Abbiamo già ospitato i LE-LI su queste pagine virtuali parecchie volte e siamo ben felici di presentarvi ora questa chiacchierata, nata usando come pretesto il mese da loro cantato per Il Calendisco.
1) Ciao ragazzi, come va?
Elisa Leli: ciao! diciamo bene….anche se il freddo e la neve degli ultimi giorni ci hanno scombinato un po’!
Matteo John: tanti concerti saltati, rimandati, ecc…
2) Oltre alla dimensione LE-LI, cosa fate nella vita?
EL: Tutti abbiamo un lavoro oltre alla musica.. combinare la vita del musicista con quella del lavoro non è semplice. Io insegno contrabbasso e musica nelle scuole primarie e dell’infanzia. Anche se non riesco a vivere solo suonando mi ritengo comunque fortunata perchè ho fatto della mia passione un lavoro.
MJ: Io faccio l’educatore, lavoro con i matti, quelli matti mattissimi e nel mentre gestico con altri matti, ma diversamente matti, Garrincha Dischi e produco altri artisti nel mio studio di rgistrazione. Il Donkey Studio di Bologna.
3) Lo spunto per l’intervista è il “Calendisco” e il mese da voi cantanto, febbraio. Se doveste scegliere un mese per descrivere la vostra musica però… quale sarebbe?
EL: Forse aprile…perchè è un po’ imprevedibile. Di solito in questo mese si cominciano ad indossare vestiti più leggeri, ma è pure capitato di giocare a palle di neve ad aprile (almeno dalle mie parti…)! ecco. mi piace poter pensare alla nostra musica come a qualcosa dalle molte sfaccettature.
MJ: Musica per le mezze stagioni, ecco, si, anche a settembre le-li mi fa pensare…
4) Canzoni in italiano, in inglese ed una anche in francese: a cosa è dovuta tale scelta? Secondo voi quanto è importante la scelta della lingua per arrivare a chi ascolta?
EL: Sono cresciuta ascoltando musica aglosassone, per cui esprimermi in inglese è stato abbastanza naturale. In più l’inglese ti rende un po’ più accessibile l’estero e qualche volta capita di fare dei concerti oltre il confine. Il francese è un divertimento, un giocare con i suoi suoni tipici, che in me rievocano certe atmosfere un po’ noir.
L’italiano non è semplice da usare in musica, almeno per me, però è una bella sfida e c’è da dire che attraverso la nostra lingua madre si arriva molto di più all’ascoltatore, motivo per cui credo ci esprimeremo molto in italiano anche in futuro.
MJ: Io amo in particolare la scrittura di Elisa in italiano, perchè si mette più in gioco, perchè si denuda, perchè mi coinvolge e talvolta scriviamo a 4 mani. Mi piace l’italiano perchè credo sia l’unico modo per comunicare realmente al pubblico italiano. Perchè è bello, è musicale. Ciò non toglie che fosse per me potremmo toccarle tute le lingue. Pure il croato e l’islandese. Ogni lingua ha delle sue paculiarità afascinanti e solo sue.
5) L’album è disponibile in tre formati: lp+cd, libro+cd, o astuccio in camera d’aria+cd. Quindi tra mp3 o supporto fisico immagino propendiate per il secondo. È così?
EL: Già. Anche se il supporto fisico ormai è totalmente in declino. Personalmente sono molto legata al vinile, ma anche al cd. Alla fine gli mp3 non mi allettano molto, sarà il motivo per cui tendo anche ad ascoltare meno la musica digitale. Sono cresciuta con le cassette, i cd e i vinili di mio padre e mi sento molto legata al feticcio, alle copertine, ai libretti…mi ricordo che da ragazzina quando compravo un disco non solo lo imparavo a memoria, ma leggevo e strarileggevo i contenuti del booklet…i produttori, gli strumenti usati, chi suona cosa. E’ stato un modo per costruire la mia identità e i miei gusti personali, che sono ben definiti. Cosa che con gli mp3 non puoi fare assolutamente. Ecco perchè li associo ad un ascolto più superficiale.
MJ: CD, CD e CD, Poi qualche vinile, perchè è grande, perchè richiede attenzione, perchè ti obbliga a girarlo, a mettere la puntina… il formato fisico a mio avviso è l’unico ma facciamo i dischi per il pubblico e se il pubblico ama scaricarlo legalmente gli diamo la possibilità di farlo (itunes, bandcamp). C’è una grande fetta di ascoltatori che non hanno mai posseduto un cd originale e nonc ambieranno il loro modo di vivere la musica per noi… quindi che mp3 sia…
6) Progetti per il futuro?
EL: Mi piacerebbe registrare un album anche in questo 2012, ma il tempo è tiranno. probabilmente cercheremo di far uscire un album di cover punk rifatte a modo nostro. Ma per ora ci concentriamo sui concerti. Veniteci a trovare eh!
MJ: Si un bell’album che comprenda brani di Dead Boys, Buzzcoks, Skiantos, Candeggina girl, Gaznevada, Kinks, sonics, robe così… e poi la mia speranza è che Elisa mi conceda un disco interamente in Italiano per il 2013 ! Vedremo…
7) Salutate i lettori nella vostra lingua preferita e consigliateci un brano.
EL: ciauuuuuuuu! un brano…Valentine’s day!
MJ: bella vez, belli tutti, ascoltatevi “A Cosa Servono le tonsille?”