Credo fosse il primo o il secondo anno di medie mi annoiavo disperatamente e mi sentivo molto triste, a soccorrere la mia fantasia ci fu un mirabolante ritrovamento. Incastrato sotto un banco trovai un diario scolastico di una ragazza del terzo anno. Lo nascosi in borsa e lo portai a casa, era pieno zeppo di disegni e pezzi di canzoni. Dedicai un pomeriggio intero a spulciare quella meraviglia e prima di decidermi a riconsegnarlo alla proprietaria.
Quella fantastica sensazione la ritrovo tutte le volte che mi capita di fare un salto su http://robeperterra.blogspot.it, uno splendido blog curato da Violetta Gatti, dove con amore e costanza colleziona e cataloga piccoli ritrovamenti fortuiti: fototessere, lettere d’amore, biglietti da visita, liste della spesa etc. Oggi Violetta ci racconta la sua passione per le piccole cose perdute…
Ciao Viola, saluta i nostri lettori e presentati.
Ciao mi chiamo Violetta ho ventisei anni, sono bilancia.
Come racconteresti a qualcuno che non è mai passato sul tuo blog la tua ricerca?
Ho una collezione di cose che trovo per terra. Alcune non le ho trovate io, ma amici che poi me le hanno regalate. Ci sono liste della spesa, cartoline, foto, post it, biglietti da visita, card, carte, mappe, lettere d’amore, lettere di odio, disegni, anche un orsetto, un proiettile e carte da gioco.
Come è iniziata questa originale passione per le Robe per Terra?
Mi è capitato di trovare cose divertenti così le ho raccolte e le ho ammonticchiate in una scatola. Poi un giorno ho scoperto come funzionava lo scanner e le ho messe online. Il giorno che le ho dato lo status di collezione è stata una sera che stavo andando a casa di amici e ho trovato una lettera di condoglianze, e poi ci siamo super divertiti a leggerla e a fare supposizioni su da dove veniva e chi l’aveva scritta e allora ho pensato che era bello tenere tutto con un certo ordine. In generale mi capita molto facilmente di trovare cose curiose, credo che il mio cervello processi piu velocemente le informazioni scritte rispetto a quelle visuali o auditive così anche davanti a una tela enorme io per prima cosa leggo il titolino, magari è per questo che trovo cosi tanti bigliettini nascosti.
Hai mai ritrovato il proprietario di uno dei tuoi reperti?
Si una mia amica ha trovato a londra una card id di un ragazzo e me l’ha regalata, così poi abbiamo googlato il suo nome e abbiamo scoperto che fa il giornalista così online c’erano tutti i suoi indirizzi. Allora gli ho scritto per chiedergli se voleva il suo id indietro e lui ha risposto no prob tienila pure.
In un libro che ho letto qualche tempo fa c’è un personaggio che mi ha colpito molto e che mi ha fatto pensare a te e al tuo blog, il libro è Ogni cosa è Illuminata di Jonathan Safran Foer.
Il personaggio di cui parlo è quello di una donna che dedica la propria vita alla raccolta degli oggetti appartenuti agli abitanti di Trochenbrod, un villaggio shtetl bruciato da un incendio appiccato dalle truppe Naziste nel 1942, trasformando la sua collezione in un memoriale. Mi ha fatto pensare che la tua ricerca in qualche modo abbia il compito di ricreare una raccolta anonima di “ricordi dimenticati”, mi sto sbagliando?
Io ho visto il film e ho amato la vecchietta nel campo di girasoli con le mille scatole. Forse anche io finirò come lei, in effetti non mi dispiacerebbe ,non mi dispiacerebbe nemmeno se trasformassero Robe Per Terra in un memoriale (senza la parte dei nazisti). Forse in futuro, se ci sarà qualcuno a ricordarsene, sarà una raccolta di ricordi, per adesso fotografa il flusso attuale di cose che ci sono per terra. Messe tutte insieme danno l’idea che siano seriali, tipo una produzione che non smette mai. Mi sembra bello pensarci.
Se dovessi scegliere, tra tutte le cose raccolte e collezionate negli ultimi anni legata a quale ti ritieni più affezionata?
Ho dei bei ricordi legati a questo:
Prima di salutarci, hai un libro o un album che ti va di consigliare ai nostri lettori?
Ultimamente ascolto sempre Hallowed Ground dei Violent Femmes e Doolittle dei Pixies e sto leggendo i libri di David Foster Wallace.