Tra la poesia e la chimica si innesta un processo no(n)rock, detto così perché sembra rock ma in realtà non lo è, generato dall’arte dei Valery Larbaud. Il Terzo Principio della Dinamica è il titolo del disco d’esordio dei VL, uscito per l’etichetta discografica Grey Bunny Records. Ed il titolo dice tutto!
Figli del rock italiano, con tanta voglia di “urlare” la loro. Alle chitarre elettrificate si aggiunge il piano che rende più intimistico il concetto di rock – music. L’importante è il pezzo che mostra, più di tutti, le capacità artistiche della band (e fossi in loro mi muoverei verso questa strada): meno virtuosismi ed i testi delle canzoni saltano in primo piano, per potere essere ascoltate senza che il suono copra la parola. In chiusura, con Vic, Il Terzo Principio della Dinamica sembra assumere le sembianze di un disco da camera (moderno), molto interessante nel sound, questa volta, che mostra la giusta armonia melodica e il corretto equilibrio tra suono e parola. Un disco complesso e per certi versi confusionario. Piccolo appunto: i testi, che purtroppo, spesso, passano in secondo piano quando meriterebbero, invece, di essere ascoltati con più “serenità” (I coriandoli per martedì è un pezzo che, come qualche altro, merita un attento ascolto, ad esempio).
Se ne stiamo parlando è perché riteniamo giusto farlo e perché vogliamo capire qualcosa in più circa i Valery Larbaud. Vi terremo d’occhio!