Se non vi siete mai imbattuti nell’acronimo FASK allora urge spiegarvi un paio di cosette. Dietro queste quattro lettere si nascondo altrettanti monellacci Perugini che rispondono al nome di Fast Animals and Slow Kids. Dal loro disco d’esordio, CAVALLI (prodotto nientemeno che da Andrea Appino degli Zen Circus) è stato appena estratto il secondo singolo, Lei, corredato da un video sanguinolento e divertentissimo. L’occasione ci è sembrata perfetta per fare due chiacchiere con Aimone Romizi, cantante e leader del gruppo, parlando un po’ di tutto, dai negroni responsabili di questa idea, alla musica penc. Leggete un po’!
Ciao Aimone, il nuovo singolo estratto da CAVALLI è “Lei”, com’e mai questa scelta?
Diciamo che è stata la scelta più fisiologica. “Lei” è un po’ da sempre la canzone che tutti canticchiano ai nostri concerti e la canzone che in un modo o nell’altro ci ha dato più soddisfazioni. Ci siamo quasi sentiti in dovere di assecondare il nostro animo tamarro.
Parliamo di questa canzone che in pratica è contro le canzoni. Tagliando via i testi politici e quelli d’amore cosa resta?
Restano le amicizie, gli alberi, la voglia di una birra, la voglia di vedere il mondo, la voglia di capire cosa gira nella testa delle persone che ti circondano, resta la vita intera! Relegare l’esistenza ad amore e politica è quanto di più limitativo si possa fare, sopratutto nel 2012, sopratutto in ambito artistico/musicale. Che poi intendiamoci, “lei” non è CONTRO alla politica o all’amore in sé ma contro ai testi banali, fastidiosamente forzati che il mondo musicale ripropone con forza giorno dopo giorno come se ancora esistesse un pubblico che pensa all’amore in termini poetico-musicali. Suvvia, per un ragazzino che ha ora 17 anni l’amore è già stato soppiantato da una gangbang.
“La realtà è che a noi non interessa l’amore” qual è l’intento dei FASK? Cosa vi interessa davvero?
A noi non interessa nulla in particolare, se non fare il fuoco ad ogni concerto per far si che tutto il male che accumuliamo venga in qualche modo espulso via. Hai presente la “blank generation” di Richard Hell?? Metti al posto di “Blank” quello che vuoi ed ecco l’ideale dei Fask. Bha, secondo me è veramente finito il momento delle band con un qualche tipo di “intento”; le band sono attualmente identiche ad una maglietta H&M da 2 euro: colorata, carina e facilmente sostituibile.
Veniamo a questo video ferocissimo diretto da Ivan Frenguelli: com’è nato questo incontro?
Con Ivan ci conosciamo un po’ da sempre. Solita storia: centro sociale, musica penc, musica più penc e ancora penc. Di fondo è semplicemente successo che ci siamo sentiti e abbiamo ritirato fuori quell’animo DO IT YOURSELF che è alla base di tutte le cose fatte con il cuore. Gli altri Calaveras hanno lo stesso approccio di Ivan e quindi la cosa è continuata in modo estremamente fluido e disteso.
L’idea del video di chi è stata?
In pratica è stata la sommatoria fra: idee nostre, idee di Ivan e idee di un paio di negroni del Bar “Curdo”, in pieno centro storico a Perugia.
Il video è ambientato al CSOA Ex Mattatoio, poco fuori Perugia, la vostra città. Siete legati al posto o la scelta è stata dettata da altre logiche?
Che ci sia un legame stretto e appassionato fra me (Aimone) e il Centro sociale è innegabile. Con mio fratello Bernardo ci ho visto tante di quelle band fighe e ci ho suonato così tante volte che sarebbe una bugia dire il contrario. In effetti però la scelta della location è stata fatta sopratutto perché in zona Umbra ci sono pochi posti che trasudino violenza come quel CSOA. Diciamo che il mattatoio era l’unico posto che pieno di sangue, pieno di zombies e pieno di metalheads non sarebbe risultato inappropriato alle logiche del video.
Ci racconti come sono andate le riprese? Com’è stato fare i metallari per voi che siete dei piccoli ed insospettabili punk? (l’ultima volta che ti ho visto zoppicavi perché eri rovinato sulla transenna sotto al palco ed avevi una maglietta che recitava “io credo dei RAMONES”…)
Hai presente quelle feste a cui sei invitato all’ultimo momento, quelle feste che inizialmente pensi saranno bruttine poi il giorno dopo ti rendi conto che sono state epiche? Ecco, le riprese sono state tipo quelle feste là. Amici, abbracci, birra per tutti (offerta da noi chiaramente!), gioia collettiva. Considera che molte riprese sono state tolte perché troppo “felici” per un video horror-zombie. Per quanto riguarda il “fare il metallaro” invece non è stato minimamente un problema. Ascoltiamo da sempre punk-hardcore ed è quindi fisiologico (sopratutto in questo periodo storico) sfociare in ascolti metal-core o metal più truci. Al massimo ironizziamo nel loro modo grottesco di porsi ma questo è perché noi abbiamo un umorismo cinico che ci permette di ironizzare su tutto. Fra l’altro, parlando di metal, attualmente mi sto mangiando il disco dei Fleshgod Apocalypse, un gruppo di Perugia che è attualmente entrato nell’olimpo del death metal mondiale. Spaccano.
A ben vedere questo video potrebbe sembrare una metafora: lo story board parla di un concerto che viene preso di mira da zombie cannibali che seminano morte e terrore. C’è un qualche riferimento al momento attuale? Esiste una classe di zombie che sta cannibalizzando la musica live?
In tutta onestà non c’è stata una speculazione mentale di questo tipo dietro lo story board.
La sensazione che volevamo far passare con il video era più legata a un contesto “binomiale”: abbiamo cioè cercato di rendere netta la contrapposizione fra “situazione standard – situazione caotica” che è un po’ la stessa cosa di quello che accade nel testo di lei con la contrapposizione fra “ritornello facilone – strofa accusatrice”.
Che poi esista di fatto una classe di zombies che sta cannibalizzando la musica live è un altro conto…
Ora ripartite per il tour, ma forse non vi siete mai davvero fermati… C’è qualche ricordo di questo ultimo anno sui palchi a cui sei particolarmente legato?
Ce ne sono bizzeffe, più si suona più te ne capitano alcune che difficilmente dimenticherai. Il circolo degli artisti pieno zeppo, il salto dall’americana dell’urban club, un cazzotto in faccia al primo maggio, gente che canta le canzoni nei posti più impensati, arrivare in ritardo ai concerti a causa di 3 rotture di furgone e poi spaccare tutto.
Basta, mi fermo che mi metto a piangere, voglio rivivere tutto.
Ciao Aimone, grazie e buon tour a tutti i FASK!
Super grazie a te, stammi benoneeeee