Stiamo uniti ragazzi, insieme contro le cattive notizie, contro la crisi economica, insieme per sentirci meno soli e condividere qualcosa di unico. Salite dunque su quest’astronave futuristica che è il M.i.t. festival di Roma, che per il terzo anno vi proietta nel panorama più avvenieristico della musica globale. Snob Production, insieme alla fondazione Musica per Roma, riesce ancora una volta a portare nella capitale il sound più fresco, attuale e futuribile in circolazione. Non vi capiterà tutti i giorni, 8 e 9 Giugno per l’esattezza, di assistere agli spettacoli del gotha dell’elettronica planetaria e non solo.
All’ Auditorium Parco della Musica di Roma, nel secondo finesettimana di Giugno proprio quando il caldo comincia a farsi intenso e l’esigenza di staccare la spina diventa alta, avrete la possibilità di soddisfare la vostra voglia di novità. Ogni palato potrà trovare la massima soddisfazione in quel di Roma, dal patito dell’elettronica vecchia scuola da sempre in fissa con Squarepusher, al tipo attento alle uscite super chiacchierate, pronto a rimanere attaccato alle transenne fino a che il suo caro James Blake non avrà intonato le prime note dei suoi anthem più conosciuti.
Se l’8 Giugno infatti primo giorno della manifestazione, organizzato con la collaborazione di Carhartt e la Red Bull Music Academy, vedrà l’esibizione live di gente come Lindstrøm, Dam Funk e Com Truise tra le performance più ricercate del momento, sarà il sabato seguente a mostrare al mondo che anche in Italia le cose vengono fatte perbene.
Nello stesso giorno dei già citati Squarepusher e James Blake, si esibiranno il buon Bradford Cox aka. Atlas Sound (già nei Deerhunter) con il suo sound vagamante pop e fortemente influenzato dalla psichedelia, insieme a lui nella Sala Sinopoli il barbuto genio francese che corrisponde al nome di Sébastien Tellier, composer dall’approccio stravagante quanto unico. Grossa attenzione merita il live dei britannici Breton, band proveniente dalla terra di sua maestà che con l’ album “Other People’s Problems” ha catturato l’attenzione di gran parte della stampa specializzata, con quel sound tanto elettronico quanto influenzato dall’urgena del rock più aggressivo.
Ed ancora Mouse On Mars, Machinedrum, l’immenso Ghostpoet, la contaminazione jazztronica dei londinesi Rocketnumbernine, le folli linee di basso del losangelino Thundercat e le ricercate sonorità dei berlinesi Brandt Brauer Frick. Senza dimenticare il b2b tra i maestri della “motor city” Theo Parrish e Marcellus Pittman, i potentissimi romani Frank Sent Us e le nuove proposte Made in Italy scelte da Mixology, un trio di piccoli gioiellini come Spin Off, Herva e Dukwa.
Se volete avere un assaggio di cioè che saranno i viaggi interplanatari del nostro prossimo futuro, se volete capire cosa alscolteranno i vostri figli quando voi sarete troppo vecchi da comprare ancora i vinili o se semplicemente vi va di capire come gira la musica più ricercata del momento, il M.i.t. è il festival nostrano che non potete assolutamente perdervi. L’ 8 e 9 Giugno quindi “Let’s Stay Together” così che anche questo mondo un pò triste e depresso potrà sembrare per qualche ora un posto bellissimo, fatto di luci multicolore e note gentilissime.