Correva l’anno 1998, primavera inoltrata.
A Roma un allenatore boemo faceva miracoli con una squadra che l’anno prima aveva rischiato la retrocessione, arrivando quarto anche grazie al gentile contributo di una serie di signori vestiti di nero che hanno inventato lo you&me (solo che loro ce l’avevano tutti con lo stesso bel maschione, peraltro mezzo pelato, che qualche anno più tardi per quell’intuizione commerciale sarebbe stato condannato per associazione a delinquere).
Nello stesso periodo la neonata TMC2 (ex Videomusic) ci proponeva come alfiere della musica italiana un certo Gabriele Ansaloni, meglio noto come Red Ronnie (uno talmente Red che nel ’92 in piena tangentopoli si era candidato nel PSI). Il nostro eroe era arrivato alla settima edizione di Roxy Bar, un programma in cui se non altro cercava di presentare un po’ di band della scena indipendente italiana (prima che Pisapia lo boicottasse, come sappiamo tutti).
Ecco, ora scendete dalla DeLorean. Siete in pieno 1998.
Un pomeriggio di primavera, vi capita di sintonizzarvi su TMC2 (sempre meglio che fare i compiti) e scoprire 3 ragazzi di Pescara. Si chiamano Giuliodorme, parlano piano, poco e con la inconfondibile cadenza pescarese; il cantante spiega che la band si chiama così perché quando gli amici lo passavano a chiamare o telefonavano nel primo pomeriggio, si sentivano sempre rispondere “Giulio? dorme” dalla madre (potrei ricordare male, non prendetela come oro colato questa…). Dopo essersi presentati a Sanremo 1997 con un bel pezzo (Nulla), hanno appena pubblicato (per BMG Ricordi – quando le major facevano anche scouting) un disco d’esordio fulminante: Venere. E la Ricordi ci punta su questi ragazzi: li manda in tv e pure a girare il primo e unico video della band sulle scogliere irlandesi (Non sei tu, che trovate ancora – con le immagini sgranate – su youtube).
Quel pomeriggio iniziano a cantare e Giulio Corda tira fuori una voce rock che vi lascia a bocca aperta, una grinta incredibile, su dei pezzi belli rock, a tratti un po’ Radiohead stile Creep, a tratti più melodici e pop. Per non parlare dei testi: una specie di screamo prima dell’esplosione dello screamo (ai tempi si parlava ancora di punk hardcore): la depressione della provincia, la voglia di scappare, la cotta per la bella del paese che però ha altri cento corteggiatori e si sente una star, le prime esperienze colla droga, i veri progetti di fuga con il primo amore, ecc. ecc. Beh insomma la roba di cui parlano anche i gruppi pop, solo che i Giuliodorme usavano un po’ più più di 100 parole per scrivere i loro testi e avevano un bel po’ meno di 40 anni. E spesso le urlavano quelle cose, il che fa pensare che non fossero esattamente entusiasti di viverle.
Tornate sulla DeLorean. Siete a Pescara, anno 2012. Stesso periodo.
C’è un allenatore boemo che ha appena riportato la squadra col delfino nel simbolo (e che in effetti si chiama proprio Delfino Pescara) in serie A dopo 20 anni esatti, e che ha appena salutato tutti ammettendo che ha firmato per la Roma (tornando dopo 15 anni).
E poi c’è un gruppo di 3 uomini di Pescara. Uno canta e suona la chitarra e si chiama Giulio; un altro suona la chitarra e si chiama Andrea Moscianese; e poi c’è un terzo Giuliodorme, Paolo Bucciarelli, che si mette alla produzione artistica insieme ad Ale Bavo degli LNRipley. Si fanno chiamare GUNA e pubblicano una canzone, su Youtube e in free download sul sito della Benka Records, etichetta indipendente fondata proprio da Giulio Corda.
Insomma io non lo so se oggi sono finito dentro Ritorno al futuro, so che sembra di stare nel 1998 e sono proprio contento. Spero che La regola, il primo singolo dei GUNA, piaccia anche a voi. E poi spero che l’Ep che sta per uscire (e che si chiamerà Nuove forme) non resterà l’unica pubblicazione di questa band. E che il Profeta Zeman resti un po’ di più dell’ultima volta, a Roma (un saluto al signor Moggi, che ha dato tanta linfa all’industria dei cellulari e per i prossimi 20 anni può tranquillamente restarsene nelle reti locali a fare l’espertone di calcio se vuole).
SCARICATE GRATIS LA REGOLA SUL SITO DI BENKA RECORDS