Last Day in…è una serie di guide atipiche lunghe un giorno, che vi accompagneranno in lungo e in largo per il mondo, raccontandovi posti nuovi attraverso gli occhi di chi li vive.
Ti è mai capitato di trovarti tutto solo a spasso per una nuova città? Hai voglia di fare ma non sai da dove cominciare, hai paura di perderti qualcosa e la città è grande e le scelte da fare, le strade da prendere sono infinite. Il gioco è questo: abbiamo chiesto al nostro adorato Natale che vive e lavora a Barcelona di accompagnarci per la città, di farci vedere i posti che ama e che consiglia per chiunque voglia vivere questa fantastica città attraverso i suoi occhi…Natale, il nostro inviato speciale da grande vuole fare il regista.
UN DIA EN BARCELONA
Passeggio per le strade di Barcellona.
Si respira aria della Catalunya, questo è quello che noto.
È poca la differenza tra quello che è turistico e quello che è locale.
Ci sono una serie di sostantivi che mi vengono in mente di continuo durante la mia permanenza in questa meravigliosa città. Iniziamo: la prima l’ho già usata ed è il PASSEGGIO.
Qui mi viene da camminare, da attraversare l’intera città da una parte all’altra. Mi muovo! I luoghi che prediligo per passeggiate mattutine o pomeridiane sono le ramble (eviterei quella più famosa e turistica) e il lungo mare (per intero). Di domenica, sulla rambla del Poblenou, vengono allestite bancarelle del libro, di oggettistica artigianale e prodotti tipici di uno dei quartieri più affascinanti di Barcellona. Altra rambla da “consumare” è quella del Raval, quartiere antico che oggi è il posto in cui la cultura mediorientale e quella mediterranea diventano un’unica cosa.
CUPCAKE.
Ho vissuto nel quartiere di Eixample per un po’, verso l’avinguda Diagonal. Mi sono imbattuto in un negozietto di Cupcake e con 2euro e 50centisimi affondi la forchetta in una crema al formaggio che decora un tortino sofficissimo. Il locale in sé è piccolo, essential ma caldo; un ipod mini su un tavolo suona The Beatles, Coldplay, Edith Piaf.
SPIAGGIA
Quella di Barceloneta è sicuramente la più frequentata. Chilometri di Spiaggia pulita, chilometri di panchine di cemento che la dividono da altrettanti kilometri di asfalto per il passeggio e pista ciclabile. Da un lato le due torri gemelle del porto Olimpico e dall’altra parte l’hotel Vela, ultima struttura simbolo della città. Qui si prende il sole, si corre, si va in roller-blade, in bici, si mangia un toast “bikini” accompagnato da una fredda e spumosa cerveza in uno dei tanti “chiringuitos” sulla spiaggia, si gioca a volleyball e a calcio..si tira il frisbee!!
SHOPPING capitolo 1
Tappa fissa per lo streetwear è proprio Barceloneta. Impossibile non comprare uno skate e decidere che quello sarà il tuo mezzo di locomozione. Impossibile non comprare un paio di vans, un cappellino degli Yankees verde pastello. Impossibile non ascoltare Sergio Mendez, Calle 13, Alejandro Sanz. Barceloneta è questo: sport, sun, pop, street ma è anche – o forse soprattutto – vicoli, gente che va in motorino senza casco, panni stesi tra un palazzo e l’altro.
CAFFE’
Il caffè qui è buono. Meglio però spiegare cosa chiedere al bar. Se chiedi un “solo” ti servono il nostro “espresso”, ma proprio perché è nostro lo lascerei a noi italiani. Un “cortado” (il nostro “caffè macchiato”) può essere un’ottima soluzione oppure un “cafè con leche” che è servito in tazza grande con latte caldo. Ma la rivelazione è il “caffè con hielo” o meglio chiederlo in catalano “cafè amb gel”; qui tutti lo prendono. Ti servono un caffè in tazzina normale accompagnato da un bicchiere basso in vetro con uno o due cubetti di hielo. Una volta zuccherato, i catalani amano versarlo lentamente sul ghiaccio, sentirlo che scricchiola, rollarsi una sigaretta di tabacco e godersi l’intero rito. I prezzi sono uguali che in Italia. Qui andrei di musica prettamente catalana : Antònia Font , Mishima e Joan Colomo.
SHOPPING capitolo 2
Passeige de Gracia è ottima per lo shopping compulsivo ossessivo. Grandi firme e piccole boutique locali caratterizzano una delle strade più importanti della città. Quello che a me colpisce è l’architettura dei palazzi, i ristorantini nelle strade laterali, il classico passeggio che si fa nelle vie di questo genere, i negozi di oggettistica di design. Nel periodo natalizio puoi trovare le migliori luminarie da strada di tutta la Catalunya.
SALIR DE FIESTA
Uscire la sera e divertirsi con poco. Qui si può. In settimana il quartiere di Gracia si popola di feste universitarie e con pochi euro riesci a bere un ottimo cocktail. Il fine settimana appartiene al Borne e alle sue strade gotiche e ai suoi ristoranti di pinchos e tapas. Ma qui va di moda ancora il “bottillon”: compra un paio di bottiglie di jack, qualche cocacola o succo d’arancia, una busta di cubbetti di ghiaccio in un convenience store di pakistani aperti fino a tardi; armati di bicchieroni di plastica e di una buona comitiva; raggiungi la prima spiaggia e così facendo puoi tranquillamente diventare un sedicenne e passare una serata senza pensieri.
Natale è stato in molti posti tra cui:
Cup&cake – Calle Enric Granados 145
Box22O SurfShopBarcelona – Calle Pontevedra 51-53
Princesa 23 – Playa de Barceloneta
Natale Russo ha studiato lingue a Napoli, cinema a Roma, è un bravissimo cuoco ed ha girato un po’ di mondo. Ha lavorato come regista e come aiuto regista e nella stanza che ha lasciato vuota a Napoli, c’è la foto di un film di Jean-Pierre Jeunet. Molto spesso alla fine dei discorsi qualcuno gli dice “Sai che assomigli a Robert Downey Jr?” di solito a questo punto della conversazione lui ride.
L’anno scorso ha fatto le valigie e si è trasferito a Barcelona dove fa un sacco di passeggiate, cucina un sacco di torte, sempre rimanendo fedele a San Gennaro (e a San Paolo ovviamente)
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1natalerusso@gmail.com
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