Convivere sotto lo stesso tetto non è mai stato semplice e l’amalgama tra i nostrani Panda Kid e gli irlandesi No Monster Club nello split cucinato e impiattato dalla Miacameretta Records, dimostra che la musica è in grado di rammendare le sdruciture geografiche che separano una penisola e un’isola. Lavoro di pregevole fattura quello che si cela dietro le quinte di Panda Kid Meet No Monster Club, con i vicentini concentrati sulle sonorità garage più ruvide con la grancassa della batteria ultra-compressa che crepita nelle cuffie producendo un suono così affascinante che viene il dubbio che non sia un synth o una drum machine (che cazzo di figura che ci faccio). Davanti le chitarre riverberate -suonate con un guanto di ferro- e dietro una voce melodica ad azzeccare i motivi più eterei e sognanti, un limone da mangiare con lo zucchero (su tutte A Long Long Summer). Poi c’è il trio di dubliners (lovely lovely Kill All Creeps, sissignore)che offre invece un pop maleducato molto Sixties che, chiudendo gli occhi, te li vedi ad esibirsi in piccole stanze condominiali gremite di bulletti e dalle annoiate ex creste della vecchia guardia (dove dieci persone sembrano occupare lo spazio di novanta). No Monster Club e Panda Kid sembrano la naturale evoluzione tra i primi nei secondi, come tra il battito di piedi nel ballo smodato.