Si sa che i musicisti non sono più quelli di una volta, siamo lontani dai fasti dei panini al pipistrello e dei lisergici tuffi in piscina alla Almoust Famous. Che siano famosissimi o ancora misconosciuti, è risaputo che, oramai, il massimo della trasgressione di questi menestrelli moderni consiste nel mangiare una mela e dare due bacetti alla fidanzata prima di suonare. Allora ditemi: ad oggi, conoscete qualche altro cantautore che indossa giacche fatte di lucine natalizie quando sale sul palco, le accende e —sprezzante del pericolo— BEVE dell’acqua con quei trecento milioni di watt addosso, rischiando la vita?!
È per questo che a DLSO vi parliamo cosi spesso di Colapesce. È il nostro eroe. Durante il suo lungo tour ha fatto tappa anche a Roma, alla Locanda Atlantide che era pienissima, accompagnato da cinque musicisti PAZZESCHI e dal fonico più fonico del mondo. Un mondo poetico personalissimo, romantico, ironico e un po’ commovente si è materializzato davanti a tutti noi lungo l’esecuzione dei 13 brani di “Un meraviglioso declino”, uscito a gennaio per la 42 Records. Leggermente più prosaica la chiacchierata fatta nel backstage, durante la quale questo moretto che si contrabbanda per un animo sensibile si è rivelato un bieco divoratore di granite, molestatore di fratelli e acquirente di giornalini sconci. Se vi interessa saperne di più di vizi e virtù del nostro amato Lorenzo Urciullo continuate a leggere questo articolo,e mi rrraccomando, per rrrendere tutto più rrreale, trrriplicate tutte le R e le G velari della sue rrrisposte!
(Foto di Emanuela Bonetti)
Ciao Lorenzo! L’altroieri eri a Bari, la strada verso Roma è lunga… cosa avete ascoltato in furgone?
Ascoltiamo un sacco di cose! Oggi MGMT per la gioia del nostro bassista, Wilco, compilation trash del nostro chitarrista con roba tipo Duran Duran, e i Pink Floyd amatissimi dal batterista. Io mi sono anche un po’ isolato con le cuffie.
In quante copie è uscito “Un meraviglioso declino“?
Duemila. 1500 cd e 500 vinili. Ma sta andando molto bene e probabilmente faremo una ristampa.
Sei in giro con cinque musicisti più il vostro fonico. Come vanno queste gite di gruppo?
È bellissimo, lo preferisco alla formula chitarra e voce da solo, e lo preferisco anche ai tour a due chitarre, esperienza già collaudata con i Santiago, quando giravo col vostro affezionato Alessandro Raina. Il tour è sempre qualcosa di fantastico, ma una band numerosa ti gratifica sia dal punto di vista sonoro che da quello umano. Noi poi siamo un gruppo affiatatissimo, rodato da molti anni.
Se dovessi spiegare (in pochissime parole) quello che fai ad un bambino di 6 anni, cosa gli diresti?
Gli direi che suono la chitarra e canto favole italiane per bambini grandi.
Ho letto da qualche parte che, nel video di “Restiamo in casa”, lo zombie che azzanna Morandi è Luigi Tenco…
Si, beh quella è una risposta data un po’ a cavolo… mi riferivo all’episodio di tanti anni fa, quando Tenco si suicidò con una pistola a Sanremo perché non si sentiva capito. La sceneggiatura del video l’ho scritta io, e i disegni sono di Michele Bernardi, un ragazzo bravissimo che ha curato anche i video de Le Luci Della Centrale Elettrica e dei Tre Allegri Ragazzi Morti.
Ma tu chi avresti fatto suonare a Sanremo quest’anno?
Sicuramente Alessandro Fiori, bravissimo, poi i miei colleghi d’etichetta I Quartieri, gli Amour Fou, altrimenti poi Alessandro si arrabbia e dobbiamo litigare, e ovviamente Colapesce!
Come ti vedi tra 5 anni?
Tra 5 anni mi vedo col quarto disco Colapesce… anzi no, non esageriamo, col terzo disco. Poi con una barca, anche una barchetta piccola, ma soprattutto felicemente fidanzato con una splendida ragazza, visto che ora sono single, magari mi porta bene!
I fortunati che hanno preso il tuo album in preorder hanno ricevuto come bonus il disco “9 cover”. Tu invece a quale artista affideresti un tuo brano per coverizzarlo?
Farei rifare a Bill Callahan “Restiamo in casa”.
Che poster avevi in cameretta da ragazzino?
Litfiba! E poi da ragazzino ascoltavo metal, un sacco di metal.
Abbi il coraggio.
No, senti, queste cose poi vanno in giro… ok, allora ero un grandissimo fan degli Iron Maiden, va bene?! Avevo un poster gigante di Eddie .
Ti è mai capitato di trovarti vicinissimo ad un tuo idolo?
Magari non proprio faccia a faccia, ma mi sono ritrovato nella stessa stanza con Jeff Tweedy dei Wilco… e non gli ho detto niente! Ah, poi ho incontrato i Kula Shaker e con loro ho interagito un po’ di più, abbiamo suonato insieme con gli Albanopower a Castelbuono, durante l’Ypsigrock.
C’è un film o una serie tv nel quale ti piacerebbe apparire?
Mi sarebbe piaciuto interpretare il bambino in Fanny e Alexander, di Ingmar Bergman.
Se potessi rinascere donna, cosa faresti?
La suora! Anzi no, sai che ti dico, il contrario, farei proprio la str**** e farei innamorare tutti i ragazzetti per prendermi un po’ di rivincite.
Cosa mangi a colazione?
Da maggio a settembre, granita col panino, un particolare tipo di pane siciliano cosparso di sesamo, che si chiama “manuzza“, perchè ha proprio la forma di una mano. Il resto dell’anno, latte di soia e cereali. Sono intollerante al lattosio!
Cosa fai prima di andare a letto?
Leggo in genere, anche se da quando ho l’i-pad, questo strumento infernale, capita di addormentarmi mentre guardo un video o leggo qualche blog.
Svuota le tasche!
Solamente uno spray al propoli per la gola, la verità è che prima di partire mia mamma mi ha regalato una borsetta in cui porto tutte le mie cose…
Ok, puoi salutarci approfittando di noi per lasciare un messaggio a qualcuno, qualcosa che non hai mai detto.
Ok, allora volevo confessare a mia madre che le riviste porno trovate in giardino erano le mie, e non di mio fratello, come ho sempre continuato a sostenere omertosamente da quando avevo 12 anni.
E non ti sembra il caso di scusarti anche con tuo fratello?!
Hai ragione, scusami Francesco! Avrei una lunga lista di cose da farmi perdonare da lui… quand’ero piccolo mi aiutava ad imparare a guidare la bici, e io per tutta risposta ogni volta che cadevo gli davo la colpa e lo riempivo di calci e pugni. Ora vive a Bogotà, in Colombia, l’ho tormentato talmente tanto che è espatriato!
Povero Francesco!
Ciao Francesco, ti saluto e ti voglio tanto bene… ♥