I Piccoli Animali Senza Espressione muovono i primi passi due anni fa nonostante i membri del gruppo abbiano alle spalle diverse esperienze (primo tra tutti Andrea Fusario, fondatore ed ex-bassista dei Virginiana Miller). A parte il gioco di parole del titolo (This Incanto) l’album è il risultato di una combinazione di elettronica e melodie semplici da ascoltare col lettore al parco, magari nelle giornate di fine inverno.
Gli episodi in cui il ritmo è più serrato sono i più densi in termini di impatto emotivo: il brano d’apertura ‘Prima la musica e poi le parole’ si attorciglia attorno ad un giro di batteria incalzante sul quale il testo che descrive le sensazioni dell’ispirazione e successiva composizione si adagia molto bene. ‘Sei Non Sei’ invece parte con un’atmosfera rarefatta che pian piano diventa più netta e sicura mentre la voce di Edoardo Bacchelli descrive sentimenti contrastanti causati da un ‘tu’ che serpeggia tra passato e presente. ‘Crisi di Verità’ conserva un certo fascino psichedelico che la fa emergere dal resto dal limbo in cui latitano gli altri brani che difettano di incisività, scorrendo via in un pomeriggio di febbraio quasi consapevoli di non sopravvivere alla primavera.
Terminato il disco viene spontaneo chiedersi se questi piccoli animali siano rimasti senza espressione o la possano ritrovare prima o poi. Ci sono sfumature e pennellate in questo This Incanto che lasciano ben sperare: se questo album non è riuscito a dare espressione alle povere bestie, ha almeno sollevato il loro morale.
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