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Fondata nel 1999, premiata nel 2005 da Gilles Peterson con il prestigioso titolo di Worldwide Awards Label of the Year, titolare di un catalogo discografico che vanta lavori firmati da Bonobo, Quantic, Chris Clark, Alice Russell, Hot 8 Brass Band, Zed Bias e più di recente Anchorsong, Manu Delago e tanti, tanti altri. L’etichetta Tru Thoughts è una delle più attive, eclettiche e consistenti dell’intero panorama indipendente britannico. Per questo nostro speciale in tre parti ad essa dedicato abbiamo colto l’occasione per farci raccontare dal suo co-fondatore Robert Luis qualcosa riguardo la sua entusiasmante storia. Nella seconda parte, la nostra intervista con uno dei pionieri della scena grime britannica, ovvero l’MC e produttore Flowdan, con la recente uscita del suo album “Disaster Piece” approdato nel roster TT. Nella terza parte diamo invece un occhiata alla collezione di dischi di Joe Acheson aka Hidden Orchestra, in occasione dell’uscita del suo nuovo lavoro discografico intitolato “Wingbeats”.
Innanzitutto mi piacerebbe chiederti com’è iniziata l’avventura Tru Thoughts?
Ai tempi in cui ero studente a Brighton organizzavo anche una club night. Qualche anno dopo essermi laureato decisi di fondare l’etichetta per spingere la musica che mi piaceva e che però era difficile da trovare su vinile. La label è stata messa in pieda da me ma dopo sei mesi è iniziata una partnership con Paul Jonas con cui al tempo portavo avanti una club night chiamata Phonic Hoop. Ai quei tempi tutto si basava sulla stampa di vinile e CD. Le vendite digitali non esistevano ancora.
Ci puoi rivelare, dal punto di vista delle vendite, quali sono le uscite di Tru Thoughts di maggior successo finora?
Per quello che riguarda le vendite di album veri e propri probabilmente Quantic, Alice Russell, The Bamboos, Belleruche, Nostalgia 77 e Bonobo. Oggigiorno comunque tendiamo a considerare non solo le vendite degli albums. Streamings e licenze hanno anche un grosso impatto sugli artisti.
A prescindere dal successo commerciale, se tu dovessi indicare dei dischi che hanno rappresentato dei momenti importanti per la label, in termini di importanza e prestigio, quali sono i titoli che sceglieresti?
È difficile dare una risposta per cui mi limiterò segnalarne un paio. Per cominciare, lavorare con Quantic è sempre motivo di entusiasmo. Il suo viaggio musicale è stato eccitante tanto da ascoltare quanto da vedere. Inoltre, sono molto contento di aver pubblicato il primo album di Bonobo, visto quanda strada abbia fatto poi in seguito. Lo misi sotto contratto dopo aver ascoltato i suoi demos su Mini Disc, prodotti con un Atari che si piantava e registrati su nastro a quattro piste. Sono sempre stato un fan di artisti che realizzano musica di qualità con un budget minimo o non-esistente e progrediscono da quel punto in poi. È stato bello lavorare anche con gli Hot 8 Brass Band. Il successo che la loro versione di Sexual Healing ha riscosso è una gran cosa. Al momento, lavorare con Flowdan mi sta dando grandi soddisfazioni. Visto che ho seguito il genere grime per tanto tempo è bello poter lavorare con uno dei suoi artisti… Durante gli anni ho cercato spesso di contattare gli artisti di quella scena, attraversto MySpace ad esempio, ma senza ottenere mai risposte. È veramente musica da strada ma è proprio quello il tipo di energia che amo.
Parlando di quello che riguarda il settore A&R, cosa cerchi in un artista o in un produttore quando si tratta di cercare nuovi talenti per la tua label?
Non mi piace spingere troppo pesantemente in quella direzione. Credo che il mio ruolo sia quello di mettere sotto contratto artisti che hanno le idee già ben chiare per quello che riguarda la loro visione musicale e successivamente incoraggiarli a rimanervi concentrati. Gli artisti che producono la propria musica con lo scopo di farla arrivare nelle radio o nelle pubblicità non funzionano molto bene per noi, al contrario quelli che realizzano principalmente la musica per esprimere la propria visione arrivano anche a raggiungere le radio ed a diventare colonne sonore pubblicitarie o di altro tipo. Devo essere convinto della bontà della musica e devo essere in grado di capirla, nel caso non sia del tutto convinto voglio essere almeno sicuro che gli artisti lo siano al 100%, in quel caso sono pronto a supportarli, independentemente dal mio gusto personale. Quello che devo sempre avvertire è la creatività della musica. Penso che come label, il nostro compito sia quello di supportare gli artisti per il potenziale che rappresentano, non solo per quello che è la musica che possono pubblicare nell’immediato. Recentemente è stato molto gratificante lavorare con Werkha, J Felix e Harleighblu proprio per questa ragione.
I classici demos sono ancora un buon modo per attirare la tua attenzione o preferisci andare in clubs e festivals alla ricerca di talenti?
In genere se qualcuno viene invitato a suonare ad un festival significa che intorno s’è creata già una certa hype. Preferisco ascoltare semplicemente la musica, per questo motivo un demo è la cosa migliore. Il suono di un artista dal vivo non rappresenta necessariamente quella che è la musica che viene registrata in studio. Giornalmente ricevo tantissimi demo ed ogni sforzo per cercare di far arrivare della musica alla mia attenzione viene preso in considerazione. Ricevo anche demos che non includono dati personali e informazioni riguardanti la musica proposta… solo un link di Soundcloud o Youtube, o quello per un download. Mi stupisco sempre molto di quanto pochi siano coloro che cercano di contattarmi direttamente attraverso la mia pagina web. Alcuni artisti TT sono stati messi sotto contratto perche ci hanno incalzato cercando la nostra attenzione. Tom, il manager di Manu Delago a letteralmente spinto Jonny nel nostro ufficio per costringermi ad ascoltare la sua musica. Ora Jonny si occupa personalmente del prossimo album di Manu perche è lui che ha ascoltato per primo la sua musica e poi mi ha convinto a fare lo stesso. Se Tom non fosse stato educatamente persistente probabilmente non avremmo fatto firmare a Manu quel contratto, e sarebbe stato un vero peccato. Inoltre, avendo come dj una residenza al club Sonic Switch di Brighton, posso testare la musica prima di prendere delle decisioni, e questo mi aiuta molto. Lakuta rappresenta un recente esempio di musica che ho incluso nel nostro repertorio dopo aver visto quanto bene funziona sul dancefloor.
Tu sei anche il curatore e conduttore del radio show e podcast settimanale di grande successo Tru Thoughts presents Unfold. Ci racconteresti qualcosa a proposito?
Quella è una parte della settimana che mi procura molto piacere. Di buono c’è anche il fatto che mi permette di essere sempre aggiornato su quello che succede musicalmente. Voglio essere sicuro di passare in ogni nuova tramissione la miglior musica in circolazione. Ogni settimana compro musica appositamente e contatto artisti e labels che mi piacciono. Il programma vá in onda ogni Venerdi sera a Brighton su Juice 107.2FM oltre ad essere diffuso attraverso la nostra pagina Mixcloud e via iTunes.
Mi piacerebbe sapere la tua opinione sullo stato di due generi musicali essenzialmente britannici come la drum & bass ed la grime:
La drum & bass che mi piace al momento è quella half-step… Non sono davvero sicuro di che nome abbia come sottogenere della d&b. Sono anche un grande fan della jungle. Mi piacerebbe molto poter trovare un artista jungle per il roster della Tru Thoughts. Trovo molto eccitante quello che sta succedendo con la grime al momento. Di recente ho visto il soundclash alla serata di Frisco -della crew Boy Better Know- con i djs che usavano veri dubplates su vinile e lo scambio di battute tra gli MCs è stato fantastico. Amo ascoltare vecchi soundclashes dancehall e vederne una specie di versione aggiornata a quella serata è stato davvero elettrizzante. Gli artisti di maggior successo di quella scena hanno davvero portato il mainstream ad accettare la propria musica piuttosto che il contrario, e senza diluire per questo il proprio stile.
Se paragonata con un altro grande movimento musicale come è stato il punk, credo che la grime abbia un maggior numero di brani che si possono considerare dei classici. Penso che da qui a cinque fino a quindici anni, vedremo che grandi benefici questa ondata musicale porterà all´industria musicale britannica in termini di creatività. Sono anche convinto che la grime fornirà l´ispirazione per un altro nuovo genere musicale, per una generazione che ora ha tra i dodici ed i diciannove anni. Saranno forse loro che diranno finalmente alle majors di andare a quel paese a meno che non gli venga garantito il controllo creativo su tutto quello che faranno. Un mucchio di artisti d&b e grime sono finiti col perdersi in inutili compromessi commerciali con le majors, ad eccezione di alcuni che eventualmente sono riusciti a tirarsene fuori. A proposito di questo, sono sorpreso che al momento di scrivere BBC Radio 1 non abbia ancora un programma grime settimanale.
Quello che stanno facendo Stormzy, Skepta, JME, P Money, D Double E e Bugzy Malone mi ispira molto. Il loro template dovrebbe essere di altrettanta ispirazione per artisti e labels di ogni genere.
Più in generale, come vedi la scena musicale britannica al momento -e tanto per fare due esempi di avvenimenti sociali e politici con ripercussioni sulla vita artistica della nazione- in tempi di Brexit e dopo la ben nota chiusura del club fabric?
Spero che la musica possa essere sempre una forza unificatrice. Sembra esserci una maggiore tendenza ed accettazione verso il razzismo sui media di grande tiratura dopo il Brexit. Durante gli anni 70 ed 80 nel Regno Unito, movimenti come il Rock Against Racism ed il Red Wedge hanno lavorato per dare voce ai musicisti e mostrare che tanti cittadini non vogliono che la nazione si trasformi in un posto nel quale nulla si muove e dove non ci sono stimoli.
Il Regno Unito ha un grande cultura di musica di ribellione, dal reggae alla jungle, passando per l´ acid house, la dubstep e per arrivare alla grime. Nessun governo è stato finora capace di fermare i nostri movimenti culturali giovanili.
Come ascoltatore, quali sono i dischi o gli artisti che ti piacciono di più al momento?
Swindle è probabilmente il mio produttore preferito. Il suono dei suoi synths è molto futuristico ed allo stesso tempo soulful. Produce di tutto, dalla grime al footwork fino a brani che viaggiano a 130 bpm su ritmi brasiliani. Se le etichette major non fossero cosi impegnate a fare soldi subito, lui potrebbe essere un artista di livello pari a Goldie, Portishead, Roni Size, Massive Attack o Soul II Soul, gli servirebbe solo un grande budget. Per me è un genio. Ricevo molta della sua musica in versione promo ma nonostante questo continuo a comprare i suoi dischi perche sento che è un artista che devo supportare.
P Money ha realizzato una grande traccia intitolata Stereotype, che racconta la sua esperienza di razzismo da parte della polizia. Inoltre mi piace molto Ray BLK, una cantante soul londinese che considero molto speciale. Grande voce e grandi testi. E naturalmente mi piace anche tutto quello che esce su Tru Thoughts!
Ci racconteresti cosa avete pronto per la pubblicazione per la fine del 2016 e l´inizio del 2017? Ci sono nuovi artisti che si aggiungeranno alla vostra scuderia?
Abbiamo nuovi album in arrivo per Harleighblu & Starkiller e The Seshen. Inoltre ci sono albums in arrivo per Manu Delago, Werkha e Wrongtom. Ci sono anche dei nuovi arrivi per i quali sono molto contento ma non posso dirvi ancora niente a proposito!
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