Si avvicina il caldo – ma qui a Roma se sta già ‘na crema – e UNOTRE ha pensato bene di suggerire una serie di percorsi alternativi per andare a correre e arrivare pronti alla prova costume senza annoiarsi con i soliti giri. A DLSO abbiamo preso in prestito quest’idea per realizzare un itinerario che vi permetta di toccare con mano la famigerata scena romana (per la scorsa edizione del festival Roma Brucia lo storico negozio Elvis Lives ha addirittura creato le magliette con l’hashtag).
Non si sa bene cosa sia ‘sta benedetta scena romana, o se ne esista solo una o più d’una. Ciò che è certo è che a Roma si esce, si suona, si vive, nonostante le distanze apparentemente insormontabili, l’ATAC, le peripezie dell’amministrazione e la chiusura di locali storici come il Circolo degli Artisti, il Dal Verme o l’INIT. Negli ultimi anni in particolare questo fermento si sta percependo anche fuori dal Raccordo, scacciando l’alone di autoreferenzialità su cui spesso la Capitale si adagia. Che siate fan di Calcutta o Thegiornalisti o piuttosto preferiate la black music o il garage rock, qui c’è una serie non esaustiva di posti che fanno al caso vostro (e prima o poi ne faremo una solo sul il clubbing). Una mezza maratona fattibile – e che pertanto ci è costata grandi esclusioni quali il Lanificio159 – da percorrere a passo lento o spedito, utile soprattutto per chi conosce esclusivamente il centro storico al fine di scoprire altre zone solitamente lontane dai circuiti turistici.
N.B: nessun localaro romano escluso da questa lista è stato maltrattato per la realizzazione di questo percorso.
Scegliere un punto di partenza non è stato facile, ma alla luce dell’arrivo della bella stagione abbiamo deciso di far cominciare la maratona da El Chiringuito Libre, chioschetto alle spalle della Basilica di San Paolo fuori le Mura e a pochi passi dalla Garbatella.
Punto di ritrovo degli studenti di RomaTre e di tutta Roma Sud, è il posto ideale per bere una birra ghiacchiata, scoprendo giovani talenti nelle serate estive del Giovedissimo organizzate dai maestri del divertimento anni ’90 Borghetta Stile. A fine maggio, nel parchetto antistante, va in scena il Festival Park, dove tra un concerto e l’altro potrete fare incetta di stickers e magliette. Qui Giancane è di casa.
Risalendo lungo la via Ostiense – dove hanno sede alcuni dei club migliori della città, come il Goa o il Rashomon – attraversando Testaccio e fiancheggiando le pendici dell’Aventino potrete finalmente raggiungere il Centro Storico. A pochi passi dalla Fontana di Trevi sorge il Quirinetta, locale di nascita relativamente recente che ha dimostrato come non si debba per forza andare in borgata per assistere a concerti di qualità. In attesa di spodestare il centro dai centurioni finti e dai ristoranti con i menù fotografici, qui ci abbiamo visto i BADBADNOTGOOD e Destroyer.
Ci dirigiamo quindi verso il Rione Monti (citato da I Cani in Hipsteria), noto in epoca romana con il nome di Suburra e attualmente meta ideale per lo shopping vintage e gli aperitivi baciati dal sole del tramonto. Qui ha vissuto Monicelli e qui oggi si trovano due delle tre sedi del Blackmarket, la casa di Unplugged in Monti, contesto ideale per ascoltare live internazionali in un’atmosfera intima e di qualità. Da qui sono recentemente passati Carla Dal Forno, Itasca e Steve Gunn. La serata ha anche un suo sviluppo ulteriore nelle Church Sessions alla Chiesa Evangelico-Metodista e ora anche alla Chiesa Valdese: tra i banchi solitamente dedicati alla preghiera abbiamo potuto vedere – tra gli altri – Greg Dulli degli Afghan Whigs, The Tallest Man On Earth, Ólafur Arnalds o i Sodastream. Indie liturgico.
Di buona lena ci spostiamo a San Lorenzo, il quartiere universitario par excellence della Capitale e casa di tantissimi piccoli club aperti alle musiche più disparate come il Wishlist o di realtà elettroniche ormai affermate come l’Ex Dogana. Tra i fiori all’occhiello della zona c’è sicuramente Le Mura, locale a cui fa capo anche l’etichetta Bravo Dischi e un Roma Club accanito in collaborazione con L’Ultimo Uomo. Una programmazione fittissima e spesso e volentieri internazionale, recentemente arricchita da serate come il Campionato Cantautori o Decathlon, dove potrete scovare nomi noti e meno noti della scena romana, gli stessi che potreste ritrovare anche all’immancabile evento domenicale Spaghetti Unplugged del vicino Marmo. A Spaghetti, inoltre, potete soprattutto presentare la vostra musica mediante la formula open mic.
Da San Lorenzo potete quindi aggirare il cimitero del Verano con le sue meravigliose tombe monumentali e la Stazione Tiburtina per raggiungere Portonaccio e il Monk Club. D’estate il giardino pullula di concerti da gustare stesi sulle sdraio sognando il mare al posto dei palazzi o piuttosto giocando a basket e a ping-pong, mentre nelle altre stagioni le due sale sono il punto di riferimento per i live di media grandezza – italiani e internazionali – e di festival come il Rome Psych Fest e Manifesto o l’appuntamento brit-pop annuale con Cool Britannia.
Attraverso Casal Bertone si arriva quindi al Pigneto, la borgata cara a Pasolini a cui oggi vengono perennemente accostate le parole hype e gentrification. La fortuna del quartiere è sicuramente legata ai circoli ARCI e ai club attorno al quale si è affermata la cd. scena di Roma Est (per capire bene di cosa stiamo parlando leggetevi quest’intervista a Mai Mai Mai). Se il Dal Verme ha dovuto recentemente chiudere i battenti, resistono fieramente realtà come il Fanfulla e il Trentaformiche, circoli dalla programmazione underground da fare invidia a mezza Europa per qualità e ricercatezza e dove poter ascoltare dj-set illumina(n)ti fino a tarda ora. Accanto a questi avamposti dell’alternative e della sperimentazione si affiancano altri locali come ‘na Cosetta, lo Sparwasser o ancora il Pierrot le Fou, recentemente trasferitosi qui dopo un quinquennio a Monti e dove potrete scoprire cantautori in erba come Viito o imbattervi in secret show di Gazzelle e Leo Pari.
Infine, chiudiamo in bellezza questa mezza maratona con una chicca in zona Appio Latino: La Cantina di Ousti, dove ogni mercoledì potreste beccare i musicisti delle band di Giorgio Poi, Wrongonyou, Ainé o Concerto impegnati in jam session tra jazz e black music.
Soddisfatti?
BONUS
Qualora a un certo punto ne abbiate abbastanza di musica dal vivo o dj-set, potreste far tappa al Trecesentosessantagradi di San Lorenzo, dove una domenica al mese si esibiscono alcuni tra i migliori stand-up comedian romani o di stanza nella Capitale. Non so se ridere faccia bene alla corsa, ma a ‘na certa fatevela na risata.