Quando si parla di musica italiana, generalmente, si tende a fare una prima distinzione basandosi sulla lingua del cantato: se si tratta dell’italiano c’è un laissez-faire piuttosto generalizzato volto ad accondiscendere anche quando ci si trova davanti a produzioni non proprio “nuove” o originali. Al contrario, se il cantato è in inglese non si può non ignorare il fatto che il terreno di paragone non è più l’Italia, ma il mondo. E quindi c’è da tener d’occhio anche il suono dei brani, il suo sapersi confrontare, senza sfigurare, con le produzioni contemporanee che arrivano da altre parti.
Distinzione che non avrebbe nemmeno senso ci fosse nel 2016, ma che è bene tenere a mente quando ci si approccia all’ascolto di un lavoro come questo EP di debutto di Yombe, duo del quale abbiamo tenuto a battesimo il primo singolo – video Vulkaan. Si tratta di un lavoro contemporaneo, perfetto biglietto da visita per un progetto curato in ogni suo dettaglio: dall’aspetto visivo a quello relativo alla produzione c’è una volontà di fare le cose per bene che lascia abbastanza stupiti, soprattutto perché riesce a non far apparire il suono dell’EP costruito a tavolino. Ogni traccia è un passo in una direzione diversa che mostra all’ascoltare le possibili future evoluzioni di Yombe che, se riuscirà a mantenere alta quest’attenzione verso la contemporaneità facendola propria attraverso un’esecuzione originale come quella ascoltabile in queste 5 tracce, promette di recuperare finalmente il gap con tutto ciò che arriva dal mondo.
PS: se nel mentre Julio Bashmore volesse fare un remix di SDIMS, ci starebbe perfettamente.
Di seguito, il track by track on streaming annesso.