I The HORRORS – band inglese composta da Faris Badwan (voce, e da poco impegnato anche nel progetto Cat’s Eyes), Tom Furse (bass), Joshua Third (guitar), Rhys Webb (organ) e Coffin Joe (drums) – hanno pubblicato il nuovo album ‘Skying’ a luglio. Mercoledì scorso erano nella capitale e noi avevamo un inviato pronto a dirvi com’è andata.
– di Daniele Blasi
Questo mercoledì a Roma c’è stato il concerto degli Horrors.
Una volta arrivati all’ Alpheus che ricorda un’ex discoteca da paninari di fine anni 70’, ho subito pensato che non fosse la location più adatta al live.
A peggiorare la situazione, già dalle prime note di ‘changing the rain’, una pessima acustica: sarà colpa del fonico del locale (e chissà se ne hanno uno) o di quello della band, ma la voce di Faris non si è praticamente sentita se non dopo mezz’ora l’inizio del concerto. Certo, non sarà sicuramente facile la resa live di tanto delay, ma un minimo di attenzione in più non guasterebbe per una band che è arrivata ormai al terzo cd.
Faris Badwan e soci suonano, seppur in maniera impeccabile, con poca emozione e sono poco generosi con i fan di vecchia data: sceglieranno, infatti, di non mettere in scaletta neanche uno dei dodici brani di Strange House, album d’esordio che li portò alla ribalta nel “lontano” 2007.
Pochi fans e molti “turisti della democrazia” e il concerto non si accende, la band britannica suona un’oretta scarsa prima di abbandonare il palco, lasciandoci con l’amaro in bocca.