Trovarmi a scrivere dei pezzi per l’estate mentro sono a lavare il cane non è il massimo, mi immagino steso con il mio costume pregno d’acqua salata ed invece sono solo schizzi che il buon Rudy mi recapita come felice regalo di compleanno anticipato.
Fatto sta che qualcosa andrà pur ascoltato mentre porto a termine questa complessa missione, quindi procedo con i “consigli per un’estate da cani” e amen!
La prima cosa che trovo sulla scrivania del computer, altro fedelissimo compagno delle giornate da calura massima, è il lavoro di un ragazzo parigino di nome Andrea, semplice ed efficace moniker scelto per un progetto veramente interessante. A parte che vi potete scaricare il suo Bedtime Stories super free da qui:
Vi consiglio di non perdere il suo remix al nuovo brano degli XX, Angels, in fondo fa notte anche d’estate e serve sempre un po’ di musica utile al rimorchio e soprattutto al post rimorchio:
La segnalazione numero due riguarda un altro Andrea, anche lui proveniente da una terra di lingua francofona, ma situata un po’ più a nord. Italiano nato in Lussemburgo e trasferitosi in Belgio, con il suo progetto Cleveland ( parallelo a The Criime ) fonde attitudine deep e passione elettronica. Ancora misconosciuto ma assolutamente futuribile, creatore di brani di assoluta godibilità:
Intanto il mio simpatico animale continua a dimenarsi nella vasca e provo a farlo calmare con un po’ di sound inglese, pieno di ricercatezza ed un pizzico di profondità soul nella voce che non guasta. Da Cambridge arrivano gli Alt-J, adattissimi per viaggi lisergici durante le vostre passeggiate sotto il solleone d’agosto:
Visto che è pur sempre estate non può mancare il solito brano disco house, quello che ti fa già sentire il sapore di menta e zucchero di canna sotto il palato. Da poco Skibblez ha rilasciato una traccia superfresh con tanto di bassone pieno e chitarrine felici:
Per affrontare la canicola che puntuale si abbatte sulle vostre auto nei chilometri e chilometri di autostrada che vi portano in spiaggia, nulla può funzionare meglio del tocco di sano ipnotismo del viennese John Tejada! The function And The Form ce lo riconsegna al massimo del suo splendore, musicalità e ricerca che tornaro a livelli di maestria assoluta.
Mi scuso con voi, devo riasciacquare la belva che brontola infreddolito e zuppo d’acqua e vi lascio con una serie di brani senza spiegazione. Tanto basta ascoltarli, cazzo vi frega di quello che dico io. Ci si ritrova dopo le vacanze, buon Martini e Thè Verde a tutti!