È uscito lo scorso 11 novembre il nuovo EP dei ManzOni, L’Astronave. Abbiamo chiesto a Gigi Tenca di raccontarci qualcosa sui vari brani che compongono il disco. Abbiamo editato il tutto e adesso siamo pronti a mostrarvi il risultato. L’EP è fuori per Garrincha Dischi e qui potete ascoltarlo e scaricarlo per intero (nel racconto di Gigi manca Ray Moon, ma quello che c’è vi soddisferà ugualmente).
Parto proprio da Anna e l’alzheimer, malattia che temo in assoluto, più di tutte le altre!
Il solo pensiero, l’immaginarmi di non sapere ricordare che quella che mi sta baciando è mia figlia e il suo conseguente dolore nel non essere riconosciuta mi fanno tremare. Anna, comunque, faceva parte di un progetto di testi che dovevano trattare di pendolari, di persone che raggiungono il posto di lavoro in corriera! Di questo mio “progetto” facevano parte anche due canzoni del primo cd, Confessione (il testo era un po’ diverso, i personaggi no) e Scrivo. Poi c’è Maria, altro brano di questo mini cd.
Di Maria ti dirò solo che in realtà si chiama Cristina ed è medico legale, brava ragazza… intelligente e sfortunata. Ultimamente ha superato un tumore con il sorriso sulla bocca, lo stesso sorriso che le metto sulle labbra quando scende dalla corriera nel mio testo!
Amo L’astronave, la amo con tutto me stesso perché mi è venuta fuori di getto, così com’è. E non ho cambiato nulla! Amo quel giro di Carlo e quei loop finali, la batteria. È la canzone del post banche, del post indignati, del post speranzainpiazza… e te lo dice chi in piazza c’andava anche negli anni 70! Ed essere schiacciati dalla luna, il simbolo della poesia, è la dimostrazione di quanto ottimista io sia! Il mio lato nero, preponderante, quello che non vede luce nemmeno nelle parole che scrive (sia chiaro non sono assolutamente poesia) e che non ha più speranza nemmeno in se stesso! Amo quella canzone e la versione fatta dal vivo su quell’EP è migliore di quella registrata in studio da Bruno per il cd!
A lei di lei e Fuori stagione sono due momenti della stessa relazione relazione. Una relazione fatta d’incomprensione, di sofferenza, di incapacità di comunicare, di cattiveria, di piccole torture, di interrogatori e di rimproveri.
A lei di lei è un “Grazie a te.Tu sei in grado di fare tutto quello che nessuno ha saputo fare con me in questa vita e vorrei che lo capissi”, ma lei non lo capiva.
Fuori stagione è un momento di questa sua incapacità a capire che “avrei voluto poterle dare ogni cosa desiderasse e ancora di più”. Un esempio è come anche un offrirle dei frutti, fuori stagione, diventava un motivo di conflitto. Un momento d’abbandono! C’è rabbia contro se stesso però, non c’è rabbia contro di lei! Il personaggio maschile cerca di modificarsi, di essere come piaceva a lei, si modificava e imparava a non regalarle ciliegie a carnevale! Ma subito c’era qualcos’altro che non andava. E intanto lei non capiva la cosa più importante e più semplice… che l’amava.