Lunedì vi abbiamo fatto ascoltare Flying Scud con l’aggiunta del testo e vi abbiamo raccontato, attraverso le parole di Olimpia Zagnoli, com’è nata l’idea dell’artwork di Four-Legged Fortune, ultimo disco dei Green Like July. E’ il caso di spendere qualche altra parola sul disco ora.
May this winter freeze my heart entrò di prepotenza nella mia mente e mi fece conoscere i Green Like July. Da allora, era il 2005, ho sempre aspettato un secondo atto, una continuazione di quello splendido lavoro.
Arriviamo al 2011 e i tre dalla provincia di Alessandria, Andrea (voce e chitarra), Nicola (basso) e Paolo (batteria) ritornano con Four-Legged Fortune per Ghost Records.
Una chitarra acustica, un basso ed una batteria per creare la loro musica che potrebbe ricordarvi l’indie-pop dei Belle and Sebastian, ma che ha dei caratteri di originalità che emergono sin dal primo ascolto.
In Four-Legged Fortune i Green Like July si presentano del tutto rinnovati e perfettamente coerenti in
uno stile, quello del pop misto al rock ed al folk, dove è facile apparire scontati e “già sentiti”. Non è questo il caso però, l’originalità dell’album si sente già dalle prime tracce e c’è qui la bravura della band nel rendere le canzoni sin dagli arrangiamenti, forti ed orecchiabili, ma allo stesso tempo, mai scontate.
Un album che si sposa perfettamente con la stagione che sta per iniziare, un album da avere e da ascoltare in repeat.
Tracklist:
- Flying Scud
- No Light Will Shine On Me
- Jackson
- Was It Worth After All
- A Better Man
- Hardly Thelma
- Nothing Is Forever
- A Perfect Match
- St. John Of The Cross