Le domande secche sono rivolte agli (m+a).
Ciao ragazzi, presentatevi ai nostri lettori.
Ciao siamo gli (m+a), per esteso Michele Ducci e Alessandro Degli Angioli. Alessandro ha 22 anni ed io ne ho 19. Facciamo parte di quegli studenti disperati che cercano un espediente per potere partire, lasciando per un po’ il suolo Italiano.
Come mai siete passati dal nome (ma) ad (a+m) ?
La motivazione è dovuta ad un tafferuglio con un’etichetta Americana che stava promuovendo un artista di nome “AM”. Avendo un nome composto dalle nostre iniziali, senza nessun significato particolare, abbiamo deciso di invertire le lettere evitando diplomazie e noie infinite.
Che differenza c’è tra “soundtrack” e l’ultimo disco?
La differenza principale è che per noi l’ultimo disco è il primo. Io e Alessandro ci siamo conosciuti nell’estate del 2008 e già nel Novembre successivo eravamo in studio a registrare il primo album, Soundtrack, che appunto, consideriamo una prova per testare il terreno. Per farla breve, credo che Soundtrack risenta di un certo provincialismo fatto di stereotipi e richiami a intimità macchinose ma, in generale, L’errore più grande dell’album è stato quello di tirarsi addosso la presunzione di voler fare della musica “contemporanea” senza riuscirci.
Lasciandoci alle spalle Soundtrack, arriviamo al nuovo album dove abbiamo cercato di eliminare tutto ciò che concerne “piedi nudi, nord e candele d’atmosfera” per enfatizzare un qualcosa di ironico e fraintendibile. E’ più strutturato e più completo del precedente ed ha una marcata veste pop. Un pop voluto per cercare di fare qualcosa che prima di tutto non ci annoiasse subito, un pop usato in maniera provocatoria e arrogante. Spesso chi è arrabbiato urla e fa fischi, noi abbiamo voluto farlo in un’altra maniera prendendo in giro un po tutti (noi inclusi). Un’ importante regola che abbiamo stabilito è stata quella di darci prima di tutto un tabù: evitare quello che ci veniva spontaneo fare. Agire al contrario di come faremmo di primo acchito, sia nell’utilizzo degli strumenti che nelle architetture dei pezzi. inizialmente, quando ascoltavamo l’album, lo percepivamo come estraneo a noi, anzi, lo ascoltavamo come se fosse stato il cd di un altro gruppo cosa ci piacque parecchio proprio perché creava un distacco tra noi e la nostra musica, permettendoci di poterla analizzare meglio e superarla. così ci siamo trovati di fronte a qualcosa che rispecchiava i nostri intenti, anche se a un mese dall’ uscita del nuovo album, le cose stanno già cambiando, ad una velocità pazzesca, ci stiamo già rinnegando e rivoltando per l’ennesima volta. per fare un esempio, ora come ora, ci stiamo orientando sul soul, contaminato dal jazz e accerchiato da elettronica. la cosa importante poi è sempre cercare di venirne fuori in qualche modo.
La vostra musica in tre aggettivi.
“rossa, verde, giallognola”
Punti di riferimento?
Tornando a noi, i punti di riferimento sono il nostro più forte tormento. In primis, perché si scoprono gruppi che ti fanno accorgere che l’orgoglio che avevi per i tuoi 100 metri è inutile, dato che loro ne hanno già fatti 4000. Soffriamo molto di non potere avere un panorama elettronico Italiano con il quale confrontarci, non fraintendete, è proprio un discorso di “estetica”, l’elettronica c’è, ma con dei canoni che non stanno sui nostri binari. L’Italia ha i suoi miti che si stabilizzano fino a marcire, ecco, bisognerebbe distruggere un po’,o per lo meno lasciare che “i morti” riposino in pace e se le cose valgono realmente, restino in piedi(sembra una teoria sulla “selezione naturale” e in effetti lo è) .
Progetti per il futuro prossimo?
Di progetti per il futuro ce ne sono sempre troppi che poi vanno in fumo quindi ne teniamo uno, come sopracitato, partire, che non è fuga, ma desiderio d’incontrare mentalità musicali diverse dalla nostra e, prima ancora, starcene un po’ sereni! poi si vedrà, intanto suoniamo e se le cose non vanno come avremmo voluto si farà altro
Abbiamo finito, salutate i lettori nella vostra lingua preferita e consigliateci un brano.
Vi saluto in arabo o in qualcosa di similare, dato l’affiancamento tra noi e la musica nordica, che un po’ ci ha stufato, per cui: marhaban!
Il brano che consigliamo è “Animals” di Bath
e grazie per lo spazio.”