A Lovely Boy è il nuovo EP dei Wolther Goes Stranger che uscirà in free download il 23 aprile e in edizione limitata (100 copie MUSICASSETTA) su “La Barberia”. Per chi acquista la copia fisica ci sarà un coupon che permetterà di scaricare diversi contenuti dei Wolther e di “amici”.
Ci siamo fatti raccontare da Luca qualcosa in più sui brani dell’EP, Ogni pezzo è LA VERSIONE WOLTHER di una canzone pop italiana (tranne la cover dei drums), scoprendo tante cose interessanti, e in più vi offriamo la possibilità di ascoltare, in anteprima, lo streaming di A Lovely Boy EP.
Buona Lettura e Buon Ascolto.
SOMEtimes:
E’ il pezzo chiave dell’ e.p.
Quello che mi ha convinto a cimentarmi (anche) con l’italiano ed a pubblicare in musicassetta. SOMEtimes è la mia “Francesca” dei Diaframma: il mio tributo a Federico Fiumani, per me il vero POETA del rock italico il cui libro “Dove eri tu nel ’77?” staziona fisso sul mio comodino. Musicalmente mi sono immaginato immerso in una fumosa e drogata session con gli Hype Williams, tra quattro-piste a cassetta, delay analogici e tempi dilatati, intenti a coverizzare un pezzo di Desire. Il trapano che chiude il pezzo è l’unico strumento Wolther che non sarà mai abbandonato.
YOUR NAME:
Questa è “Fragole buone buone” di Luca Carboni. Ognuno ha gli eroi nazional POP-olari che si merita ed io sono stato fortunato. “Intanto Dustin Hoffman…” e “Luca Carboni” sono due dischi veramente densi. A livello sonico sono un grande fan delle B side piu’ grezze di Joy Orbison e qui ho provato a replicarlo. L’elegante e malata linea vocale di Linda e il rullo martellante (un enorme bidone di alluminio per il trasporto del latte) percosso da Massimo hanno chiuso il cerchio rendendo questo pezzo il mio preferito.
MONEY:
Questa è….. “Money” dei The Drums.
Una diretta e spudorata dichiarazione d’amore per la mia ragazza. La canzone più ascoltata di uno dei dischi più consumati lo scorso anno. Per me significa prendere la macchina e “scappare” verso le mie montagne con i finestrini abbassati cantando a squarciagola. La versione originale è carica di uno spleen e di una amarezza di fondo che mi appartiene ma che in questa mia versione ho voluto eliminare per renderla una vera e propria lovesong. “i want to buy you something, but i don’t have any money” è pura poesia.
4ME (the death of an indie dancer):
Questo è un pezzo che cantato in inglese già suonavamo dal vivo… Sapevo non sarebbe finito sul nuovo disco ma mi dispiaceva perderlo. Qui siamo un gruppo dance che esce per Constellation. Ho voglia di farti ballare ma non posso non suonare. “Suona osceno, ma so che tu lo sai fare” è la risposta a “lavorami con burro e toast” che Sara Manzo canta in “Videoginnastica” degli immensi Scisma.