Se fossimo quei padreterni di Pitchfork, state certi che ora nomineremmo la nuova di Usher, Climax, Best New Track. Per evidenziare la credibilità del nostro staff e la sintonia con i profeti di Pitchfork, vi facciamo notare che in effetti loro l’hanno già proclamata tale da qualche ora!
Il marpione dell R&B torna così con una nuova era dopo gli imbarazzanti e disagevoli ultimi singoli sfornati dall’album Raymond Vs Raymond. Lontani gli anni in cui i primi singoli dei protagonisti del Rythm’n’Blues erano affidati a super-producers veterani del genere come Bryan-Michael Cox, Darkchild e Swizz Beatz,Climax è il frutto della collaborazione tra Usher e quel vecchio wooblone di Diplo, reduce dall’esperienza ultraterrena di poter leggere il proprio nome tra i credits di uno degli album della timorata Beyoncé. Le aspettative, ammettiamolo, erano piuttosto basse riguardo al ritorno dell’ex pupillo di un Puff Daddy al tempo ricordato più per i white party che per la pelle nera, ma al primo ascolto dell’anticipata traccia ci rendiamo subito conto che le cose son più serie di quanto s’immaginasse. Diplo crea, in sintonia con le liriche, una particolarissima struttura musicale per cui il ritornello, col quale la traccia si apre, è una delicata conca composta da synth morbidi e appena scandida da drums, su cui si distende il raffinatissimo falsetto di Usher; mentre ogni strofa è una scalata ansiogena, scaturita da un inedito crash tra trance e r&b, che dopo aver raggiunto il picco d’accelerazione, come, appunto in un climax, crolla per aprirsi al ritornello.