Sono passati un paio d’anni dall’ ultimo lavoro dei Masoko, ed ora tornano—più osservatori che mai—con un disco contenente undici canzoni per Modern Life. Le vostre speranze non saranno deluse uscirà venerdì 15 Giugno 2012 in tutti i negozi di dischi e digital download. Questa, la nostra intervista.
Domanda di rito: presentatevi—a chi non vi conosce.
Siamo i Masoko, una band di musica cosiddetta leggera, ma non troppo.
«Le vostre speranze non saranno deluse» sarebbe un titolo semplice per un lettore distratto. C’è forte ironia in questo e c’è anche grande consapevolezza. Un’anticipazione su questo nuovo disco?
L’idea nasce molti anni fa quando ritrovammo un vecchio libro nella soffitta di una casa di campagna. Il titolo biblicamente recitava “La vostra speranza non sarà delusa”. Ovviamente non abbiamo mai letto il libro ma quel titolo fu “folgorazione a prima vista”, poi è arrivato il momento di sceglierlo.
Il disco uscirà a giugno. Quando ho ricevuto la mail col comunicato mi è subito tornata in mente quella vostra canzone che si chiama Savoir faire… poi ho avuto il piacere di ascoltare il nuovo disco. Dove siete stati? Cosa avete fatto?
Negli ultimi due anni, tra una session e l’altra in studio, ognuno di noi ha avuto modo di dedicarsi anche ad altri progetti.
Davide si è appassionato di pedagogia ed ha finito di concludere la sua seconda laurea che lo ha portato a specializzarsi nella didattica per bambini con problemi di apprendimento, in particolare si occupa di autismo.
Alessandro ha intensificato l’attività di dj con The Zars producendo molte tracce di musica house e techno per diverse etichette europee.
Ivana è ufficialmente diventata giornalista e parallelamente si è affacciata al mondo della comunicazione in ambito artistico e musicale.
Simone ha registrato le batterie per il disco dei Cat Claws e poi è partito in un lungo tour con i Cani. Appena tornato è entrato a far parte degli Head to head, un neonato trio di musica elettronica di cui fa parte Frankie Bellani, il nostro nuovo acquisto alle tastiere:
Entrerà in azione in un concerto che faremo l’8 giugno a Roma per la presentazione del disco. Non vediamo l’ora di presentarvelo !
Come nasce Le vostre speranze non saranno deluse?
Il disco è stato scritto molto lentamente nel corso degli ultimi 4/5 anni, da prima ancora che uscisse “Masokismo”. Per alcune canzoni, come “Prima del crollo”, “Mi vuoi ammazzare” o “Fortuna” abbiamo attinto dalle distruzioni personali e a quelle collettive, alle crisi sentimentali e a quelle internazionali.
Altre invece sono nate tra le suggestioni di film che abbiamo visto e rivisto.
È il caso di “Oggetti” maturata attraverso il cinema di Skolimosky (L’Australiano) o di “Il diavolo” che si ispira al film di Bresson, “Il diavolo probabilmente”, uno dei nostri preferiti.
Abbiamo lavorato molto da soli nella fase di pre-produzione, sulle parti elettroniche e sugli arrangiamenti prima di approdare alla versione definitiva dei brani.
Poi abbiamo avuto la fortuna di rincontrare i Velvet che ci hanno proposto di registrarlo nel loro studio. Abbiamo cercato da subito un sound più solido rispetto ai precedenti lavori e alla fine ìil risultato ci soddisfa molto. Erano tempo che volevamo un disco come questo.
Chi fa musica, come voi, come vive tra le crisi, i crolli, la precarietà e la speranza?
Chi fa musica ha scelto la precarietà molto prima che il Paese se ne accorgesse.
Le crisi preludono al cambiamento, il momento in cui bisogna “costruire qualcosa che ancora non c’è” (come cantiamo in “Il futuro non è”)
Coltivare la speranza è quello che facciamo fin da piccoli quando sognavamo di esibirci su un palco davanti ad un pubblico vero. Il crollo è l’altra faccia della medaglia e tutto il resto lo raccontiamo nelle canzoni dell’album.
Con quali occhi osservate il Paese dove vivete?
Ad occhi chiusi.
Le crisi, i crolli e le speranza ci sono, insomma. Ma i Masoko sono solo dei cinici provocatori?
Ci teniamo a prestarci contemporaneamente a due livelli di lettura, una più superficiale e l’altra più profonda, interscambiali tra di loro.
A chi è rivolto, principalmente un lavoro del genere?
A chi porta avanti le proprie idee e il proprio lavoro ogni giorno, a chi non rinuncia mai ai propri sogni. Ma anche a chi si sta per arrendere o a chi si è arreso già. Questo è il nostro messaggio pop.
Potrebbe sembrare una provocazione ma è anche e soprattutto una rassicurazione.
Stati d’animo, sensazioni e pensieri durante la produzione de Le vostre speranze non saranno deluse.
È stato un periodo di crescita.
Sono stati momenti di cambiamenti profondi per ognuno di noi.
Sono subentrate nuove consapevolezze e nuovi stimoli artistici.
Tutto questo traspare nelle nuove canzoni, che sono un po’ la sintesi delle nostre vite, di quelle passate e di quelle future.
Abbiamo terminato. Un’ultima cosa: salutate i nostri lettori con una canzone.
Vi salutiamo con “Il futuro non è” , brano di apertura del nostro nuovo disco che uscirà il 15 giugno in digitale e in tutti (gli ultimi) negozi di dischi. Stay tuned!