La storia del calcio nostrano —e non solo— è costellata di eventi eclatanti e storielle da ricordare. Dai coiti pre-partita del colombiano/parmense Tino Asprillia, ai coca party del pibe de oro Diego Armando o del biondissimo connazionale Caniggia. Dai pass falsi del capitano bolognese Di Vaio, alle auto distrutte da super Mario Balotelli. Il tutto senza contare le numerose follie alla guida dei vari Armero ed Obodo, oppure la Lamborghini sfasciata da Julione Cesar qualche anno fa.
Bene, alla lista di campioni che amano far danni si iscrive di diritto il giovane acquisto del Milan M’bayè Niang, uno che a stento ha l’età per portare il triciclo. Il talentino francese che molti paragonano al leggedario Titì Henry, ma che con la primavera ha finora mostrato numeri degni del Crisantemi cinematografico, si candida per diventare uno dei nomi più batutti dalle tastiere dei giornalisti sportivi italiani. Soltanto ieri infatti il neomilanista è riuscito a farsi fermare senza patente dai vigili urbani, per difendersi il ragazzino che pare estremamente sveglio ha cercato di spacciarsi per Bakaye Traorè altro misconosciuto arrivato alla corte del felicissimo Max Allegri. Arrivati in albergo ovviamente il bluff è stato immediatamente scoperto e magari Niang avrà provato a spacciarsi per Clarence “culone” Seedorf appena tornato da un viaggetto in Brasile, oppure per il pronipote del tulipano Ruud Gullit.
Magari sarà difficile vederlo in campo visto il numero di improponibili attaccanti che il diavolo ha quest’anno in rosa, ma certamente sentiremo presto parlare ancora delle sue Niangate.
Il video è a caso, ma è bello e le cose belle si devono mostrare.