Per il profilo di questa settimana la nostra attenzione è caduta su quella che probabilmente è la label leader nel campo dei mix CD, ed a ragione. Le serie fabric e FABRICLIVE infatti sono da quindici anni ormai le più consistenti per qualità ed originalità tra quelle ancora in circolazione, specchio in un certo senso anche della vitalità del popolare club londinese che esse rappresentano. Un mercato sicuramente in crisi quello dei CD mixati –in crisi di idee e di vendite- ma che, come ci ha spiegato Leo Belchetz -uno dei membri del team che lavora alla serie- ha ancora ragione d`essere se l´approccio e le motivazioni sono quelle giuste.
Ci racconteresti come sono nate le serie fabric and FABRICLIVE?
Tutto è cominciato quattordici anni fa, nel Novembre del 2001, molto prima che io cominciassi a lavorare per fabric! Il club era aperto da due anni ma i fondatori volevano offrire al pubblico un assaggio di quello che succedeva nel club, anche se non erano in grado di venirci personalmente. Così abbiamo dato il via alla serie per far sentire quello che i djs suonavano da noi e per dare anche ai djs la possibilità di diffondere la loro musica. Abbiamo fatto uscire un mix al mese, alternando tra la serie fabric –che rappresenta le line-ups del Sabato sera, con predominanza di house e techno- e la serie FABRICLIVE –che rappresenta invece le line-ups del Venerdi sera, con una selezione di generi più ampia e vivace che nel corso degli anni ha incluso di tutto, dalla drum & bass al dubstep, e ancora breakbeat, electro, hip hop and house. La prima uscita della serie fabric era curata da Craig Richards –un CD che ho anche acquistato al tempo- mentre la prima della serie FABRICLIVE era di James Lavelle. Entrambi i mix restano a mio parere classici senza tempo.
Come descriveresti i cambiamenti che il mercato dei CD mixati ha subito dalla vostra prima release a quelle più recenti?
Il più grande cambiamento, naturalmente, è rappresentato dal fatto che quando abbiamo iniziato il pubblico acquistava ancora la musica su CD. Con la diffusione degli mp3 anche la pirateria ha avuto un impatto significativo sulle vendite e la disponibilitá del pubblico a spendere dei soldi per la musica. La recente ascesa della musica in streaming gratuito, attraverso piattaforme come YouTube e Spotify, ed il sempre più crescente numero di djs che mette a disposizione online i propri mix via podcasts e servizi quali Soundcloud, ha ulteriormente cambiato il mercato. Da alcuni anni abbiamo messo in commercio digitalmente i nostri mixes anche se non ne ne permettiamo lo streaming online. Questo perchè siamo convinti che abbiano un valore ed una longevità maggiori del gran numero di podcasts gratuiti. Questi, a parte poche eccezioni, vengono in genere dimenticati già dopo un paio di settimane. Inoltre, noi paghiamo effettivamente le etichette la cui musica viene inclusa nei nostri mix, per cui renderli disponibili gratuitamente è fuori discussione! Nonostante la decrescita delle vendite continuiamo ad avere una consistente e leale fanbase (molti di questi, per poter ricevere tutte le nostre uscite, si iscrivono al nostro servizio fabricfirst membership service). Penso che questo dipenda dalla consistenza che la serie ha mantenuto fin dall´inizio. Abbiamo sempre mantenuto un alto livello per quello che riguarda la musica, l´artwork e la presentazione. Il nostro pubblico ama possedere i nostri CD nelle custodie di latta con le decorazioni in rilievo e per i djs è sempre un traguardo significativo quello di curare un mix per le nostre serie. Molti di loro ci dicono che entrare a far parte della serie è un sogno che si avvera! Per questo ci mettono molto impegno nel preparare i mix per la nostra serie, molto di più di quello che ci metterebbero in un mix da rendere pubblico gratuitamente online.
Ci puoi rivelare, dal punto di vista delle vendite, quali sono i mix della serie che hanno avuto piu successo fino ad oggi? Ed inoltre, quali sono quelli che per un motivo o per l´altro preferisci tra tutti?
I quattro titoli più venduti, qui elencati in ordine di uscita e non in ordine di vendita, sono: FABRICLIVE 01: James Lavelle, FABRICLIVE 08: Plump DJs, fabric 19: John Digweed e FABRICLIVE 22: Scratch Perverts.
Tutti questi CD hanno venduto un numero di copie che varia di qualche centinaio tra l´uno e l´altro. Come puoi notare, queste sono uscite che fanno parte degli inizi della serie, quando in generale le nostre vendite erano maggiori per i motivi che ho elencato prima. Sono sicuro che, molti djs tra quelli che hanno preso parte alla serie negli anni successivi, avrebbero venduto lo stesso numero di copie se fossero stati pubblicati in quel periodo.
Per quel che riguarda i miei personali favoriti, è difficile sceglierne visto che per me significano tutti molto. Ad ogni modo, quelli che nel corso degli hanno hanno avuto l´effetto maggiore su di me sono:
Mix usciti prima che io iniziassi a lavorare per fabric:
fabric 10: Doc Martin – Sono ancora convinto che questo abbia il miglior intro di tutti i mix house che ho ascoltato finora.
FABRICLIVE 36: James Murphy & Pat Mahoney – Il duo degli LCD Soundsystem con un mix disco impeccabile.
Mix che ho scoperto dopo aver cominciato la collaborazione con fabric:
fabric 11: Swayzak – una vasta selezione di musica underground con qualche sorpresa pop, un mix con un sacco di carattere.
FABRICLIVE 35: Marcus Intalex – Non ero un appassionato di drum & bass prima, ma questo mi ha aiutato ad apprezzarne le sue qualità.
I mix ai quali ho lavorato all´etichetta:
fabric 84: Mathew Jonson – Il primo della serie che è stato registrato live ad una delle nostre serate. Veramente speciale.
FABRICLIVE 59: Four Tet – Ci ha messo così tanto impegno in questo mix, è letteralmente imbevuto nello spirito del club.
Quali sono i criteri che usate per scegliere i djs che contribuiscono alla vostra serie?
Prima di tutto, devono suonare da noi regolarmente, o comunque consegutivamente lungo un certo numero di anni. Non chiediamo a dj che non hanno già un rapporto con il club di entrare a far parte della serie. Secondariamente, nel corso dell´anni cerchiamo di variare gli stili in modo da non rilasciare in quel lasso di tempo, per fare un esempio, due volumi techno o due volumi drum & bass in successione. Cerchiamo inoltre di coprire una vasta gamma di artisti, dai migliori dj del mondo a nuovi talenti in ascesa.
L´aspetto grafico delle vostre serie è sempre molto distintivo. Ci racconteresti qualcosa a proposito degli artisti e dei designers che lavorano ai vostri progetti e come li scegliete?
Per le nostre copertine usiamo l`artwork che è già stato usato per i flyers del club. Questo rende unitaria l´identità del visuale del club e della label. Per l´artwork dei nostri mix usiamo la stessa serie per tre uscite consegutive every three releases. Nei primi anni della nostra attività questo veniva fatto da Village Green. Da circa la cinquantatresima o cinquantaquattresima release ci siamo avvalsi di un designer interno al nostro team, ovvero Roberto Rosolin, che immagino troverete interessante sapere essere originario di Gorizia. Potete vedere alcuni dei suoi lavori qui. (Importante anche notare che, per fare da copertina a releases della serie fabric, in passato sono state scelte opere dell´artista goriziano Roberto Kusterle ndr.)
Ci puoi dire quali sono i programmi che la vostra label ha per il 2016?
In Novembre abbiamo raggiunto i quindici anni di attività! Comunque continueremo a rilasciare i nostri mix a scadenza mensile, come al solito. Posso dirvi che le prime uscite per il prossimo anno saranno di Jesse Rose, Eats Everything, My Nu Leng e Alan Fitzpatrick. Abbiamo altri fantastici artisti in programma per i mesi a venire ma non vi possiamo ancora rivelare niente a proposito!