– di Stefania Giordano
“C’È STATO UN PARTY” con i Sakee Sed.
“Il proliferare di serate dal nome sempre più bello e accattivante ci ha portato a pensare alle origini.
Noi volevamo solo fare un concerto di musica rock suonata da gruppi emergenti.
E questa non è una notizia, tantomeno una novità. Quindi non merita un flyer, tantomeno una grafica.”
Questo è quello che Davide Caucci ha scritto sull’ultimo flyer de “La tua fottuta musica alternativa”. Su questa serata è stato detto di tutto, che ha il nome più brutto della storia, che ci vanno solo i nerd, che nei cocktail c’è la droga, che le ragazze che vanno lì vengono molestate, e altre mille nefandezze.
La verità è un’altra, ovvero che, almeno una volta al mese, alla LTFMA ti senti sempre a casa. Tutti ti salutano anche se nessuno sa chi sei, 5 gruppi si alternano sui 2 palchi quindi per la legge della probabilità almeno uno ti piacerà per forza, il biglietto costa 5 euro “un euro a gruppo, come al mercato” e cosi torni a casa con la piccola soddisfazione di non aver dilapidato l’intera paghetta.
Lo scorso 2 dicembre, eccezionalmente di venerdì, il Circolo degli Artisti ha ospitato per LTFMA: Diodato, Esercizi base per le cinque dita, Das hand in the middle, Marcello e il mio amico Tommaso e dal profondo nord, i Sakee Sed.
I Sakee Sed sono Marco, voce, chitarra e tastiere, e Gianfu, batteria, ed è’ proprio con loro che sono andata a scambiare quattro chiacchiere dopo il soundcheck pomeridiano, tra il furto di una lattina di birra e l’attesa per le pizze (quante coccole!!).
-Allora ragazzi, venite da Bergamo. Come siete arrivati fin qui e cosa avete ascoltato durante il viaggio?
M. siamo arrivati nel primo pomeriggio in furgone, uno sbattimento.. Abbiam messo lo shuffle e gli ipod sono andati da soli, comunque tanti Radiohead , gli Zeppelin e tutto il cantautorato americano anni 50.
Siete reduci da un tour lungo e fortunato, siete stati inseriti nel dvd “Un giorno del tutto differente” (“WOW” deluxe edition, Verdena), state per chiudervi ancora in studio per il nuovo album. Raccontatemi qualcosa di divertente che vi è successo in viaggio, durante questo anno lunghissimo.
M. è vero, è successo tutto così in fretta..apparire nel dvd del live “Ferrara sotto le stelle” è ovviamente una figata, e per quanto riguarda il nuovo album abbiamo già un mucchio di idee. Per quanto riguarda il tour..beh è stato abbastanza delirante..poi noi beviamo un sacco! Ti dico solo che una mattina ci siamo risvegliati sotto un albero con il naso spellato senza aver idea del perchè.
G. ride
Cosa mi dite delle ragazze?
G. continua a ridere
M. beh ragazze ne abbiamo conosciute tante..le ragazze sono tutte belle!!
G. ride ancora…ride sempre!!
Che rapporto c’è tra voi due? Come nascono i brani? Fateci ficcanasare a casa Sakee Sed
G. ci conosciamo da tantissimo, avevamo appena 15 anni io e 17 lui..eravamo alle superiori.
M. ne parlavamo proprio oggi sul furgone..
G. vero, è una vita..la prima volta che l’ho visto lui era grosso il triplo.
M. per i brani ci sono giorni in cui siamo straproduttivi, altri in cui cazzeggiamo e basta, adesso per fortuna abbiamo uno studio dove ci chiudiamo e ognuno butta giù qualcosa, ci si fuma una canna..è tutto molto corale, di gruppo. Stasera con noi ci sarà la bassista dei Love In Elevator, mentre il chitarrista è la prima volta che suona live, abbiam fatto due prove e ce lo siam caricato in furgone.
Ma ce l’avrete anche voi una famiglia quando scendete dal furgone..Qual è stata la reazione dei vostri genitori ascoltando i vostri lavori? Ci vengono ai concerti?
M. beh suo padre si, tantissimo..è denominato “il producer”!!
G. vero ahahah..strano che non sia qui anche stasera, ma non è detto che non sbuchi da un cespuglio! E’ contento, ma fino a un certo punto..però è curioso, quando facciamo live in zona cerca sempre di esserci.
M. dai, una volta si è fatto 200 km solo per vederci!! ti ricordi quando voleva venire in tour con noi?? porca miseria, sei giorni di fila, era li pronto col trolley e tutto quanto,e noi “no Gianni, ci dispiace ma non puoi venire, non c’è posto sai..!” e lui preso malissimo!
G. ride fortissimo
Ma voi con la musica riuscite a viverci?
G. assolutamente no!
M. no, no davvero..facciamo altre cose, di mestiere ci arrampichiamo sugli specchi. (ride)
no dai, sono due anni che tutta la nostra passione è convogliata sulla musica, sai che vai a perderci ma lo fai perchè ci credi.
Le vostre camerette da piccoli: poster, dischi, disegni…?
M. Pink Floyd e Kurt Cobain, soprattutto per colpa di mio fratello..
G. Radiohead, tanto!!!
Come band emergente, cosa vi spaventa di più?
M. a volte son io stesso che mi spavento da solo..mi spavento per me stesso, per la condizione psicologica in cui mi trovo in quel giorno, mi chiedo se ce la farò a ripartire anche quella mattina, organizzare la mia vita, rilanciarmi ma anche ritrovarmi, non è sempre semplice . Quando ti affacci sul mondo esterno ed è qualcun altro a farti notare quello che sta succedendo, allora percepisci la realtà, esci dal tuo mondo e ti chiedi “sarà la strada giusta?”. Però ci sei già dentro, e allora la risposta è sempre si.
Avete qualche abitudine o qualche gesto scaramantico prima di cominciare a suonare?
G. io una cannetta, ma non so se puoi scriverlo!
M. beh si, e se non la sta girando lui la giro io!!
Potete fare una sola cover. Una soltanto, ma senza limiti. Cosa scegliete?
M. di sicuro qualcosa dei Creedence.
G. decisamente!!
Vuotate le tasche.
G. un ipod, un pacchetto di sigarette, questo attrezzo che si appiccica sul battente, non ho neanche uno spiccio!!
M. io qualche spiccio ce l’ho..poi pezzi di stuzzicadente, plettri e..oddio ci hai lanciato un allarme incredibile! Dove sono le chiavi del furgone?!
G. ah guarda se non lo sai te..!
Grazie ragazzi! Ci vediamo stasera per il live, allora!
M. ah brava, ci vuoi già sbolognare..siete tutte uguali!
G. dov’è che vai, scusa?
Hey! Qui le domande le faccio io! Devo andare a finire di traslocare comunque!
M. vabè dai allora puoi andare!
Grazie!
Più tardi i ragazzi hanno fatto ballare tutto il circolo. A Gianluca è passata la timidezza iniziale e ha picchiato fortissimo sulla batteria. I loro amici basso e chitarra hanno fatto il resto, un live di 40 minuti volato via alla velocità della luce.
Qui c’è Bacco, singolo estratto dall’omonimo Ep autoprodotto, uscito in gennaio. Buttateci un orecchio, e correte ad ascoltarli live appena ne avrete l’occasione!