Tu-ts-tà Tu-ts-tà!
Whoo Whooooo!
Tiritiripà Tiritiripà!
Perché a conti fatti suona così Hooray, l’ultimo album dei pugliesi Spread Your Legs, un astuccio con dentro tutte le cose necessarie per scrivere i dettami del pop su una cartolina indirizzata a Glasgow (o Liverpool).
Chez Ferdinand (o chez Wombats). Sound smacchiato, lustrato e decisamente piallato quello contenuto nelle dieci tracce del disco. E io, che non conto un cazzo, dico che un atteggiamento molto più bassa fedeltà lo avrebbe arricchito e fatto rendere il doppio. Chitarre gaie e di buon umore, batterie danzanti ed essenziali, voci, vocine e cori briosi, sonorità raggianti da primavera che si trasforma in estate, melodie semplici e fin troppo educate. Un album troppo educato, questo è il punto (e forse il neo). Mi immagino una scolaresca in gita che canta i ritornelli di Hooray, anche se i cori contro l’autista vanno sempre per la maggiore.