A dieci anni esatti dal suo esordio con “Ragazzi N’Gamba” e a 5 anni dal suo primo disco solista Pula+ ritorna con “Di Niente e di Nessuno”, un lavoro di matrice hip-hop variegato e ricco di sfumature, in cui influenze più “rock” si fondono per creare un sound originale e riconoscibile.
Noi gli abbiamo fatto un’intervista particolare.
Scopritela di seguito.
– Un brano per presentarti.
“Mi Prendo Giallo” del mio ultimo album, perché nasconde la malinconia, ma il restante senso del pezzo sta nel suo ritmo. Un po’ come me.
– Un brano che ti ricorda l’adolescenza
“Mille giorni di te e di me” di Baglioni nei viaggi in macchina con i miei dalla Puglia tornando a Torino. I miei sembravano lasciarsi e rimettersi assieme durante ogni viaggio e io vedevo andare via il panorama dal finestrino.
– Il brano che t’ha fatto capire che il rap sarebbe stata la tua strada.
“Aspettando il sole“, non credo abbia bisogno di una mia presentazione questo pezzo, è stato come sentire qualcosa dentro di me che si apriva.
Ricordo il video, ascolto questo pezzo almeno una volta a settimana da più di dieci anni, non mi stufa mai. A volte lo ascolto in loop quando sono in macchina durante i miei viaggi.
Poi la musica ascoltata in macchina durante un viaggio assume tutto un altro significato.
– Con chi ti piacerebbe collaborare (italiano).
Dargen D’Amico, Rancore, Bugo, Morgan, con tanti altri. Io passerei la vita a collaborare.
– Con chi ti piacerebbe collaborare (straniero).
Mike Patton, il genio e un’artista al 100%, purtroppo al giorno d’oggi non ne sono rimasti troppi!
– IL brano
Troppo difficile come domanda, ma se mi costringi ti dico Bohemian Rhapsody dei Queen, tre generi musicali che si fondono in completa armonia, un delirio puro.
– Il tuo brano che vorresti consigliare ai nostri lettori.
“Solo io” del mio ultimo album. È stato come andare dallo psicologo dopo una relazione andata male. Spero che possa servire a chi si sta ponendo delle domande.