Ma voi conoscete i Future Islands? No? Ah ok.
Band del Maryland, nata dalle ceneri dei gloriosi Art Lord & the Self-Portraits (chi??), gruppo messo su durante l’università. Poi, la formazione si restringe ai tre componenti attuali; un EP autoprodotto; primo disco con etichetta inglese Upset the Rhythm, e nel 2009 firma con la Thrill Jockey che produce il secondo, e questo terzo disco.
Seguo questo gruppo da un anno circa, li abbiamo scoperti con un pezzo favoloso “In the Fall” nella versione con K.Ford presente nell’EP omonimo del 2010 (brano che trovate linkato sotto).
On The Water non è un album semplice, diciamolo subito, necessita di più 2/3 ascolti per essere apprezzato adeguatamente. I tempi utilizzati sono quasi tutti attorno o sotto i 100bpm, i testi sono l’emblema del romanticismo, meditazione e delle frasi ad effetto; ad ogni modo “Do you believe in love? Hold your tongue” o “I would have buried you deep in my heart” è la frase che ognuno di noi avrebbe voluto dire alla propria donna in quegli attimi, magari prima del bacio (o anche quando parla troppo e ci serve una scappatoia: “Credi nell’amore? E allora lo vedi che la cosa è reciproca”)
Nelle canzoni si nota subito l’importanza che il gruppo di Baltimora dedica ai synth (accostati agli strumenti autentici) e soprattutto ai drum synths, che scandiscono il tempo in maniera nitida e precisa e che, con un retrogusto leggermente anni 80, sono una delle cose che colpiscono del loro sound; difatti, al contrario di ciò che si potrebbe dedurre, non sono freddi, accompagnano i concetti dei testi, agevolando il senso di riflessione e di introspezione delle strofe, un po’ come ci accompagna il ritmo cardiaco.
Come se non bastasse, la voce del cantante Samuel Herring, è uno dei migliori pregi dei Future Islands. In alcuni brani è semplicemente indispensabile e sarebbe inimmaginabile sentirli cantati da altri, ve ne accorgerete man mano durante l’ascolto.
Balance e Before the Bridge, esplicano tout court di cosa stiamo parlando. Un’album gradevole che si apre e si chiude con il rumore dell’oceano, che non puo essere tralasciato in questa conclusione d’anno. Non sono canzoni apri e gusta e alcune sono fin troppo alternative, ma perchè deve essere tutto semplice e immediato?
On The Water è disponibile sul sito della label e su iTunes dall’11 ottobre. Please Listen Contemporary Music.
(mp3) Future Islands – In The Fall (2010)
(mp3) Future Islands – Balance