Ci piacciono le cose belle e cosa c’è di più bello di un Pop Fest? Un Pop Fest in una bella città. E cosa c’è di meglio di un Pop Fest in una bella città? Il Roma Pop Fest. Ce ne parla la bella Nur.
1. Ciao Nur, ci aiuti a capire cos’è il Roma Pop Fest?
Il Romapopfest è un festival di musica pop che si tiene ogni anno a Roma. Dato che molte città europee e internazionali come Londra, New York, Madrid o San Francisco ne hanno uno, e visto che siamo delle grandi amanti di musica pop, l’anno scorso abbiamo pensato bene di creare un’edizione italiana nella capitale. Di solito ci sono un sacco di band italiane e straniere che suonano per due o tre serate, bella gente che balla beve e sorride, e noi – le ragazze di Frigopop – a tenere su tutta a baracca.
2. Quando e dove si svolgerà?
L’edizione di quest’anno si svolgerà il 18 e il 19 Marzo 2011 (un venerdì e un sabato preceduto dal 17, giorno della nuova festa dell’unità nazionale: non avete scuse per non fare un weekend romano!). I luoghi deputati sono ben due: il Mads e Le Mura, due club sulle mura antiche di S.Lorenzo divisi solo da 3 metri di strada. Insomma, due palchi in due locali diversi, l’uno davanti l’altro, così avete pure la scusa per la pausa sigaretta.
3. L’anno scorso la line up era di tutto rispetto, ma quest’anno vi siete superati. Fino ad ora sono stati rivelati pochi nomi (NON VOGLIO CHE CLARA, COLAPESCE, YOUNG WRISTS, ALLO DARLIN’, I DEMONI, I QUARTIERI), ma questi, da soli, valgono una trasferta a Roma. Ce ne sveli altri?
Abbiamo già annunciato anche Marcello e il mio amico Tommaso, una nuova promessa romana: chitarra, violoncello e batteria, un pop essenziale e romanticissimo. In anteprima posso svelare un’altra band che siamo più che onorate di ospitare sul nostro palco: i Virginiana Miller. Oltre che ad essere tra le nostre band preferite di sempre, il loro concerto acustico sarà una figata anche perché presenteranno, con l’aiuto dell’autore Andrea Raspanti e John Vignola di Radio Due, il nuovo libro sui vent’anni della loro carriera.Abbiamo ancora un paio di assi nella manica, ma per ora li teniamo segreti, almeno per qualche giorno :)
4. Quali sono gli ostacoli che avete incontrato durante la messa a punto del RPF?
L’ostacolo più grande direi che è stato il trovare un luogo adatto per il nostro festival. A Roma la situazione-locali non è di certo malvagia ma diciamo che, per una ragione o per un’altra, non abbiamo trovato niente che facesse al caso nostro. Così, abbiamo dovuto “inventare” una nuova venue, ovvero unire due locali piccoli ma vicini tra loro. In fondo è una soluzione che molti altri festival adottano (sia il London Pop Fest che il Primavera Club per esempio si svolgono in più venue piccole, piuttosto che in una grande) e spero che sia divertente anche per chi verrà all’evento.
Per il resto, gli ostacoli sono gli stessi di tanta altra gente che si impegna con passione per creare nuove realtà, senza farlo di mestiere e senza guadagnarci: poco tempo, poca esperienza da sfruttare al meglio, pochi soldi. Con in più l’aggravante che siamo tutte ragazze più o meno ventenni, e non è sempre semplice essere prese sul serio.
5. Cosa diresti a chi sta leggendo quest’intervista per invogliarlo ad essere presente?
Che è il primo festival del genere in Italia, che ascolterà un sacco di bellissima musica con un sacco di bellissima gente, che pagherà poco (solo 8 euro!), c’è il biliardino, ci sono dei divanetti e dei cocktail tra i migliori di Roma – e c’è Roma, una città che vale la pena visitare a prescindere da qualsiasi festival perché è uno spettacolo di per sé.
6. Se qualche volenteroso vuole aiutarvi, in che modo può mettersi in contatto con voi?
Scrivere a frigopop@gmail.com. Abbiamo una montagna di cose da fare….!
7. Chi dobbiamo ringraziare per quella che sarà una meravigliosa due giorni di musica? Vogliamo i nomi! :)
Dietro il festival c’è Frigopop, un collettivo di ragazze che organizzano concerti, mettono i dischi in giro e scrivono su un sito (frigopop.com) per consigliare buona musica, from cameretta to cameretta. Dietro il frigo c’è Simona, Emanuela, Priscilla e Tiziana (e io, Nur), più un sacco di gente “satellite” che ci aiuta e ci dà una mano quando può (e che ringraziamo per questo).
8. Abbiamo finito, saluta i lettori nella tua lingua preferita e consigliaci un brano.
maa salama ya shabaaab!(che in arabo vuol dire più o meno: ciao a tutti régaz)