Dainocova è il moniker dietro cui si nasconde Nicola Porceddu: cantautore, ma prima di tutto musicista appassionato, già impegnato (a partire dal 2003) con diverse band che per lo più si muovevano all’interno della Sardegna, territorio enorme e da cui troppo raramente gli artisti riescono a staccarsi per farsi conoscere anche “in continente”.
Fuga da scuola è il suo primo disco, registrato allo Sleepwalkers Recording Studio di San Gavino Monreale (nei pressi di Villacidro e Guspini, provincia del Medio Campidano, nella Sardegna sud-orientale), ex location storica dell’Here I stay festival (e che evidentemente ha condizionato alcune composizioni, in cui spesso si fa riferimento all’isolamento e alla campagna, e che affondano le radici nella migliore tradizione della psichedelia pop).
Prodotto da Dainocova e registrato da Gabriele Boi (ex Rippers, Mojomatics), con la partecipazione di Andrea Siddu (Plasma Expander) alla batteria, Luca Gambula (The Flying Sebadas) alla chitarra, Luigi Zoccheddu (June) basso e cori, il disco è stato successivamente mixato al Natural Head Quarter di Manuel Fusaroli (Max Stirner, già noto per diverse collaborazioni tra cui quelle con Bugo, Nada, Le Luci della Centrale Elettrica, Tre Allegri Ragazzi Morti, The Zen Circus e i cagliaritani Sikitikis). Esce per Moka produzioni/New Model Label, e noi abbiamo deciso di farvelo ascoltare e raccontare proprio da Nicola-Dainocova.
1. Sirene e acciughe: Il mare cela sempre un’inquietudine profonda e proprio nelle sue profondità si può capire molto su sé stessi.
Mi è piaciuto molto registrarla anche se stavo per annegare in mezzo a fiumi di grappa.
2. Inverno contro tutti: Cercavo un’ispirazione e il cielo di Torino durante l’arrivo di una tempesta me l’ha data. Tutto è partito poi da un loop di batteria.
3. Stessa Compagnia: Ho immaginato la parabola di un uomo primordiale che scopre l’amore e lo fa in maniera casuale come la scoperta del fuoco, quasi subito capisce che può essere pericoloso e cerca quindi di spegnerlo inventandosi cosi la scrittura e il pianto. Mi fa impazzire l’assolo in reverse, l’ho alzato all’insaputa del fonico prima del mixdown :) .
4. Perso In Campagna: Sono molto affezionato a questa canzone. Quando l’ho scritta ero in compagnia di un grandissimo amico, entrambi avevamo mille casini ma continuavamo a temporeggiare in una casa in campagna rimandando di giorno in giorno il rientro perchè stavamo là a suonare, bere, mangiare e dire cazzate. Ogni volta che la ascolto mi ricorda che è possibile fischiettare anche durante i momenti piu difficili. C’è anche un video, guardatelo.
5. Proprio strani: Vorrei riuscire a vivere tutta una vita somigliante a una canzone come questa.
6. Occhi da minatore: L’amore non è una proprietà e la bellezza sta proprio dove non si vede.
7. Caccia alle farfalle: E’ uno sketch sonoro registrato in un appartamento. C’è un giardino lisergico e un personaggio attorniato da ragazze bellissime che per non farsi prendere diventano farfalle.
8. Il tempo di un toast: Quando ho scritto questo pezzo avrei voluto prendere a pugni qualcuno ma fortunatamente (forse per me) ho preso la chitarra in mano e ho risolto.
Nella demo di questo pezzo al posto del rullante c’erano delle sovraincisioni di mani, ogni tanto durante i live, quando al pubblico viene naturale fare il ritmo con le mani, mi potreste vedere sorridere a 40 denti.
9. Sulla Luna: Questa potrebbe considerarsi l’antidoto di Sirene e acciughe, l’altalenare tra mare e cielo perché in fine dei conti… Non si è capito proprio un bel niente.
SITO UFFICIALE DI DAINOCOVA
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