Era il 23 febbraio 1996 quando Trainspotting approdava nei cinema di Regno Unito e Irlanda (nelle sale italiane sarebbe uscito soltanto in ottobre). Da allora, il film girato da Danny Boyle è diventato un cult di proporzione mondiale e una rara eccezione alla regola aurea “era meglio il libro”. Infatti, Trainspotting è riuscito non solo ad adattare splendidamente per le sale cinematografiche il capolavoro letterario dello scozzese Irvine Welsh, ma anche a racchiudere in sé tutti gli ingredienti culturali che connotavano la Gran Bretagna di metà anni Novanta, nel pieno dell’epopea sociopolitica blairiana denominata Cool Britannia che permeava musica, letteratura, costume e, appunto, cinema. Non il solito film sulla droga e nemmeno la solita retorica autocelebrativa britannica, ma uno spaccato socioculturale sul cui solco si sono posti poi il film e la serie This is England. Tra l’altro, è stato recentemente annunciato un sequel del film con lo stesso cast di vent’anni fa e che sarà ispirato al romanzo di Welsh Porno.
Oltre al fascino della trama e alla forza dei protagonisti, uno degli elementi che ha fortemente contribuito al successo di Trainspotting è la sua colonna sonora: col senno di poi è impossibile non associare alcuni brani alle scene del film (e viceversa).
Basti a pensare alla celeberrima scena iniziale con Lust for Life di Iggy Pop in sottofondo.
O ancora allo splendido finale del film, accompagnato dall’epocale Born Slippy. NUXX degli Underworld, che da semplice b-side divenne la hit più famosa del duo britannico e forse uno degli esempi musicali più fulgidi di come l’elettronica post-Second Summer of Love abbia raggiunto le grandi masse.
Della colonna sonora di Trainspotting sono stati pubblicati due dischi, nei quali sono racchiusi sia le tracce presenti nel film, sia alcuni pezzi rimasti fuori dall’edizione finale dell’opera o utilizzati dal regista come ispirazione. Escludendo i due brani precedentemente citati, abbiamo scelto di descrivervi altre 5 canzoni della soundtrack che di sicuro hanno contribuito ad aumentare il fascino della pellicola.
Primal Scream – Trainspotting
La band di Bobby Gillespie veniva dal mezzo tonfo di Give Out But Don’t Give Up, un disco che si allontanava dai fasti di Screamadelica per intraprendere invece la strada di un rock/blues ispirato ai Rolling Stones (per quanto sfido io a scrivere una hit fica come Rocks). Il brano Trainspotting è il preludio di quanto sarà contenuto in Vanishing Point, album del 1997 in cui gli scozzesi – accompagnati al basso da Mani degli Stone Roses – mostrarono nuovamente al mondo la loro incredibile capacità di unire diversi mondi sonori in un’unica, dopata proposta. Nel film, il pezzo accompagna la scena in cui Renton e Sick Boy sono al parco a chiacchierare di cinema con due fucili in mano. Dieci minuti di piglio dub, atmosfera da spy-story, suoni lisergici.
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Heaven 17 – Temptation
Probabilmente il singolo più famoso del trio di Sheffield, Temptation risuona nella scena in cui i protagonisti del film sono in discoteca. Il brano è un tipico e riuscito esempio di synth-pop anni ’80: pomposo, lascivo, a suo modo oscuro. Alla voce è ospite la cantante Carol Kenyon. Nati da una costola degli Human League, gli Heaven 17 sono ancora attivi, pur rimanendo uno dei gruppi minori del genere. Del brano in questione esiste anche una cover symphonic black metal realizzata dai Cradle Of Filth.
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New Order – Temptation
Omonima del brano precedente, ma siamo su livelli più alti. Tra i brani-simbolo dei New Order, Temptation fu il quarto singolo pubblicato dalla band formatasi dalle ceneri dei Joy Division orfani di Ian Curtis. Nel film è il pezzo che viene cantato in più scene da Diane. “Oh, you’ve got green eyes / Oh, you’ve got blue eyes / Oh, you’ve got grey eyes / And I’ve never seen anyone quite like you before / No, I’ve never met anyone quite like you before”.
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Iggy Pop – Nightclubbing
Secondo pezzo di Iggy Pop contenuto nella colonna sonora oltre all’iniziale Lust For Life (e nel secondo disco c’è anche The Passenger, non presente nel film ma d’ispirazione per Boyle), il brano è uno dei classici del frontman degli Stooges e fu pubblicato nel suo esordio da solista The Idiot. Il pezzo fu scritto e registrato a Berlino. Ad accompagnare la voce insolitamente oscura di Iggy e i racconti di una notte in giro per i club, il pianoforte suonato da David Bowie. Il loop della drum machine sarà ripreso dagli Oasis per l’inizio di Force of Nature.
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ICE MC feat. Alexia – Think About The Way
Ian Campbell è un toaster di Nottingham, originario della Jamaica e per esigenze musicali stabilitosi in Italia, dove ha lavorato con il produttore massese Robyn (all’anagrafe Roberto Zanetti). Think About The Way – presente in Trainspotting all’arrivo a Londra di Renton – è una delle tantissime hit eurodance prodotte in Italia a metà degli anni Novanta e che contribuiranno a rendere famosi in tutta Europa produttori spesso misconosciuti nello Stivale. Peculiarità: alla voce c’è Alexia. Sì, proprio l’Alexia di Dimmi Come e vincitrice di Sanremo con Per Dire Di No.