Brown proviene dalla Carnia, una regione sperduta alle falde delle prealpi friulane.
1) Ciao Mattia, presentati ai nostri lettori.
Ciao a tutti, mi chiamo Mattia, ho appena finito di fare colazione e fuori c’è una splendida giornata.
2) Immagina di star parlando con dei bambini, come ci descriveresti la tua musica per lasciarcela immaginare ?
Direi una cosa falsa, come “se non ascolti la mia musica viene un mostro e ti porta via”, solo per farvela ascoltare e poi lasciarvi immaginare in pace.
3) Quali sono state le principali influenze artistiche nel tuo percorso di musicista ?
Le sculture di mio nonno, i quadri degli impressionisti che mi faceva copiare da bambino (dandomi voti eccessivamente alti, sapete, i nonni…). Molta arte friulana degli anni sessanta che andava e veniva nella galleria di mia nonna.
4) Il tuo disco Landscapes è uscito per un’etichetta campana, la Red Birds. Raccontaci com’è andata.
Paolo, responsabile dell’etichetta, ascoltò delle tracce in rete e mi propose di fare il disco. Io dissi di sì e iniziammo a lavorare. Paolo pensò che sarebbe stato bello coinvolgere Fabio, un violoncellista. Me lo presentò, ma via internet perché Fabio abitava e abita tuttora a 866 km da me. Iniziammo così una lunga corrispondenza musicale in cui ci scambiammo provini, idee e arrangiamenti. Le sue parti mi piacevano così tanto che spesso non sapevo cosa dire e non gli rispondevo. Poi io e Paolo andammo nella sua casa a Mercatale, in Toscana, a fare un po’ di ordine. Intendo nelle canzoni, non in casa. Dopo tre settimane, nacque Landscapes.
5) Quando l’ho ascoltato, il primo paragone che mi è venuto in mente è stato quello con i Kings of Convenience e leggendo diverse recensioni che ti riguardano ho notato che è un accostamento che ti hanno affibbiato spesso. Lo vivi come un onore o come un limite ?
Sono nato e cresciuto in una regione dell’Italia che credo abbia molto in comune con la Norvegia. Fa freddo per buona parte dell’anno, e per scaldarmi un po’ mi sono spesso avvicinato agli accordi di Joao Gilberto e Caetano Veloso. I Kings of Convenience mi piacciono molto, sono proprio bravi. Ho conosciuto di recente Erlend ad una serata, davvero un mattacchione.
6) A partire da questo fine novembre ti vedremo coinvolto in un bel tour nel sud Italia durante il quale proporrai i pezzi di Landscapes. Nel meridione, cantautori di nicchia come te raramente trovano spazio, come mai la scelta di iniziare proprio da lì ? Perchè un tour a due anni dall’uscita del disco ?
Inizio dalla seconda. Dopo l’uscita di Landscapes ho suonato molto, o almeno così mi è parso. Mi sono detto che avevo bisogno di un momento di pausa e di riflessione, così, come dicono i musicisti affermati. Non era vero, quando suono sto bene, molto bene, quindi se potessi non smetterei mai. Paolo, non quello dell’etichetta, mi chiese se mi andava di partecipare alla sua rassegna itinerante “Rocketta Light” con una serie di concerti al Sud Italia. Dissi “Perchè no?”. Credo di aver risposto anche alla prima ora, o forse no?
7) Le tue canzoni sono paesaggi un pò autunnali, col marrone in mezzo e le foglie che cadono dagli alberi. Seguiranno le altre stagioni ?
Personalmente tornerei all’autunno del 1991 e ci rimarrei. Però credo non sia possibile, quindi sono costretto a dire sì, seguiranno le altre stagioni.
8) Abbiamo finito, saluta i lettori nella lingua che preferisci e consigliaci un brano.
In questo momento “Ventura highway” degli America. Ah ma un brano mio? Allora “Just to let you know”.
Mandi frùts.
martedì 29 novembre: Da Oreste, Santarcangelo di R.
mercoledì 30 novembre: Big Star, Roma
mercoledì 30 novembre: Venerdì 2 dicembre: BUZZ, Siracusa
sabato 3 dicembre: MUDDY WATERS, San Cataldo (CL)
domenica 4 dicembre: LA CHIAVE, Catania
martedì 6 dicembre: TBA, Reggio Calabria TBC
mercoledì 7 dicembre: CUBOLUMIERE, Catanzaro Lido
giovedì 8 dicembre: LA FACTORY, San Pietro Vernotico (BR)
Venerdì 9 dicembre: MOLLY MALONE, Lecce
domenica 11 dicembre: BREVEVITA, Centobuchi (AP)
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