Spesso è stata messa in dubbio la mia credibilità, quando ho detto che a me Noyz Narcos piace. Una volta mi son sentita anche dare della “subumana”. Mi rendo conto che prendendo il mio iPod e facendo scorrere sotto gli occhi i nomi degli artisti, vedere Noyz poco dopo Nils Frahm possa spiazzare, ma lasciatemi spiegare.
Andiamo con ordine: ad inizio 2013 uscirà il nuovo disco (UPDATE: USCIRA’ IL 09.04.13), “Monster”, ed è giusto che non desideriate altro all’infuori di possederlo fisicamente. L’attesa per il primo singolo estratto, uscito pochi giorni fa, era palpabile – basti vedere la quantità di bestemmie, puntini di sospensione e uso del CAPS LOCK nei commenti dei fans sulla sua pagina di Fb. Il singolo in questione è “Game Over”, brano che fa ben sperare per l’album in uscita ed in cui, tra l’altro, vi si possono cogliere citazioni di quadri di Dalì e di Leonardo. Va specificato che questo brano segue “Wild Boys”, pezzo (brutto) uscito qualche mese fa, che ha come unico pregio il fatto che consenta l’immedesimazione a tutti coloro i quali fumano erba: Noyz e Gast dicono che la vita è una merda e quindi è meglio fumare un po’ d’erba, ma se anche fumando un po’ d’erba resta tutto ‘na merda, di provare con un po’ d’erba. (Amen.)
Fare i fighetti quando si parla di Noyz Narcos e del suo rap trucido è la cosa più semplice che si possa fare, ma dietro al suo “rap de mmerda” c’è una poetica precisa. Di solito alle scuole medie, quando si impara ad analizzare una poesia, insegnano che una tra le prime cose da fare è trovare le figure retoriche.
Accumulazione
Io con i miei gusti orrendi: Mario Bava, Lenzi, Jeffrey Dahmer, Bundy, passamontagna, guanti e anfibi pesanti. (“Shabboo”)
Aferesi
Morto per ore sopra il letto con ‘na canna spenta sopra il petto. (“Guilty”)
Allitterazione
Certe volte odio me stesso e quella gran testa di cazzo di ragazzo riflesso allo specchio del cesso. (“Senza Uscita” ft. 3FX)
Anafora
Guarda in faccia il boia incappucciato con la scure, guarda un’ascia che divide la tua faccia in due. (“Quelle Notti”)
Anticlimax
T’incendio il letto, reggiti stretto, adesso cambia tutto. (“Tour Notturno”)
Antìtesi
Tutto quello che mi piace è brutto. (“Falchi Della Notte” ft. Cole)
Antonomasia
Faccia a faccia con Mefisto. (“Delorean” ft. Gemello, Cole)
Apocope
Questo è pe’ la spesa di stasera, questa è la mia ultima preghiera e questo è pe’ la cameriera. (“Mosche Nere”)
Asìndeto
Io vendicherò il mio crew, bevo rum, fumo crack, faccio rap. (“Verano Zombie” ft. Metal Carter)
Domanda retorica
Hai sentito in giro del mio crew del male? (“Sotto Indagine”, ft. Duke Montana)
Endìadi
Sono in giro in brutti giorni, tutti i giorni. (“Nemico Pubblico” ft. Gengis Khan)
Epifora
Puoi gustare il sangue senza averlo avuto in bocca. Il tuo giudizio non mi tocca, me lo prende in bocca. (“Parla Chiaro”)
Eufemismo
Non pervenuto.
Hysteron pròteron
Il klan spara prima di vedere l’obbiettivo, mira a casaccio. (“Shabboo”)
Iperbole
Vedi fori di proiettile grossi come ossobuchi. (“Italian Psychos” ft. Fabri Fibra)
Litòte
Sono qua per dirvi quanto non vi amo e quanto non mi amo. (“Autodistruttivo”)
Metafora
In questo mare siamo squali nelle reti. (“Merda Music”)
Metonìmia
Stringo una Ceres nella destra e un blunt di Chronic dentro la sinistra. (“Musica Truce” ft. Metal Carter, Cole)
Omotelèuto
Il giorno del debutto arrivo ammutolito, sorriso scolpito, questi manco m’hanno capito, il senso di una frase che vi ha colpito, io ancora so’ stupito che alla fine dello show m’hanno applaudito. (“Nel Teschio” ft. Duke Montana)
Onomatopea
Poi il sangue sul ring chiama il click truce boia. (“Quelle Notti”)
Paronomàsia
Se c’è un Inferno in ognuno di noi, benvenuto nell’Inferno di Noyz. (“666” ft. Duke Montana, Mystic e Miss Violetta)
Personificazione
4 di notte, Roma nuda, faccio Gran Turismo. (“L’Ultima Chiamata” ft. Duke Montana, Chicoria)
Pleonasmo
Lo sai che non mi frega proprio un cazzo a me? (“Sanatoria” ft. Gel)
Polilptòto
Da ‘ste parti non ti passa, non passano manco volanti da ‘sta piazza e non passa una brutalità per colpo di cassa. (“Parla Chiaro”)
Polisìndeto
Storie di catene e calci e morti suicida. (“Sepolti Vivi – Prison Blue” ft. Nex Cassel)
Similitudine
Grondo sangue come i quarti di bue sui ganci. (“Intro” ft. Gengis Khan)
Sincope
‘St’Italia è marcia dentro e pure fori. (“Grand Guignol” ft. Marracash)
Sinèddoche
Sogno tutti i soldi delle star, le loro fiche. (“M3”)
Sinestesìa
Io sputo solo merda truce. (“Drag You To Hell”)
A cavallo di una buona parte della discografia de “la colonna ne ‘sto rap de mmerda”, si possono trovare quasi tutte le principali figure retoriche (ovviamente qui sono solo riportati degli esempi). Per una precisa analisi critica, però, si dovrebbero prendere in considerazione anche altri aspetti (es. schema delle rime; metrica; etc.), ma non lo farò. Mi limiterò ad attestare l’evidenza della presenza di formule tipiche del componimento poetico nei suoi testi. Il processo creativo che ha portato Leopardi a scrivere “Gli Idilli” magari è stato leggermente diverso da quello che ha portato Noyz a scrivere rime, ma fondamentalmente il disagio alla base è lo stesso. Oppure posso fare riferimento alla “questione della lingua” che ha caratterizzato il Rinascimento italiano, che vedeva da un lato degli intellettuali proporre una lingua classica, che si rifaceva alla retorica antica, e dall’altra intellettuali che proponevano l’uso di una lingua volgare, come era avvenuto in Boccaccio (prosa) ed in Petrarca (poesia). È vero, però, che in tutto questo ebbero un’importanza particolare le “Prose della volgar lingua” di Bembo, che contenevano un progetto di rinnovamento e regolamentazione della lingua letteraria più sul piano dello stile che della grammatica, e che Bembo, ai classici della lingua volgare, preferiva Dante. Peccato che, come è noto, anche nella “Divina Commedia” ci siano vocaboli appartenenti ad un registro “basso” (tipo “cul”). Insomma, anche se Bembo non aveva fiducia nella spontaneità che conserva il volgare in posizione subalterna rispetto al latino e non avrebbe mai apprezzato Noyz, va ammesso che la scelta stilistica che caratterizza doppia N arriva dritta al punto: gli consente di mantenere la sua spontaneità e la sua trasversalità. Alle scuole medie insegnano anche che se non si hanno gli strumenti necessari, non si riuscirà mai ad apprezzare ciò che si legge (o si ascolta) e che ogni scelta stilistica non è mai casuale. Se trovate gli strumenti chiave per poter scarnificare la scrittura di Noyz, (forse) la apprezzerete. Lui stesso, oltretutto, dice che “una visione minimale è rischiosa, quando ti trovi a fottere con robba mostruosa”.
Zii, orecchie ben tese, che magari ascoltando al contrario il nuovo disco, si potrà sentire “Io voglio del ver la mia donna laudare” di Guinizzelli.
Check it out.
Mata la hurra.
» I brani citati sono tratti da: “Non Dormire”, 2005; “Verano Zombie”, 2007; “Guilty”, 2010; “B.B.C. Project – Single”, 2011.
— di Claudia Ferrante