Una delle cose più significative nell’approccio a un nuovo album è il primo minuto e mezzo del primo pezzo, le prime note hanno un’importanza fondamentale. Non è chiaramente un assoluto metro di giudizio, ma se di un disco ti piace il primo minuto, se le prime note dell’album ti fanno intuire che stai per ascoltare un gran lavoro, allora quello stesso album ti piacerà un sacco, e ti piacerà tutto.
Al mio cuore disilluso e inacidito accade sempre più di rado, ma con “Ruins” dei Talkdemonic è successo: è stata la prima track, “Slumber Verses”, a farmi rendere conto che avrei ascoltato un disco più che semplicemente piacevole.
E’ proprio dalle prime note, infatti, che si intuisce quale sarà l’impronta dell’ultima fatica del duo di Portland: la viola di Lisa Molinaro unita al Rock malinconico, fatto di chitarre distorte, di Kevin O’Connor. Di lyrics non ce ne sono, ma non se ne sente la mancanza, è come se fossero gli archi a cantare. Vi è un alternanza di pieni e vuoti, silenzi seguiti da caos, capaci di “muovervi alle lacrime o farvi muovere il culo”, per stessa ammissione della band.
E se non vi fidate di me, fidatevi del fatto che hanno aperto i live di parecchi artistoni, tra cui Explosion In The Sky, M83 e prossimamente, nel Ruins tour, Flaming Lips.
L’album è uscito il 4 ottobre, fatevi un regalo e andatevelo ad ascoltare.