quando la Mello Music è stata fondata?
Ai tempi mi ero appena laureato e stavo guadagnando bene grazie ad un´impresa che avevo fondato per studenti che erano qui con i loro genitori in periodo sabbatico all´Università dell`Arizona. Insegnavo Inglese, letteratura, grammatica, comprensione e parlato. L´economia negli Stati Uniti era appena collassata e di mettere soldi in azioni, bonds o immobili non se ne parlava proprio. Cosi arrivai alla conclusione che l´unica cosa di cui mi intendevo era la musica, in particolare quello che ai tempi veniva chiamato “underground Hip-Hop”. Cosi decisi di cercare di contattare quegli artisti che consideravo di grande talento ma che non avevano ancora trovato l´appoggio di una etichetta discografica. Inizialmente raggiunsi Kenn Starr, Oddisee, Black Milk, Kev Brown, Georgia Anne Muldrow ed alcuni altri. Mi misi a comprare beats e rime assemblando le canzoni che avrei voluto sentire. È cosi che è iniziato tutto, Oddisee è stato il primo artista che ha realizzato un longplayer pubblicato dalla nostra label anche se Kenn è stato il primo ad essere messo sotto contratto.
La label ha tutt´oggi la sua base in Arizona. Ci racconti qualcosa a proposito della scena Hip-Hop locale?
Quano ho inziato c´erano un mucchio di posti. Ci incontravamo in centro fuori da un negozio Hip-Hop che vendeva mixtapes, articoli per graffiti, vestiti e roba simile (mi pare che il proprietario fosse Murs) passandoci canne, facendo freestyle e passando il tempo a parlare di musica. C`erano un sacco di open mics e battles, in seguito un pò di shows qui e lì. Atmosphere e Brother Ali ne venivano fuori sempre bene e mettevano su dei buoni shows. Era una bella scena anche se piccola. Oggigiorno me ne sono allontanato, innanzitutto perche non ho più vent´anni e questo collegato al fatto che sono incredibilmente occupato e devo viaggiare tantissimo. Un altro motivo è un fatto successo proprio poco prima la fondazione della label, quando il mio migliore amico e compagno di appartamento venne assassinato durante una rapina all´interno nostra casa. Fino a quel momento avevamo vissuto la nostra vita da ventenni senza conseguenze. Dopo poco tempo anche al partner di un mio amico spararono fuori da un club per futili motivi. A me stesso capitò di andare in un locale dove si teneva uno show e mentre stavo fuori a fumare vicino a dei bidoni della spazzatura un ragazzo arrivò di corsa e sparò ad un’altra persona che stava vicino a me. Questa combinazione di violenza che mi circondava e cambiamenti che avvenivano in quell`epoca, tra il 2005 e il 2008 in questa zona vicino al confine, servirono a svegliarmi. Sono un ragazzo di periferia, con una buona educazione ed una famiglia fantastica. Per un motivo o l`altro mi ero trovato a vivere una sacco di situazioni divertenti ma crescendo le cose cominciarono ad andare per il verso sbagliato. Così ho cominciato ad allontanarmi da quella scena e dalla città per concentrarmi sugli affari e per mettere su una famiglia. Non ne ho più preso molto parte. Amo lavorare, settimane lavorative di ottanta o centoventi ore sono diventate la norma ma non me ne sono mai pentito. Qui ci sono ancora un sacco di grandi musicisti e gente che ammiro e rispetto. Murs vive ancora qui e lo vedo di tanto in tanto da Whole Foods, si era anche parlato di metterlo sotto contratto prima che finisse invece con la Strange Music. Comunque c`è ancora tanta gente in gamba ed è una scena che sicuramente ha tanto da dire.
Ci racconti come Apollo Brown e Oddisee, i produttori che solitamente vengono più associati con la Mello Music, sono stati coinvolti?
Con Oddisee tutto è cominciato quando comprai un beat da lui. In seguito mi spedì un intero beat tape, registrato da lui in Australia durante la Red Bull Music Academy, e mi sono innamorato di tutti i pezzi che stavano li sopra. Così comprai altri sei beats, poi ne comprai ancora altri. Poi comprai dei guest vocals. Mi ritrovai con circa venti canzoni di Oddisee pronte, così gli telefonai e ci mettemmo a discutere sulla possibilità di realizzare un disco assieme. Lui aveva appena prodotto “101” e decisi di aggiudicarmi i diritti ufficiali sia delle uscite fisiche che di quelle digitali. Subito dopo ha firmato con noi un contratto per alcuni album e da qui è cresciuto tutto. È sempre stato molto laborioso e produttivo, mi ha insegnato anche alcune cose, abbiamo fatto crescere questa realtà assieme ed è così che operiamo ancora. Lui insegna a me ed io offro a lui i risultati di quello che ho imparato.
Per quel che riguarda Apollo invece l´ho incontrato nel 2009 attraverso i tipi di Bloggerhouse (Dart Adams & Eric Coons) quando stava cercando una label per il suo progetto The Left. Aveva già provato ad attirare l`attenzione di Stones Throw e Duck Down ma nessuno sembrava volerne sapere. Me ne sono innamorato già al primo ascolto. Cosi io ed Apollo abbiamo cominciato a discutere della possibilità di far crescere lui stesso come artista solista. Abbiamo deciso di produrre “The Reset” per presentarlo al pubblico, per andare avanti poi con un progetto con Boog Brown (Brown Study) per arrivare finalmente a stendere tutti con la sua opera “Gas Mask” come The Left. Il piano ha funzionato e da allora abbiamo messo sotto contratto anche lui per alcuni album. È il tipo di persona con la quale amo lavorare, è ossessionato dal lavoro e dalla musica, non dal successo e dagli intrighi. È così che gran parte dei miei collaboratori ed io siamo fatti. Preferiamo perderci nel lavoro e nella musica per mesi piuttosto che andarcene in giro solo per farci notare.
Ci puoi rivelare quali sono le vostre uscite che hanno ottenuto il maggior successo commerciale finora? E quelle alle quali per una ragione o l`altra sei maggiormente legato?
Non mi concentro proprio sui numeri. I soldi arrivano solo dopo che abbiamo fatto tutto per bene ed in ultima analisi servono solo a rendere possibile il lavoro intorno ad altri progetti che ci stanno a cuore. Posso solo provare a riassumere i migliori anno per anno. Partendo dal 2009 con Diamond District di “In The Ruff”, quello è il primo disco che ci ha fatto conoscere. Nel 2010 è stato il caso di Apollo Brown con The Left “Gas Mask”. Nel 2011 abbiamo fatto il botto con “Clouds” di Apollo, “Rock Creek Park” di Oddisee e “In Case I Don’t Make It” di Has-Lo. Quello è stato anche l`album in cui abbiamo reso gli album strumentali delle possibilità concrete da prendere in considerazione e non solo una specie di piano B. Nel 2012 abbiamo raggiunto un altro livello con “Trophies” di Apollo Brown & OC e “People Hear What They See” di Oddisee. Il 2013 è stato l`anno di L’Orange & Stik Figa con “The City Under The City” e poi è arrivato Oddisee con “Tangible Dream” a spaccare tutto. Nel 2014 naturalmente Open Mike Eagle “Dark Comedy” è finito nelle liste di “best of” di USA Today, Rolling Stone, SPIN ed è stato anche nominato “Best Rapper of 2014” da The LA Weekly. L´altra bomba è stata “Blasphemy” di Apollo Brown & Ras Kass che ha avuto un gran successo verso la fine dello scorso anno. Ogni anno cerchiamo di avere un disco che rappresenti qualcosa di davvero speciale sia dal punto di vista della critica che da quello delle vendite. Cerchiamo anche di proporre ogni volta grandi nuovi artisti. È stato il caso di Oddisee, poi di Apollo, e poi ancora di L`Orange e Open Mike Eagle più di recente.
Quale è il tuo formato preferito quando si tratta di pubblicare la musica su Mello Music? Pensi che sia sempre il vinile, a lungo termine, il modo migliore di vendere Hip-Hop?
Devo cominciare col dire che il vinile mi ha influenzato tantissimo per quel che riguarda la mia conoscenza dell`Hip-Hop e non solo come fan del genere. È un formato interattivo che incoraggia il pubblico a rendersi attivo, scratchare, mixare e mischiare la musica. Il vinile rappresenta una parte importantissima del DNA dell`Hip Hop. Eppure, stranamente, personalmente amo i compact discs. Lo so che suona come un sacrilegio rispetto al culto del vinile ma è la verità. Ne amo il fatto che sia cosi portatile ed anche i booklet interni. Le versioni in vinile non sempre hanno la stessa quantità di informazioni che ha il CD, e nonostante esista Google, amo tenere in mano il booklet e leggere i testi, leggere in quale studio il disco è stato registrato, chi è che lo ha masterizzato, chi è il designer grafico e poter vedere tutte le foto. I doppi vinili con la copertina apribile e le buste interne sono una figata ma troppo cari da produrre oggigiorno, verrebbe a costare cinquanta dollari a copia ora. Ma sono anche convinto che la musica dell`era tra il 1985 ed il 2005 sia stata fatta per i CD, suona bene così e basta. Pensa che fra non molto cominceranno ad esserci in giro puristi del CD. Amo anche poter tenere una copia fisica nella tasca di un pantalone o di una giacca. Non vado di sicuro a prestare a qualcuno il mio cellulare per ascoltare della musica, ma posso sempre prestargli un CD. Naturalmente continuiamo a pubblicare tutte le nostre uscite anche in vinile perché continuo ad amarlo, ho una collezione di oltre cinquemila dischi che mi è molto cara. Ci sono dischi che sono stati prodotti per essere stampati su vinile e suonano ancora meglio in quel formato. Tutto quello che è stato prodotto prima del 1985 suona meglio su vinile, un sacco di produzioni nuove pure, anche se alla fine dipende sempre dalla musica. In fin dei conti amo tutti i formati, anche il digitale se fatto come si deve. Ho appena preso queste incredibili cuffie della Fostex, le TH900, roba da veri audiofili. A questo si aggiunge un convertitore USB digitale-analogico DragonFly ed il nuovo music player PONO di Neil Young, messi assieme il suono è fantastico, e questo su delle tracce digitali a 24bit+. Sono un collezionista di tutti i formati, per questo li voglio poter realizzare tutti: nastri, CD, vinili, digitale, HD etc. Avere accesso alla musica è importante e pubblicarla in tutte le versioni lo rende possibile. Comunque alla fine si torna sempre alla musica in sé. Per me deve avere un suono che scuote la terra, che venga dallo stereo di casa, da quello dell´auto o da cuffie di ottima qualità, a me và bene tutto. Realisticamente penso che i CD spariranno prima che si riesca a rivalutarli ma io continuerò comunque a produrli. Il vinile è un altro formato che mi preoccupa, lo amo e ne ho bisogno, ma ho iniziato a notare uno strano trend per cui molte persone comprano la nostra musica in questa versione e poi ci pregano di poterla anche scaricare digitalmente gratis. A volte va bene così ma ho l`impressione che questo dipenda dal fatto che la gente faccia solo finta di ascoltare i dischi ma in realtà li tengano solo come pezzi da collezione ed ascoltino invece la musica in formato digitale. Il vinile deve essere aperto e suonato attraverso una puntina da delle belle casse.
Parlando della parte del tuo lavoro che riguarda la scelta dei talenti, cosa cerchi in un MC o in un producer? Pensi che i buoni vecchi demo siano un modo ancora efficace di attirare la tua attenzione?
Una lezione utile che ho imparato nei corsi di scrittura è “la cosa e quell`altra cosa”. La buona musica, come una buona storia, necessita di due cose, un grande musicista completamente immerso nella sua arte innanzitutto ma secondariamente ha bisogno “dell`altra cosa”. Questa è la conoscenza del mondo al di fuori della musica stessa, qualcosa di cui sono a conoscenza e che sono in grado di divulgare per rendere partecipi gli ascoltatori. Nel primo rap questo era il mondo dei gangsters e degli spacciatori di droga ma con il tempo questo è diventato sempre meno aderente alla realtà, come si trattasse di un parte che veniva recitata il rap non è stato più in grado di offrire la vero-similitudine e l`acume necessari ad essere anche significativo. Per questo molti artisti hanno realizzato album di debutto vitali, perché raccontavano della propria vita. Quando sono arrivati a firmare un contratto ed hanno cominciato a vivere la vita di strada da musicisti, facendo più di cento date all`anno, trascorrendo il loro tempo in hotel ed in studio di registrazione anche la loro musica ne è diventata il riflesso finendo con l`essere allo stesso modo anche noiosa.
Oddisee per me è incredibile, è uno che viaggia il mondo, vede posti nuovi e vive a contatto con la gente, mette in discussione se stesso e condivide tutto questo con noi. So bene che gli artisti hanno bisogno di andare in giro ad esibirsi per vendere dischi e poter mangiare, ma la musica migliore si crea perfezionando il proprio mestiere e vivendo profondamente e pienamente la propria quotidianità. Voglio poter trovare artisti e produttori che sono immersi nel loro lavoro al cento per cento e che contemporaneamente abbiano una vita parallela ed indipendente nella quale siano altrettanto attivi, sia che facciano i pittori, fotografi, scienziati, spacciatori di droga, montatori di film, giocatori di scacchi, designers, architetti, voglio che nella loro musica inseriscano anche la conoscenza di quest´altro mondo. Uno dei nostri artisti, non ne farò il nome, è a tutti gli effetti un uomo d`affari di successo che ha lavorato in altri campi del music business prima di unirsi a noi ed aiutarci nella nostra impresa.
Nessuno lo sa ma se decidesse di lasciare la musica oggi stesso sarebbe in grado di guidare una attività come questa in qualsiasi altro campo con lo stesso livello di successo. Lavora più di quaranta ore alla settimana in attività amministrative e poi cambia di ruolo diventando un artista in grado di creare musica incredibile amata da tutti.
Da parte nostra, come etichetta, dobbiamo essere in grado di adattarci quando è in tour o è impegnato in un suo nuovo progetto, ma questo fa parte del gioco. Questo è quello che cerchiamo. Artisti che non vanno in cerca del biglietto vincente della lotteria e della fama ma che piuttosto hanno voglia di studiare e crescere come musicisti e come persone.
Direi che la nostra è una label che punta sui produttori, per un motivo o l`altro finiamo sempre col gravitare intorno a loro. È sempre stato così. Anche i nostri MCs in genere sono in grado di produrre abbastanza bene. Il miglior modo per attirare la nostra attenzione è quello di far uscire la propria musica e portare avanti la propria carriera senza avere bisogno del nostro aiuto. Siamo sempre a contatto con la scena e se ascoltiamo la musica di un artista e notiamo che ha successo in quello che fa, ci mettiamo in contatto.
Ci prendiamo tempo con i nuovi artisti, devono far parte della nostra cerchia per un certo tempo prima di essere messi sotto contratto.
Open Mike Eagle è un buon esempio. Has-Lo era un suo buon amico e l`abbiamo osservato ed ascoltato per un certo tempo. In seguito L’Orange ha lavorato con lui in “The City Under The City” nel ruolo di ospite e sostenendolo a titolo personale. Quando ho sentito il suo verso in “Decorated Silence” mi ha colpito. Ho capito subito che dovevo metterlo sotto contratto, l´ho contattato, ne abbiamo parlato e da qui si sono sviluppate le cose. Anche per L’Orange ci siamo presi molto tempo, lo abbiamo notato, ascoltato, ci abbiamo parlato assieme e seguito quando la Jakarta ha pubblicato un suo lavoro e finalmente abbiamo creato un progetto apposta con Stik Figa ed ho avuto subito una visione chiara di come potesse diventare importante e di successo.
Io ricevo più di cento email alla settimana contenenti demo e non è materialmente possibile ascoltare tutto. Probabilmente mi sto perdendo dei buoni artisti ma ormai la cosa non è più gestibile. Dunque la cosa migliore da fare è produrre la propria musica, presentarla al pubblico, collaborare, cercare trasversalmente sempre nuovi tipi di pubblico e la gente giusta ti troverà. Funziona come con le donne, se ti metti alla ricerca sbagli tutto. Stai là fuori, sii te stesso e la gente giusta entrerà in contatto.
Come ascoltatore quali sono i dischi o gli artisti che ti eccitano al momento?
Man, ho amato la colonna sonora che Cliff Martinez ha fatto per “The Knick”. Droog è figo. Ka è il mio uomo, incredibile. L´album di Joey Badass mi ha reso felice. Non voglio dare via troppe dritte da talent- scout riguardo agli artisti che sto tenendo d`occhio ma c`è tanta di quella buona musica in giro. Ho visto un gruppo chiamato Quintron suonare live a New Orleans e me ne sono innamorato. Mi piace molto andare in gio per le città ed andare ai concerti da solo, nascondermi nell`ombra ed ascoltare per conto mio.
Secondo te com`è lo stato dell`Hip-Hop nel 2015?
L´Hip-Hop è molto forte al momento, si sta aprendo all´influenza di molti altri generi (dopo decadi in cui ha influenzato tutti gli altri). La cosa bella è che quelli che fanno Hip-Hop non hanno paura che muoia, perchè resta vivo e vegeto fin tanto che loro stessi continuano a produrre musica. E cosi, se si dovesse evolvere e cambiare fino a trasformarsi in un nuovo genere per il quale non esiste ancora un nome, non ha importanza, sarà ancora qui. La sue eredità resterà ancora intatta. Ci possono essere sempre puristi che lo danno per morto o gentrificato, proprio come il jazz, ma vai a vedere se il jazz è morto a New Orleans e ti accorgerai che invece è vivo. Se la domanda è “L`Hip-Hop è ancora popolare come lo è stato nella metà degli anni 90?”, allora chi lo sà, forse no. O forse lo è ancora più. Ma chi se ne importa? Se ami la musica, è qui. È quasi impossibile non trovare un disco che uno non possa apprezzare nell`Hip-Hop di oggi. Ci sono tanti di quei dischi incredibili che escono ogni mese. L`Hip-hop ci sarà sempre, semplicemente cambierà così come tutti noi cambiamo. Blues, Rock and Roll, Jazz, Soul, Funk, Hip-Hop… Non vedo l`ora di ascoltare e sentire cosa ci aspetta ed il modo per farlo è continuare ad ascoltarlo con la mente aperta.
Ci puoi raccontare cosa uscirà sulla tua label nel 2015? Ci sono dei nuovi artisti che si aggiungeranno al vostro roster?
Il 2015 sarà un anno entusiasmante per il nostro pubblico. Oddisee ha appena consegnato il miglior album della sua vita. Dal punto di vista sonoro è su un altro livello. Lui sta crescendo costantemente, qualcuno potrà venire deluso perché non è il suo solito sound ma è comunque fighissimo. L’Orange ha un nuovo progetto che è come camminare in un vicolo scuro, girare l`angolo e ritrovarsi in un mondo alternativo. Red Pill è il grande newcomer di quest`anno, è come un incontro tra il primo Atmosphere, Bob Dylan e Bukowski. Folk rap, ah ah ah. Sinceramente, dal punto di vista artistico è grande. Red Pill è prima di tutto uno scrittore ed uno studioso di cultura, questo si avverte nella musica che fa. Naturalmente abbiamo anche un altro paio di grandi sorprese ma non possiamo ancora rivelare niente. Just stay tuned and listen to it all!
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Can you tell us how things started in 2007 when Mello Music was founded?
I had just graduated college and was making a little bit of money from a company I started for international students here with their parents on Sabbatical at the University of Arizona. I was teaching English literature, composition, grammar, listening and speaking. The US economy had just collapsed and putting money into stocks, bonds, or real estate was out of the question. So, I decided the only thing I knew about was music, in particular what would have been called “underground Hip-Hop” at that time. So I decided to start reaching out to the artists I knew that had unbelievable talent but I hadn’t seen jumping up yet with label backing. I originally reached out to Kenn Starr, Oddisee, Black Milk, Kev Brown, Georgia Anne Muldrow and a few others. I was just messing around buying beats and verses building the songs I wanted to hear. That was the foundation, with Oddisee being the first artist to put a full length record together to be released for us though Kenn was the first one to sign.
You are still based in Arizona. Can you tell us something about the local Hip-Hop scene?
Back when I started it was like a lot of places. We’d gather downtown outside of the Hip-Hop shop that sold mixtapes, graf gear, clothes and shit (it used to be owned by Murs I believe) and we’d all stand around smoke blunts, cipher, and do whatever while talking about music. There were a lot of open mics and battles, then a few shows here and there, Atmosphere and Brother Ali were always good to come through and put on good sets. It was a small but good scene. Today, I’ve actually gotten removed from the scene more just because I’m not in my early 20s anymore, combined with the fact that I’m incredibly busy and traveling so much. The other thing was at a certain point, right before when I started the label, my best friend and roommate was murdered in our house during a robbery. We had been living that twentysomething life without consequences up till then. A short period after that my friend’s partner was gunned down outside a club over some small stuff. I also happened to be out at a show one night and stepped outside for a cigarette by the trash cans when a kid ran up and executed someone standing next me. The combination of violence around me and things changing here in 2005-2008, being so close to the border, were just a wake up call. I’m a suburban kid with a good education and great family, for whatever reason I had slid into things that were fun but as I aged started being the wrong place to be. So I started to withdraw from the scene and city itself and focused on becoming a businessman and building a family. I love working so eighty-onehundredtwenty hours a weeks became the norm and I never really looked back or took part in much after that. There are still a lot of great musicians and people here that I admire and respect. Murs lives here and I see him occasionally at Whole Foods, we talked about signing him just before he ended up with Strange Music. Other great people are here too though and the scene is doing it’s thing for sure.
Can you tell us how Apollo Brown and Oddisee, the producers that are usually associated with Mello Music, got involved?
Oddisee started with me buying one beat. Then he sent another beat tape, one he made in Australia when at the Red Bull Academy, and I loved everything on it, so I bought like six beats. Then I bought more, then I bought guest vocals, suddenly I had like twenty Oddisee songs so I hit him up and we talked about putting a record together. He had just done “101” and I picked up the rights to do it physically and digitally as an official release. Soon after we signed him for a multi-album deal and then it just grew. He was down to work and was productive, he was willing to school me on things and actually teach me some stuff, so we built together and to this day we still operate that way, him schooling me and me offering what I can when I learn something.
Apollo was shopping his finished project for The Left when I met him in 2009 through the Bloggerhouse guys (Dart Adams & Eric Coons). He had tried pitching the record to Stones Throw and Duck Down but nobody was hearing it. I heard it and fell in love immediately. Apollo and I started talking and came up with a plan to develop him as an artist. We decided to put together “The Reset” first to introduce him, then a project with Boog Brown (Brown Study) and then hit ‘em with his opus The Left “Gas Mask.” It worked and by that time we signed him to another multi-album deal. He’s one of those work guys that I love to work with, he’s obsessed with the work and music not the fame and politics. That’s how most of my guys and myself are, we would rather get lost in the work and music for months than attending and going to all these functions and being seen.
Can you reveal which is your most successful release so far, saleswise? And the one you are most fond of, for a reason or another?
I don’t ever focus on numbers, the money is only there after we do things correctly and then only to facilitate doing more of the work we love. I can easily run down the best of best here though each year. It all started in 2009 with Diamond District “In The Ruff”, that was the first record that put us on. Then it was Apollo Brown’s The Left “Gas Mask” in 2010. In 2011 we slayed´em with Apollo’s Clouds, Oddisee’s “Rock Creek Park” and Has-Lo’s “In Case I Don’t Make It”. That was the year we made instrumental records a viable thing, not an after thought. In 2012 we reached a whole new level with Apollo Brown & OC “Trophies” and then Oddisee “People Hear What They See”. 2013 was lead by L’Orange & Stik Figa with “The City Under The City” and then Oddisee’s “Tangible Dream” killed it too. So in 2014 of course Open Mike Eagle “Dark Comedy” was the killer making the best of lists for USA Today, Rolling Stone, SPIN and then being named The LA Weekly’s “Best Rapper of 2014”. The other killer last year was Apollo Brown & Ras Kass “Blasphemy” which went nuts late in the year. We really try to make sure each year we have one record that is something special both critically and sales wise. We also try to really get amazing new artists, so it was Oddisee, then Apollo, and then L’Orange and Open Mike Eagle most recently really make waves.
Which is your favourite medium when it comes to release music on Mello Music? Is vinyl, in long term, still the way to sell hip hop?
I gotta start by saying that vinyl influenced me so much in terms of getting into Hip-Hop as more than just a fan. It’s an interactive medium that encourages people to stand up, scratch, mix, and blend music. It had me out looking for acappelas and instrumentals. Vinyl is a huge part of the DNA of Hip-Hop. Still, it’s strange, personally I love compact discs. I know that is sacrilegious to the cult of vinyl but it’s true. I love the portability and booklet info. Vinyl doesn’t always have the same quantity of info a CD does, and thought Google exists, I love holding the booklet and reading the lyrics, reading the studio it was recorded at, seeing who mastered it, reading who the graphic designer was, and taking in all the history, all the photos. Old school double vinyl gatefolds with inserts are dope. But too costly today, it would be a $50 piece of vinyl to do all that today. But I do think the era of music from 1985-2005 was made for CDs. It sounds good on CDs. I think we’ll see CD purists soon too. I also just love having a physical copy that’s easy to slide in a cargo pocket or jacket pocket. I don’t want to hand someone my phone, that’s my soul these days, but I can pass ‘em a CD. Of course we do vinyl for everything because I love vinyl too. I have a 5000 plus piece collection and it’s dear to me. There are things meant to be on vinyl, some records were made for vinyl and sound best there. Everything from pre-1985 to me sounds best on vinyl, a lot of other newer things too, it just depends on the music. But I love all formats, even digital if done right. I just got these amazing headphones from Fostex -the TH900- some real audiophile gems. Add to that a DragonFly digital to analog USB converter and the new Neil Young PONO music player,together the sound is gorgeous, stunning, and these are digital tracks (24bit+). So any format, I collect em all. But for me I want to make all formats, tape, CD, vinyl, digital, HD, etc… Access to music is important and all formats help make that possible. In the end it’s the music though. To me it´s hearing earth shattering sound, so hi-fi home audio, big car audio, amazing headphones, I’m into it all. Realistically I think CDs will die before they are resurrected but I’ll still be making them. Vinyl is another one that scares me, I love it and need it! But I started witnessing a disturbing trend which is a lot of people buying our vinyl but begging us for free digital downloads. Sometimes that’s cool, but I’m afraid it means a lot of people are pretending to listen to the vinyl they buy but are actually just collecting it and really listening digital. Vinyl is meant to be opened and played with a nice needle and some floor speakers.
Talking about the A&R side of your work, what do you look for in an MC or a producer when it comes to finding new talents for your label? Are demos a good way to get your attention?
A big thing for me is something I learned in writing classes for fiction, it’s “the thing and the other thing.” Good music and stories need two things, they need an amazing musician with a head totally absorbed by music first and foremost but secondarily they need the other thing. That other thing is knowledge of a world outside of music, something they are specialists in that they can share and open up a new world to for listeners. In early rap that world was gangsters and drug dealers but then it became played and less and less real, it no longer offered the verisimilitude and insight needed to be compelling. So many artists have a first debut record because it’s full of life, their life. Then they get signed and start living a musicians life on the road, touring 100+ dates a year, living in hotels and studios. So of course the music becomes about that and it gets boring. Oddisee is incredible to me because he is a world traveler, he goes places and lives with people and challenges himself and then shares it with us. I know artists need to tour to sell records and to eat but the best music comes from honing their craft as a musician and living a deep rich life in another arena. I want to sign producers and artist who are 100% making music and then also 100% doing a second life and being successful at it, so they don’t need music, they could be painters, photographers, scientists, drug dealers, film editors, chess players, designers, architects, I want that other world knowledge. One of our current artists, who I’ll leave his name out, is actually an amazing business man and had been working in other areas of the music business before coming on board to help run the company, nobody knows but if his music ended today he could run a company in almost any genre with some level of success. He works 40 plus hours on administrative duties and then dons the artist hat, gets his heroine nod going and creates some incredible music that everyone loves. We of course have to be adaptive as a company when he tours or creates a new project, but that’s part of the game. That’s what were looking for. Also artists that don’t want lottery tickets and fame, people who want to study and expand as musicians and people.
I will say I think we are a producers’ label, we gravitate to producers for whatever reason. Just something that’s always been, even our MCs tend to produce on the side and pretty well. The best way to get our attention is to make and put out your music and run your career without us, we are in the scene and if we hear your music and see you doing it right, we’ll reach out to you. We usually build slowly with people, they will have been in our circle for some time before we sign them. Open Mike Eagle is a good example. Has-Lo had been friends with him for some time and we’d been seeing him and listening for a while. Then L’Orange was working with him on “The City Under The City” for a guest spot, and championing him privately. When I heard his verse though on “Decorated Silence” it just hit me, I had to sign him, so I reached out, we talked and things developed. L’Orange himself took a long time for us to sign. We’d seen him, listened to him, talked to him, and watched him release on Jakarta, then finally we created a project with him for Stik Figa and L’Orange just took off in my imagination and earned his spot as a top guy here.
I get literally more than 100 email submissions a week and it’s just not possible to listen anymore. I’m probably missing some good stuff but we just can’t go through it. So the best thing is just make your music, work your music publically, collaborate, and cross pollinate with new audiences and the right people will find you. It’s like women, if you’re chasing it’s all wrong. Be out there, be you, and the right people will connect.
As a listener, which are the records or the artists that excite you at the moment?
Man, I loved the soundtrack Cliff Martinez did for “The Knick”. Droog is dope. Ka is my man, incredible. I was real happy with that Joey Badass album. I of course don’t want to give away my A&R ears right now for the people I’m eyeing but yeah, so much great music. I watched a group called Quintron live in New Orleans and loved them. I really dig going to cities and just catching live music alone and fading into the background and just listening by myself.
In your opinion how´s the state of hip hop in 2015?
Hip-Hop is very strong right now, it’s opening itself up to the influences of many other genres (after decades of influencing everybody else). The beautiful part about it is the people making the music have no fear of it dying, because it’s alive as long as they make music. So if it evolves and changes and becomes a new genre that they don’t have a name for, it won’t matter, it’ll still be here, it’s legacy intact. You may have some purists crying it’s dead, or it’s gentrified, but like jazz, go to New Orleans and see, it’s very much alive. Is it as popular musically as it might have been in the mid-90s, who knows? maybe not. Maybe it’s bigger. But who cares, if you love music, it’s here, it’s nearly impossible not to find a record you love in Hip-Hop today if you’re trying. There are so many incredible records coming out every month. I’m not worried what other people love, just what shakes me to the core. Hip-hop is always going to be here, it will simply change as we all do. Blues, Rock and Roll, Jazz, Soul, Funk, Hip-hop… I can’t wait to hear and feel what’s next and the way to do that is stay listening and open minded.
Can you tell us about the releases you got in the pipeline for 2015? Any new artist is joining your roster?2015 is going to light people up. Oddisee just handed in the best record of his life, it’s sonically on another level. He is growing and growing, some people gonna be left behind because it’s not the same sound, but it’s dope. L’Orange has a new project that is like going down a dark alley, turning a corner and waking up in an alternate world. Red Pill is the big new guy this year, he’s coming on some early Atmosphere meets Bob Dylan meets Bukowski shit, folk rap hahaha. But it’s sincerely great artistically, Red Pill is a writer first and a cultural student, it really comes through in the music he makes. Of course we’ve got a couple big surprises for everybody but we can’t jump the gun on those yet. Just stay tuned and listen to it all!
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