Jean Regnaud ha scritto una storia autobografica, piccola e molto commuovente ed Emile Bravo l’ha illustrata magnificamente.
Questa, in essenza, è Mia mamma è in America, ha conosciuto Bufalo Bill, una graphic novel pubblicata originariamente da Gallimard, in Francia, vincitrice del premio Essentiel al Festival di Angouleme del 2008 e oggi proposta al pubblico italiano da BAO Publishing.
La storia è quella di Jean, un bambino che vive col fratellino più piccolo, un padre piuttosto assente e disinteressato, una babysitter fulltime che cucina ottimi dolci. Jean però ha un problema: non ha idea di dove si trovi la sua mamma. A scuola la maestra domanda dei genitori (tutti e due) gettandolo nel panico e fuori le cose non vanno meglio nonostante le cartoline della mamma che la sua vicina di casa, adolescente che ama farsi pettinare i capelli in cambio di qualche ora di gioco, gli recapita. Le cartoline arrivano da tutto il mondo: Italia, America, Australia ma Jean non ha pace perchè lui della sua mamma non ha ricordi.
Scandito da colori che si alternano a definire i capitoli, quella di Regnaud e Bravo è una storia piccola e perfetta, a tratti inaspettatamente ironica anche vista la materia malinconica trattata. Una fiaba dolceamara sull’infanzia, sulla famiglia, su Babbo Natale, sulla fiducia e sulla scoperta. Se siete appassionati di fumetto e graphic novels non potete lasciarvi sfuggire questa pubblicazione e il discorso vale anche se come me, in questo genere di letture, siete quasi novellini.
Giulia Cavaliere