Uscirà il prossimo 23 gennaio il primo album di Boxeur The Coeur, nuovo progetto interamente solista di Paolo Iocca (Franklin Delano e Blake/e/e/e).
L’album si intitola “November Uniform” ed è stato realizzato in stretta collaborazione col produttore newyorkese Shannon Fields (Stars Like Fleas, Family Dynamics, Leverage Models). Garantisce sulla qualità del prodotto, La Famosa Etichetta Trovarobato.
Affascinati ed anche spiazzati dalla freschezza del disco, qui a DLSO abbiamo pensato di coinvolgere Paolo in quella che sta diventando la nostra rubrica preferita: il disco raccontato.
Ecco il risultato:
Forewords
La sua versione demo era in realtà un semplice drone formato dalla sovrapposizione di più feedback di eco. Ho successivamente trasformato il drone in un loop e ci ho scritto su il resto. E’ un dialogo metafisico e sospeso tra due esseri che si incontrano dopo una lunga attesa. Una sorta di Yin e Yang che si fondono in una Unità superiore.
Our Glowing Days
Il titolo originale era “Our Endless Days”. Il testo è stato rielaborato più volte (grazie soprattutto a Leni Zumas per l’aiuto e i consigli), e parla dell’infanzia che non torna più. Ne vado davvero fiero. Era molto più lirica nella versione demo. A mio parere il pianoforte preparato (un’idea di Shannon) e la batteria di Simone Cavina danno al brano un sapore molto particolare.
Essay On Holography
Questo è il brano in cui io ho cambiato di più la stesura, e dove anche Shannon ha svolto un meraviglioso lavoro di drum programming. Pensa che la versione demo terzinata e pianistica suonava molto Sixties. L’outro rubato a Giacomo Rondinella si è trasformato in una jam electro-rap, una sorta di Afrikaa Bambataa in ketamina.
The Secret Abilities
Il titolo originale era “The Secret Abilities Of Some Baby Taoist Monks” e parla di monaci bambini coi superpoteri. E’ un segreto dell’infanzia di tutti noi quello di essere convinti di possedere superpoteri. Ed è uno sguardo sul futuro visto dalla prospettiva di un bambino (“we’d have been legendary”). Ho scelto anche qui di stravolgere tutto e lavorare su suoni House fine anni Ottanta. Nella versione demo era tutta molto simile agli attuali ritornelli, che ho scelto invece di lasciare quasi identici. Mi piaceva il contrasto tra la cassa dritta delle strofe e lo pseudo-vaudeville del ritornello.
Low Tide Lost At Sea
Era la coda di TSA prima che il brano venisse stravolto. Si è imposta come traccia ambient/soundtrack/strumentale in modo così naturale che non ho potuto oppormi. Ho scelto il titolo in base alle sensazioni che mi comunicava. Qualcosa di molto Werner Herzog/Popol Vuh. A volte mi fa piangere. In questo caso la versione del disco corrisponde a quella demo – è solo stata ritoccata successivamente da Shannon, che ha lavorato soprattutto su filtri, eq e spazializzazione dei singoli suoni.
Stormily Reassuring
Per Shannon è la “hit”. È la traccia più electro del disco. Adoro i suoni post-StevieWonder che ho utilizzato, soprattutto il clavinet che fa le parti di basso. Li ho conditi con molto rumorismo, e anche Shannon ci ha sommato altre linee di synth e voce. Qui c’è anche una voce femminile, quella di sua moglie Sayda.
Dusk Jockey
Questa nasce come coda di Stormily, poi decisi di lasciarla da sola. Contiene il campione radio da cui l’album prende il titolo.
Immortal Bliss
La traccia preferita di Dan (Goodwin, che ha mixato il disco). Sono contento delle stratificazioni stilistiche in questo brano. Il piano barocco e filtrato su una ritmica dub (qui un inedito Andrea Perillo), il ritornello funk e il finale freak folk tutti insieme in un solo colpo. Penso sia la traccia più complessa dell’album.
A Minimal Anthem
Cercavo un approccio minimalista per questo brano (il minimalismo è ovviamente solo una suggestione, non pretendo di applicarlo come tecnica, non ne sarei capace). Mi piace come cresce e si sviluppa. L’idea degli slittamenti armonici è di Shannon, lui però pensava a qualcosa di meno “pop” e orecchiabile. Il brano è un elogio dello “scale down”, a suo modo: possiamo fare a meno di un sacco di cose. Ecco spiegato il titolo.
An Angel Was Seen On The Crime Scene
I campioni sono tratti da un video Wikileaks di bombardamenti in Iraq, filtrati fino a renderli irriconoscibili. Sono comunicazioni radio tra soldati impegnati nella missione, alternati agli attacchi. Le immagini del video erano tutte prese dall’alto, come se ci fosse un angelo in volo a guardare quello che stava accadendo, incredulo. Così me lo sono immaginato io, almeno. E’ un brano un po’ cupo, una sorta di invocazione a ritrovare l’Umanità ormai smarrita all’interno dell’Essere Umano. Shannon qui ha dato prova della sua maestria. Inoltre c’è un bellissimo cameo di Iosonouncane: quei mistici drones vocali sono loop di voce di Jacopo.