«I’m not good in talking about my music but I’ll tell you one thing. I’m so damn happy this is finally coming out. It’s like I can finally sleep in peace. This LP has been in the making for a long time and it’s not my first album but more like a collection of songs I recorded and love». Esordisce così His Clancyness —tra le pagine del suo sito— per introdurre la sua ultima fatica, Always Mist Revisited. Noi gli abbiamo chiesto di mettersi alla prova, di raccontarci traccia dopo traccia il nuovo LP, coprodotto da Secret Furry Hole Hole, Splendour e Sixteen Tambourines. Lui ha accettato ed il risultato è sotto i vostri occhi. Uno dei migliori discoraccontato® fin qui fatti.
Mistify The Ocean
È uno dei miei pezzi preferiti in particolare per la composizione. Spesso mi succede di avere una canzone tutta in testa, dalla prima all’ultima nota, è il caso di questa. Non ero autosufficiente al tempo, Giallo di Husband/Buzz Aldrin mi ha aiutato a registrare la batteria e io avevo una fotta tale di chiudere il brano, non volevo aspettare quei maledetti giorni tra una registrazione e l’altra. Era sotto Natale e il pianoforte è stato registrato a casa di mia mamma durante il pranzo con il tacchino e tutto.
Misinterpret My Words
Semplice, parla di una coppia che non si capisce, di quel vortice da cui non puoi uscire una volta iniziata la discussione. Ti farai sempre più male, scaverai sempre di più e lo sai.
Vampire Summer
Primo pezzo registrato per la cassetta di Always Mist e ultimo brano registrato sul vecchio portatile con un programma del cavolo chiamato Vegas. Età della pietra. Però ha dato la direzione al disco, scritta d’estate prima di partire per la Croazia e subito spedita in giro a uno dei miei blog preferiti al tempo Chocolate Bobka. Tutti pensano sia un campione dei Department of Eagles ma la batteria proviene da un vecchio 7″ Motown.
Piece Of Cake
L’ho scritta per Giulia. È stata invitata dalla nostra amica artista Ester Grossi ad allestire una stanza di una mostra. Con sue foto e luci ecc. Ci voleva un brano che potesse andare in loop nella stanza, ma volevo che funzionasse da solo anche e che fosse centrale nel disco. La mostra si teneva in una vecchia villa e il clima da re e conti mi ha ispirato.
Just Like Monday
Io ed Enzo (polaroid blog) abbiamo provato ad organizzare due tre serate di lunedì a Bologna chiamate proprio come la canzone. Volevamo un aperitivo di lunedì dove si potesse suonare qualsiasi cosa, oldies, vecchi 7″ post-punk ecc. La sensazione di benessere che mi dava quella serata ha ispirato la canzone e il titolo. La parte finale per me è un omaggio a Scott Walker.
Nights And Fables
Una improv che è diventata una canzone. Le mie preferite. Il pianoforte è sempre suonato a Natale durante il pranzo, come Mistify The Ocean.
Ottawa Backfired Soon
Parla della città dove sono nato e di come per i primi 4-5 anni della mia vita ho vagato senza stare fermo tra varie case. Qua ricordo un inverno dove vivevamo io e mia mamma a casa dei nonni e giocavo nella neve. Dal vivo ha subito tante variazioni. Prima di registrarla l’ho suonata dal vivo con Paul ai campioni e Mike dei Women alla batteria (che ora suona con Porcelain Raft). La batteria qua è stata suonata da Gelo dei Buzz Aldrin e i cori sono di Giulia.
Clear The Mist
È un frammento che ho ritrovato nei mille demo a cassetta o che ho sul computer. È un vecchio organetto che ho a casa.
Nothing And Nowhere To Go
C’è un campione di un brano che adoro di Nite Jewel. Parla della notte, del fondo della notte, quelle ore che vaghi. È strana. Dal vivo l’ho fatta solo qualche volta utilizzando la scusa che è difficile da fare. In realtà mi spaventa come canzone, un po’.
Summer Majestic
Scritta e registrata in un caldo giorno di luglio in trance. Il mio pezzo veloce preferito. Il video di Jamie Harley ha poi aggiunto tutta un’altra dimensione. Dal vivo finalmente la stiamo facendo in trio (con Jacopo e Paul) e sono carichissimo!
Sight Prayer
Scritta per Ester Grossi, come altre canzoni del disco, in particolare per una esposizione a Bari. Che dire, i suoi quadri fanno sognare. Lei poi aveva tutta questa serie ispirata un po’ ai temi di Six Feet Under…
Freight Trains
Parla degli Hobo americani che vagano da un treno all’altro. Registrata in un pomeriggio, è un brano che adoro che forse è un po’ passato in secondo piano e non so perché. Sono tornato anche ad usare la chitarra acustica. È esattamete quel tipo di psych-pop che mi piace.
Can’t Hear My Eyes
Quando Pinglewood (blog) mi ha chiesto di partecipare a questo tributo ad Ariel Pink ero onorato, poi Ariel le ha anche presentate in uno speciale radio. Adoro la sua musica, non tutto, ma mi piace proprio la scrittura. Volevo rifare questo pezzo ispirandomi alla sua vecchia versione, molti amici – anche tra i più vicini – hanno scambiato la mia voce per quella di qualcun altro. Non so perché.
Memories Are Made Of This
Ogni anno Enzo (Polaroid blog) fa questa compilation per Natale e mi piace partecipare perché la prima volta é stato il battesimo di His Clancyness. Adoro questa canzone degli Everly Brothers.
How It’s Done In Italy
Non ascolto spesso musica come le My Bubba and Mi, ma questa canzone l’hanno suonata davanti a me nella radio dove lavoravo e subito dopo sono corso a casa a farne una versione Clancyness. Mi piaceva. Ho suonato con loro ad un festival una volta e dal palco hanno detto testualmente che la loro versione distruggeva la mia. Hahahaha.
Last Dream On The Grass
Scritta sempre per una mostra di Ester Grossi e ispirata alla sua serie Funeral che immortala dei personaggi famosi ad un funerale immersi nel verde. Questo è il loro ultimo sogno sull’erba.