Poche storie: gli Amycanbe sono uno dei migliori esempi di pop-band italiana da esportazione, come confermato dai numerosi tour europei che hanno alle spalle (e anche davanti a loro). Che siano anche dei gran musicisti ve lo posso testimoniare per esperienza diretta (e indiretta, se penso ai commenti che ho sentito): meno di un anno fa con Fusoradio contribuimmo ad organizzare una loro splendida esibizione romana.
Negli scorsi giorni è uscito Mountain whales, il loro nuovo album.
Che arriva a circa 5 mesi di distanza da The world is round (e a 3 anni dal bellissimo Being a grown-up shure is complicated), un EP che personalmente ho consumato, e di cui ancora un mese fa qui su DLSO vi proponevamo un brano in download.
Noi di DLSO abbiamo chiesto a Mattia Mercuriali (bassista, chitarrista, ma come vedremo anche altro…) di fare da portavoce della band, e raccontarci il disco traccia per traccia. Lui ha accettato, si è messo le cuffie, ha riascoltato tutti i brani e ha trascritto ricordi e pensieri. Questo è il risultato:
1. My love
Si parte con un parto abbastanza difficile… che per fortuna ha dato i “natali” a un bambino che al momento apre tutti i nostri concerti.. nato come un pezzo totalmente diverso, per diventare.. una volta quasi ultimato, tutt’altro… mi piacerebbe prima o poi far conoscere anche la prima versione, a me piaceva.
Credo sia l’unico pezzo registrato in presa diretta con poche sovraincisioni.. ci tengo a precisare che la traccia ritmica non è una drum machine..ma un loop creato con dei synth… roba da nerd insomma…
2. Truth Be Told
Qui si deve dare a Cesare quel che è di Cesare… una grossa idea e intuizione sono di Matta (produttore e ingegnere del suono assieme ad Aldredo Gentili, ndr) … che ha trasformato un pezzo interessante nella canzone che forse si distacca più da tutte le altre.. e oltretutto mi ha procurato un bellissimo Music Man da suonare…
3. What If
Una canzone che ci ha dato particolari soddisfazioni e grattacapi in fase di registrazione… l’intro è stata rivista diverse volte… il risultato finale ha, secondo me, dei suoni molto belli e avvolgenti… non posso negare che pensavo agli Air e ai pink Floyd mentre la suonavo.. (sacrilegio!!!)
4. Ask Me
Un pezzo che, come raramente succede, nasce e finisce sul disco senza troppi “intoppi di percorso” o ripensamenti…
forse anche uno dei pochi pezzi che non viene riarrangiato dal vivo..
5. Buffalos
Qui la fase compositiva è stata davvero divertente… programmando e riprogrammando le batterie elettroniche, poi risuonandole con batterie vere, rovesciando tagliando e cucendo.. un po’ come un cuoco alle prime armi che cerca di fare il suo pasticcio di maccheroni perfetto… c’è da dire che la aggiunta di “spezie” in fase di mixaggio ha dato quel “tocco in più” al sapore..
6. Your Universe
Questo è una delle canzoni che, durante i concerti, non vedo l’ora di suonare… oltretutto suonare il basso qui mi ha dato tantissimo “gusto”… mi piacciono particolarmente le doppie voci, che nei nostri pezzi non sono così usuali.. e il solo finale di chitarra.
7. Andy Shoes
Un pezzo nato in sala prove, arrangiato lì per lì…da tutta la band… il testo è uno dei miei preferiti.
Un approccio molto simile a quello di Ask me.
8. Different
Finalmente un (bel) po’ di chitarre!!! Quando mi si dice dalla regia “schiaccia pur dei pedalini” io non mi tiro mai indietro…
Una cosa curiosa è la parte di basso, siccome non sapevamo più cosa inventare..durante le registrazioni mi son rinchiuso in una stanza con un portatile e Ableton Live, da lì son partito a smontare e rimontare il basso sulle tracce esistenti, quando l’ho fatto sentire algi altri..il produttore ha apprezzato molto …e ha detto “buona, la teniamo così come l’hai registrata..senza risuonarla..” ..poi non ricordo per quale assurdo motivo l’ho dovuta invece risuonare (e reimparare) tutta ..grrr! non sempre (per fortuna) la tecnologia non salva dal lavoro manuale..
9. Wake Me Up
Una delle cose più divertenti di questa canzone è sentire il “mash-up” che fa Marco mentre ci canta sopra Imagine di John Lennon…
Credo sia il pezzo più antico che è finito su questo album..
10. Please
Mi fanno impazzire i “delfini” …e poi..lo so che non dovrei dirlo, ma secondo me il finale è da brividini nella schiena..
11. One Eye Two Eyes A Mouth
Altra idea che è rimasta in cantiere per mesi e mesi..prima che le trovassimo un senso… Marco l’aveva registrata in casa sua e me la mandò via mail perché io ci suonassi sopra un synth.. da lì non è mai cambiata… finchè Francesca con la melodia della voce (nata una notte di insonnia durante le registrazioni in teatro) l’ha resa una canzone vera e propra.. ho sempre pensato che sarebbe stata una chiusura perfetta per il disco.
Grazie alla disponibilità degli Amycanbe, vi posso lasciare anche un piccolo promemoria. Queste sono Truth be told (il singolo, se così vogliamo chiamarlo) e Your Universe (la mia preferita):
Truth Be Told by NuvoleElettriche
Amycanbe – Your Universe by indiepatico
A questo link invece trovate lo streaming integrale del disco.
Vi consiglio di iscrivervi alla pagina Facebook della band, per essere aggiornati sul tour, partito proprio in questi giorni, e su tutte le novità che li riguardano.
E di segnarvi anche il blog degli Amycanbe, sempre aggiornato.