Tappeti (glitterati) di synth, occhialini eighties, fuseaux in tessuto tecnico che sgambettano su spazi rarefatti, senza materia.
Questo è “I’m Calling You From My Dreams”, esordio solista per Matilde Davoli, già voce per con il fratello Gianluca De Rubertis per Studio Davoli e con Populous nei Girl With The Gun.
Dieci brani che ti accompagnano per viali di conifere, assetati di rugiada. Il disco alterna passaggi algidi, ovattati che strizzano l’occhio ai Beach House a salti nell’iperuranio tra dream pop e suoni sintetici, contaminazioni elettroniche che mi fanno pensare anche a Battisti.
Un percorso misto, oltre che mistico, che ti lascia sfiorare atmosfere siderali.
E poi ti riporta a casa, nel silenzio delle tue pareti, mentre scendono le notti d’estate e gli ammassi stellari si fanno galassie oniriche.
E tu sogni che potrebbero esserci risvegli migliori se in Italia tanti altri dischi suonassero come questo.
Matilde racconta traccia per traccia il suo album, subito dopo lo streaming.
#1
Questa è a mio avviso una delle tracce più oniriche dell’album.
Mi sono vista protagonista di un qualche racconto cyberpunk, camminare per le trade di una metropoli decadente con indosso un kimono super colorato, respirando atmosfere di luci al neon soffocate da riverberi lontani. Questa canzone riesce quasi a farmi perdere il contatto con la realtà.
REALIZE
Stupidi litigi tra amici… sai, quel tipo di discussioni che ti rendono furioso uno con l’altro… ma fortunatamente poi, molto spesso, queste brutte parentesi svaniscono non appena ti svegli e cominci una nuova giornata, come se fossero solo brutti sogni .
Ho scritto questo pezzo prima di partire per un viaggio in Portogallo, ma probabilmente questa è un altra storia.
TELL ME WHAT YOU SEE
Sono particolarmente affezionata a questo pezzo, ogni volta che l’ascolto mi ritorna in mente con affetto, lo stato d’animo in cui mi trovavo quando l’ho scritto.
Ricordo perfettamente che era fine maggio e avevo appena deciso di trasferirmi a Londra. Il pensiero di lasciare amici e famiglia mi spaventava a morte, devo essere sincera. Dal nulla ho avuto questo momento, una forte esigenza di sfogare tutte quelle emozioni che mi stavano quasi soffocando. Ero sola con la mia chitarra e così ho semplicemente cercato di fare chiarezza nella mia mente suonando qualche accordo.
Questa canzone è dedicata a loro.
DUST
Quando ascolto Dust, o anche solo quando penso a questa canzone, mi vengono in mente solo esplosioni di immagini potentissime, tipo, galassie fluo, pianeti sperduti nell’enorme spazio siderale, aurore boreali, ammassi stellari e assurde fantasie di viaggi spaziali. E’ un pezzo che mi fa sognare e che riesce a scatenare la mia immaginazione più estrema. La cosa assurda è che molte persone quando l’ascoltano, hanno lo stesso strambo miscuglio di sensazioni. Non so come sia potuto succedere, se è stato solo un caso o se il mio subconscio malato ha preso il sopravvento durante la scrittura di questa canzone, ma fatto sta che è successo. Certo, ad essere onesti, il testo parla di cose totalmente diverse…
I’M CALLING YOU FROM MY DREAMS
Di tutte le canzoni che ho scritto nella mia vita, questa è quella che più sento mia (certo sono tutte mie) ma questa mi rappresenta veramente tanto. Non so come spiegare, rispecchia al cento per cento la mia attitudine e il mio background musicale. E’ la perfetta miscela dei mille immaginari e suggestioni musicali che ho e che ho avuto nel corso degli anni.
Questa canzone sono io, ed è anche il motivo per cui ho deciso di titolare il disco in questo modo.
GOING DOWN
E’ quasi estate, è sera, nella stanza le finestre sono aperte, è caldo e tutto è avvolto da un pacifico silenzio. C’è un leggero senso di solitudine nell’aria, ma è quel tipo di solitudine che quasi ti consola e riesce a farti riflettere sulle cose più difficili.
SUMMER ENDING
Ovunque mi trovi nel mondo, quando arriva l’estate, io DEVO tornare a casa! Per la precisione in un piccolissimo paesino sul mare, giù in Salento.
Non esiste posto più bello per me, sono cresciuta tra quelle meravigliose scogliere e per questo ho un legame indissolubile con quel posto.
Settembre è il mese più bello, i turisti sono spariti e con loro anche tutto il frastuono dei vacanzieri abituali, fa ancora caldo… un piccolo angolo di paradiso.
STILL ROLLING
Grandi momenti di sconforto capitano a tutti nella vita, ma hey, mai lasciarsi andare!
A volte le battaglie più dure sono proprio quelle contro noi stessi.
Questo è un mio personale inno alla perseveranza.
SALVATION
Si lo so, ma hey, non giudicatemi. Sono nata negli anni 80! Cosa ci posso fare? Purtroppo fanno parte di me nonostante il rapporto di amore/odio che nutro nei confronti di questo periodo musicale.
Ah, tappeto rosso e riflettori puntati sul magico assolo di synth a 2:39 per favore.
MORNING
Un film mai girato, mai diretto e probabilmente mai veramente esistito. Morning sun, wake up!